Epic Games Store continua ad essere al centro delle polemiche nel mondo dei videogiochi, sia per accuse al limite del complottismo come quella che lo vedrebbe impegnato a vendere i dati dei propri utenti al governo cinese, sia per l’attuale carenza di feature che da programma verrà sistemata nei prossimi mesi.
Nonostante iniziative come i continui giveaway, che questa settimana porteranno nelle case di milioni di giocatori Alan Wake e For Honor gratuitamente, questa nomea non accenna a mutare o quantomeno migliorare.
Sull’argomento è intervenuto Jason Schreier, news reporter di Kotaku molto vicino al mondo dello sviluppo, che ha difeso il lavoro fatto dallo studio di Fortnite per rendere la vita più semplice ai creatori di videogiochi (intasca una quota del 12% contro il 30% di Steam su ogni copia venduta).
Schreier ha spiegato di aver parlato con due diversi sviluppatori indie “i cui accordi con Epic assicurano loro, a prescindere da quante copie venderanno, di chiudere almeno in parità”.
Questo rappresenta “un raro momento di stabilità in un’industria volatile”, sebbene i giocatori “debbano usare uno store con meno funzionalità”. Quest’ultima osservazione, come potete vedere in basso, è proposta chiaramente in chiave ironica.
Prevedibilmente, la posizione del reporter gli è costata qualche critica su Twitter, anche abbastanza violenta (e immatura). Voi come la pensate al riguardo, invece?
In the last few weeks I've actually talked to two different indie devs whose deals with Epic ensure that no matter how many copies they sell, they'll at least break even–a rare bit of stability in a volatile industry. But, oh no, gamers have to use a store with fewer features!!!
— Jason Schreier (@jasonschreier) August 2, 2019