Hideki Kamiya, creatore di Devil May Cry e Bayonetta, parla del concetto di sequel

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a cura di Alexander

Hideki Kamiya, game designer che ha collaborato a Devil May Cry e creato Bayonetta, che ora lavora presso Platinum Games, ha parlato con Famitsu del perché difficilmente abbia lavorato ai sequel dei suoi giochi in carriera. Ad esempio: Kamiya ha contribuito alla nascita di Dante ma non ha proseguito oltre con la serie, così come non è direttamente coinvolto in Bayonetta 2, dove ricopre solo il ruolo di supervisore del progetto.L’autore giapponese ha spiegato che non è contrario ai sequel, sebbene preferisca lavorare a nuove IP che gli diano la possibilità di sperimentare e creare nuove forme di intrattenimento: “Non è che non volgio lavorare ai seguiti dei miei giochi, è che per mia natura preferisco concentrami su titoli inediti ed esplorare altre possibilità, seminando delle idee che poi diventeranno in seguito solide meccaniche. Suona come un’affermazione esagerata, ma questo è l’obiettivo che mi pongo. Se fossi stato coinvolto in Devil May Cry 2, probabilmente Viewtiful Joe e Okami non sarebbero stati sviluppati; stessa cosa con Bayonetta 2 e The Wonderful 101”.