Hideo Kojima è "grato" a Konami

"La ragione per cui sono chi sono adesso è che sono stato 30 anni in Konami"

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a cura di Paolo Sirio

In un’intervista concessa a Famitsu, Hideo Kojima ha raccontato i mesi e gli anni successivi al suo addio a Konami, con cui la separazione è avvenuta al termine dello sviluppo di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain.

Kojima ha raccontato che, per via delle regole ferree che vigono sul tema bancario in Giappone, per lui è stato difficile persino garantirsi un prestito in modo da avviare i lavori sul nuovo studio.

Questo sia perché non aveva grandi garanzie da offrire, sia perché sul territorio nipponico è sì noto ad una nicchia di appassionati ma non ai livelli di un Hayao Miyazaki di Studio Ghibli, un’istituzione da quelle parti.

Tuttavia, presso un particolare istituto bancario, è riuscito a farsi finanziare un prestito grazie al fatto che il responsabile era un suo grande ammiratore.

“La ragione per cui sono chi sono adesso è che sono stato 30 anni in Konami”, ha ricordato il creatore di Metal Gear, che evidentemente non ha dimenticato il passato nonostante la brusca rottura.

“Sono grato a Konami, e non posso negare quella connessione”, ha aggiunto, mettendo una pietra sui trascorsi turbolenti che hanno portato alla cancellazione dell’interessante Silent Hills.

Chissà che, con questi sentimenti ancora vivi, non possa esserci in futuro un’occasione di riappacificazione tra le parti.

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