Kojima: faccio il misterioso con Death Stranding perché le persone vogliono risposte pronte

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Intervistato da Variety, Hideo Kojima ha parlato di alcuni aspetti dello sviluppo del suo Death Stranding, tra cui i motivi dietro ai misteri e alla segretezza che circondano il gioco, presentato sempre con piccoli assaggi di video in video.Con questo progetto, Kojima vuole dire la sua sulle risposte pronte a cui la nostra società si è abituata: «viviamo nel mondo dei social network. In quest’epoca, le persone vogliono risposte immediate, ma non solo le risposte: vogliono sapere cosa provano. Questo è buono, questo non lo è. Questo è un gioco che dovrebbe piacermi, questo è un gioco che non dovrebbe. Le persone vogliono risposte che dicano loro cosa devono pensare» ha ragionato il game designer. Sulla sua strategia per Death Stranding, aggiunge: «è come un problema di matematica, dove non è importante conoscere la risposta: quello che conta è come arrivi alla tua risposta.» Il fatto che il marketing dei videogiochi sia estremamente trasparente, secondo Kojima toglie parte del divertimento ai giocatori: toglie il viaggio interattivo ai giocatori. «Non voglio che i giocatori si perdano la parte più divertente» ha precisato il game designer.Infine, in merito allo stile scelto dal gioco, particolarmente surreale, Kojima dichiara di non volersi ispirare specificamente a qualche film o alle atmosfere indie: «voglio trovare un equilibrio tra l’autorialità e l’intrattenimento. A volte vedo dei film molto artistici, delle produzioni indipendenti, ma io voglio andare a metà strada, voglio che questo gioco possa essere goduto sia da chi ama i film indie che da chi ama i film Marvel.»Vi ricordiamo che Death Stranding è atteso su PS4 per un anno ancora da fissare. Avete già letto la nostra anteprima dall’E3 2018?