Dettagli per XCOM: Enemy Unknown

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a cura di Metalwing

Oggi sono stati rilasciati alcuni nuovi dettagli per XCOM: Enemy Unknown, inatteso nuovo remake/reboot della software house Firaxis dello strategico sviluppato nel lontano 1993 da Micropose: mentre i dettagli sono ancora piuttosto scarsi, la software house sta sviluppando il titolo per creare un mix fra la vecchia e la nuova scuola per il genere strategico. L’obiettivo principale è di mantenere la profondità del gioco originale, ma allo stesso tempo, cancellare il materiale “extra” che affolla l’interfaccia o che richiede altro tempo prezioso per essere sviluppato: ad esempio, le Time Units non ci saranno più ma, al contrario, ogni personaggio potrà fare ad ogni turno due cose contemporaneamente (un movimento e un’azione). Non sono stati cancellati, invece, i Mutons, i Cyberdiscs e i Sectoids. Sono stati introdotti il fuoco soppressivo, gli ambienti distruttibili e delle missioni che si genereranno all’avanzare della storia principale: inoltre, per i puristi della serie, ci sarà un livello di difficoltà più impegnativo chiamato “Classic Mode”. Saranno coinvolti 16 paesi, e ognuno di essi avrà i suoi punti di forza e di debolezza: ad esempio, l’Africa potrà essere ricca di risorse naturali, ma povera quando si tratterà di risorse monetarie.I soldati uccisi nei combattimenti resteranno morti sul campo e, se saranno uccisi da qualcosa di sufficientemente potente, il loro equipaggiamento rimarrà irreparabilmente danneggiato. Quindi, in linea di massima, chi giocherà male potrebbe perdere tutti i progressi fatti fino a quel momento, finendo così la partita.