GOG non ha informato gli sviluppatori della nuova politica dei rimborsi

Il negozio online di CD Projekt non ha informato i creatori dei titoli interessati da questo cambiamento

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a cura di Paolo Sirio

In settimana abbiamo riportato della nuova politica dello store GOG
riguardo ai rimborsi, che potranno ora essere richiesti entro 30 giorni a prescindere del tempo speso su un gioco.

Come svelato su Twitter da diversi sviluppatori, il negozio online di CD Projekt non ha però informato i creatori dei titoli interessati, per forza di cose, da questo cambiamento.

“Gli sviluppatori (almeno gran parte di noi) non vengono mai consultati quando Steam o GOG fanno cambiamenti fondamentali ai loro servizi”, ha spiegato Ragnar Tornquist, autore di Draugen. “Vendono i NOSTRI giochi. Fanno soldi dai NOSTRI giochi. Perché non abbiamo voce in capitolo sul modo in cui i NOSTRI giochi vengono venduti?”

Mike Rose, di Yes, Your Grace, Descenders e Not Tonight, ha condiviso che “qualcosa che dirò riguardo a questo cambio nella policy dei rimborsi di GOG (gli utenti possono ottenere rimborsi per qualunque cosa comprino fino a 30 giorni dopo) è che GOG non lo ha detto agli sviluppatori prima che lo facessero. Il che fa abbastanza ca**re, a prescindere che pensiate sia una buona idea o meno”.

Rami Ismael di Vlambeer, infine, ha osservato che “30 giorni sono molto più di quanto sento sia necessario per valutare un gioco, e tanto di più di quanto quasi tutti i giochi richiedono per essere completati giocandoci un’ora al giorno”, aggiungendo che “il giovane me sicuramente abuserebbe tantissimo” di questa politica.

Intanto, dallo store hanno fatto sapere che test interni hanno provato un cambiamento soltanto dallo 0,49% allo 0,51% nel volume delle richieste per i rimborsi, sebbene questi test interni siano avvenuti naturalmente su un campione molto limitato.

Staremo a vedere, a questo punto, se GOG raccoglierà tutto questo feedback degli sviluppatori, grandi e piccoli, per rivedere la propria scelta.

Fonte | Eurogamer.net