Ghostwriter, l'IA di Ubisoft sotto accusa: «non ruberà il lavoro agli scrittori»

Ghostwriter è la nuova IA di Ubisoft dedicata alla sceneggiatura che, però, non ruberà il lavoro agli sceneggiatori di professione.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Quello delle intelligenze artificiali è un tema fortissimo, e lo diventa ancora di più se la già chiacchierata Ubisoft si lancia nel settore con Ghostwriter, la sua IA dedicata alla sceneggiatura.

Certo non riesce ancora a creare titoli come Resident Evil 4 Remake, che potete ordinare su Amazon, ma è comunque un segnale molto importante.

Ghostwriter era già stata sotto accusa, presumibilmente, al momento del suo annuncio per via delle sue possibili ripercussioni.

E mentre ChatGPT 4, il chatbot più famoso del momento, può scrivere codice funzionante per un videogioco in meno di 60 secondi, ci si interroga sul futuro delle professioni.

Ubisoft Ghostwriter, questo è il suo nome, è stato sviluppato dal dipartimento di ricerca e sviluppo interno della compagnia, La Forge, e ha lo scopo di creare automaticamente le chiacchiere tra gli abitanti delle varie zone esplorabili.

La preoccupazione diffusa, come per tutte le IA, è che possa rubare il lavoro agli sceneggiatori. Come riporta VG247, Ubisoft ha voluto rassicurare tutti su questo aspetto.

Secondo la società, con la portata sempre più ampia dei giochi, gli scrittori trovano più difficile creare NPC vari e interessanti. Per questo motivo, Ubisoft ha creato il software per alleviare il fardello.

Lo sostiene Roxane Barth, assistente alla scrittura di contenuti per Ubisoft:

«Ghostwriter non sostituisce lo scrittore di videogiochi, ma allevia uno dei compiti più laboriosi dello scrittore di videogiochi: scrivere brusio. Ghostwriter genera in modo efficace le prime bozze di brusio, frasi o suoni prodotti dagli NPC durante un evento innescato, che dà agli sceneggiatori più tempo per rifinire la narrazione altrove.»

In questo senso, viene spiegato che Ghostwriter è il risultato di conversazioni con designer narrativi che hanno rivelato le difficoltà nella creazione di brusio per gli NPC.

L'algoritmo IA permetterebbe agli sviluppatori di creare molte bozze per poi rinifirle, come aggiunge Ben Swanson, il creatore della IA:

«In questo modo, la tecnologia è uno strumento utilizzato dai team per supportarli nel loro viaggio creativo, con ogni interazione e feedback originati dai membri che la utilizzano.»

Il futuro ovviamente risiede nelle IA, c’è poco da fare, e chissà cosa succederà tra pochi anni dopo gli investimenti di grandi aziende. Come Microsoft che ha investito miliardi di dollari sulla tecnologia.

Recentemente c’è chi si è divertito anche a creare dei leak molto plausibili con le IA, come nel caso di Starfield.