Il creatore di Assassin's Creed si scusa per le torri negli open world

"Scusate - è colpa mia!"

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a cura di Paolo Sirio

Patrice Dèsilets, creatore del primo Assassin’s Creed, ha parlato all’EGLX di Toronto di svariati argomenti, tra cui l’uso delle torri come parte fondamentale del design di un open world.

Negli open world originale e fino a persino pochi mesi fa, i giochi del filone prevedevano la scalata di una torre e un qualche tipo di ‘sincronizzazione’ che avrebbe permesso di scoprire nuove parti della mappa.

In tanti hanno criticato questa meccanica, stabilita proprio dal capitolo originale della saga di Ubisoft, perché come spesso capita si è finito per sfruttare e abusare di un’idea inizialmente vincente ma poi svilita dalle continue apparizioni.

“Breath of the Wild, wow! Quello era un gioco in cui potevi fare qualunque cosa, una volta finita la prima mezz’ora o giù di lì. Ora, scalerai soltanto torri e svelerai il resto della mappa. Scusate – è colpa mia!”, ha spiegato con un sorriso Dèsilets.

Per fortuna, questa tendenza sta sparendo, con la stessa Ubisoft che ne ha fatto a meno nell’ultima infornata di open world e tanti altri esponenti del genere che se ne stanno lentamente smarcando.

Il padre di Ancestors: The Humankind Odyssey ha anche raccontato che è “un po'” felice del fatto di essere ricordato come il tizio di Assassin’s Creed, dal momento che “se passi anni su qualcosa spero che questo sia quello che succede”.

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