Ex Bungie invita a non acquistare giochi con microtransazioni

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a cura di Paolo Sirio

L’ex Bungie Niles Sankey, che ha lavorato ad Halo e Destiny prima di lasciare lo studio di Seattle, ha detto la sua in merito alle polemiche scoppiate di recente sulle microtransazioni.Secondo Sankey, che curiosamente ha militato anche in Monolith Productions (nell’occhio del ciclone per L’Ombra della Guerra, così come EA e DICE per Star Wars Battlefront II, e Turn 10 e Microsoft per Forza Motorsport 7), i giocatori non dovrebbero acquistare prodotti da compagnie di cui non si fidano e, in definitiva, videogiochi con microtransazioni, se non le apprezzano.“Gli sviluppatori hanno pensioni da pagarsi e famiglie da sfamare”, ha iniziato lo sviluppatore, provando a giustificare l’uso delle microtransazioni, prima di sferrare il suo attacco.“Se la gente non ama i loot crate e le microtransazioni, non dovrebbero supportare il gioco acquistandole. E suggerirei di non comprare giochi da compagnie che hanno dimostrato di utilizzare in passato pratiche di business non trasparenti”.“Io stesso ho smesso di sviluppare giochi che puntano tutto sull’investimento dei giocatori e non ne gioco neanche più”, ha chiuso sulla sua esperienza personale.“Per me, ci sono cose molto migliori in cui investire il proprio tempo e la propria vita. Ci sono così tanti grandi giochi non-addictive/basati sull’investimento… e ci sono così tante altre cose nella vita all’infuori dei videogiochi”. Siete d’accordo col pensiero di Sankey? Di recente, la questione è finita persino sul tavolo del governo inglese…Fonte: WCCFTech