Jordan Vogt-Roberts sulla narrativa del film di Metal Gear e sul divorzio tra Konami e Kojima

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Continuano i lavori sul film di Metal Gear, che è stato affidato al regista Jordan Vogt-Roberts, grandissimo fan della saga di Hideo Kojima e Konami. L’artista è stato intervistato da numerose testate specializzate, con le quali ha discusso di alcuni temi caldi relativi al film, tra cui anche il divorzio tra il game designer e il celebre publisher giapponese.Per quanto riguarda i lavori in corso sul film, Vogt-Roberts ha fatto il punto: «stiamo per ingaggiare un nuovo sceneggiatore, probabilmente siamo di fronte alla più complessa proprietà intellettuale del pianeta. Devi rincorrere i motivi per cui le persone amano questa serie, anziché allontanartene. Per me, la cosa più bella in questi ultimi mesi è stata che Kong è stato un grande successo, sia dal punto di vista della critica che da quello del pubblico. Questo mi ha dato tantissima libertà e la possibilità di andare da Sony e dai nostri producer, facendo notare loro che viviamo in un mondo post-Deadpool e post-Logan. Con il successo di Kong c’è più fiducia in me, quindi posso dire ‘facciamo questo film à la Kojima’, ossia in un modo che rimanga fedele alle stranezze e le peculiarità della serie, senza necessariamente adattarsi all’idea di come dovrebbe essere un blockbuster.» Sicuramente, però, servirà pazienza, considerando che i lavori di scrittura sono recentemente ricominciati: «ho avuto la possibilità di dire ‘fermiamoci un attimo dove siamo, perché non penso che la direzione intrapresa catturi pienamente i motivi per cui la gente ama questa serie, né la voce di Kojima’. Ho avuto l’opportunità di dire ‘dobbiamo meditare bene per riuscire a realizzare il film in modo che sia fedele alla visione di Kojima, in modo che sia il più sincero e attinente possibile’. Ecco perché, in questo momento stiamo praticamente riscrivendo la sceneggiatura, con la speranza di riuscire ad arrivare ad una che ci soddisfi.»Nonostante la proprietà intellettuale della serie Metal Gear sia totalmente di Konami, Vogt-Roberts ha ammesso di non avere avuto nessun incontro con la casa giapponese, mentre è diventato amico di Kojima: «tecnicamente, si tratta di una proprietà intellettuale di Konami. Io, però, realizzerò questo film sempre con l’intento di interpretare e servire la visione che Kojima ha dato di questa serie. Ecco perché, per tutti noi, è importantissimo ricordare le parole Metal Gear Solid. A prescindere dal divorzio con Konami, io e Kojima siamo diventati amici e colleghi, per me è molto importante poter essere a capo di qualcosa che potrebbe renderlo orgoglioso. Konami ha dato vita a dei videogiochi fantastici, ma Metal Gear è l’espressione della voce di Kojima, dei suoi colleghi, dei suoi artisti e dei suoi designer. Lavorerò sempre per omaggiarli. Incontrare Konami? No, non ho mai avuto incontri con Konami

Sì, va bene, ma di cosa parlerà il film di Metal Gear?

Se, quando venne annunciato, poteva sembrare che il film di Metal Gear Solid volesse raccontare gli eventi dell’episodio originale, che segnò la vera svolta della serie a livello commerciale, Vogt-Roberts ha fatto sapere che non sarà così: la pellicola, invece, proverà a mettere insieme tematiche ed elementi della storia provenienti dall’intera saga. La timelinea dei videogiochi canonici della serie, vi ricordiamo, si muove dal 1964 al 2014, il che significa che il lavoro da fare è decisamente ambizioso e importante.«Forse suonerei troppo moderno se parlassi di un film che si potrebbe chiamare come un remix, perché effettivamente non lo sarà, ma il nostro intento è quello di mettere insieme alcune storyline, legandole insieme grazie all’utilizzo di qualcosa di cui ora come ora non posso ancora parlarvi, ma che mi entusiasma molto. Penso che sia una cosa molto kojimana, vogliamo lavorare a qualcosa che faccia dire alle persone ‘whoah, non avevo mai visto una cosa del genere prima!’» ha dichiarato il regista.Rimaniamo in attesa di novità su questa ambiziosa pellicola, oltre che di scoprire se Konami, prima o poi, si interesserà al progetto e vorrà dire la sua.Fonte: Metal Gear Informer