Immagine di Destiny 2, un anno dopo: il (duro) ritorno alla Torre
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Destiny 2, un anno dopo: il (duro) ritorno alla Torre

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a cura di Pasquale Fusco

Informazioni sul prodotto

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Destiny 2
  • Sviluppatore: Bungie
  • Produttore: Activision
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE
  • Generi: Sparatutto
  • Data di uscita: 6 settembre 2017 (console) - 24 ottobre 2017 (PC)

Dai Pasquà, ormai lo ha scaricato anche #miocuggino con PlayStation Plus, ci facciamo un bel Cala la Notte e poi ti lascio giocare a Persona 5!

Non saprei… non ci gioco da un anno, non ho intenzione di tornarci.

Solo un Cala la Notte! Anche un Crogiolo, magari…

No, non se ne parla, non ci torno. Quel gioco non mi riavrà mai più

E questa è la storia di come sono tornato in quel di Destiny 2, dopo quasi un anno d’inattività.

Sia chiaro, non ho nulla contro lo sparatutto di Bungie Activision, al contrario: sin dal day one, questo sequel mi aveva catturato come ben pochi titoli del suo genere, ma la ‘cottarella’ era durata poco più di un mesetto. Le motivazioni potrebbero essere le medesime di tanti altri giocatori che hanno lentamente abbandonato la Torre: il deludente Endgame, i problemi che affliggevano – e continuano ad affliggere – il PvP e il relativo bilanciamento, il drop rate da continue imprecazioni e chi più ne ha più ne metta.

Cosa mi ha spinto a reinserire il disco nella console? In primis il fatto che tanti amici abbiano cominciato a giocarci, grazie alla Instant Game Collection di PS Plus, e con i quali avrei condiviso più che volentieri un paio di partite online. C’erano poi quelle ore trascorse a leggere le varie opinioni circa le espansioni, incluso il più recente major update (I Rinnegati), che avrebbero introdotto un’abbondante mole di contenuti e persino nuove modalità in-game.

La curiosità, e soprattutto la speranza, di mettere le mani su un titolo rinnovato, alla fine, ha preso il sopravvento. Dopo quasi un mese di ripasso vi racconto com’è andata: Destiny 2 avrà meritato davvero una seconda chance?

Il caro, buon (?) vecchio Destiny 2

Procedo con la reinstallazione del gioco e dei non pochi gigabyte di patch totalizzati in 11 mesi di assenza. Rieccomi qui, nei panni del mio inseparabile Cacciatore, di nuovo su quella Torre che tanto mi aveva fatto dannare tra le prese in giro del Criptarca e i ‘cazziatoni’ di Zavala. Il posto non sembra cambiato di una virgola, se non fosse per un Cayde-6 non pervenuto – sarà stata colpa di qualche Insonne? – e dei coinquilini che sembrano dei PG lvl 120 di World of Warcraft.

Mi domando cosa mi converrebbe fare per ingannare il tempo: “Ma certo, aumenterò il mio Potere Luce!”. Me tapino. Non potendo contare su nessuna delle tre espansioni disponibili, oltrepassare la soglia dei 300 punti Luce è un’impresa pressoché impossibile. “E il Raid?”, non se ne parla, non avendo una squadra con cui poter affrontare il Leviatano “e un’arma più potente non mi dispiacerebbe affatto, al momento”. Mi fiondo allora nell’intramontabile Crogiolo, sfogando il mio disappunto contro gli altri giocatori negli scontri PvP. Si dia inizio alle danze!

Nuove e formidabili armi si parano tra il sottoscritto e l’agognata vittoria: è bastato un singolo colpo del Simulatore Dormiente per avvicinarmi al rage quit. “Come? Per sbloccare quel mostro dovrei possedere La Mente Bellica? Ma porc-“, perfetto, mi accontenterò del sempre fidato Scathelocke. Per farvela breve, l’arsenale introdotto dai tre add-on sembra sicuramente fare la differenza una volta catapultatisi sul campo di battaglia.

Ciò non toglie che un giocatore abile resti, per l’appunto, abile, persino impugnando una delle bocche da fuoco meno efficaci del meta. È tuttavia curioso osservare come il popolare Asso di Picche de I Rinnegati, per citarne una, sia una delle armi più utilizzate dai giocatori, i quali possono godere di una più elevata potenza di fuoco (ben 84 danni!) e di bonus che farebbero impallidire qualsiasi altro Cannone portatile.

Io, invece, mi armo di santa pazienza e passo al caro PvE, dove c’è ben poco di cui potrei lamentarmi… se non dell’ormai consueta ripetitività delle quest. È sempre un piacere salire a bordo dell’Astore e tuffarsi a tutta velocità nella Zona Morta Europea, godersi lo spettacolare panorama offerto da Io, contemplare le colossali onde di Titano o ancora curiosare tra le rovine di Nessus. “Mi stai dicendo che potrei visitare anche Mercurio e persino Marte?”, va bene, ho capito.

Me li presenti tu Osiride e Rasputin?

È giunto il momento. Colgo l'”occasione” – dalla regia mi dicono che non posso inserire più virgolette – offerta dal PlayStation Store per acquistare il Pass Espansioni di Destiny 2, approfittando di un generosissimo sconto del 10%.

Riprendo la mia avventura, con la consapevolezza di poter raggiungere un level cap più decente – 30, possedendo sia La maledizione di Osiride che La Mente Bellica – e di poter esplorare finalmente dei nuovi mondi. Inutile dire che il nostro obiettivo resta il ghiotto loot, col desiderio di poter mettere le mani sul nuovo armamentario, Simulatore Dormiente incluso.

Guidato da Ikora, parto alla volta di Mercurio per soccorrere lo Spettro Sagira e seguire le tracce lasciate dal leggendario Stregone Osiride. La Foresta Infinita non mi lascia particolarmente stupito e solo il breve scontro con Panoptes risolleverà le sorti di un add-on piuttosto acerbo. Così, dopo aver racimolato item a sufficienza, si passa alla prossima meta: Bacino di Hellas, Marte. Stavolta il nostro Virgilio risponde al nome di Anastasia Bray, erede del Casato Bray e unico punto di contatto con l’antica Mente Bellica, tale Rasputin. Sin dalle prime battute dell’avventura è percepibile un maggiore coinvolgimento, complici un setting più variegato e gli inediti eventi dinamici che hanno luogo sul Pianeta Rosso – e che spavento Xol!

Tra una sparatoria e l’altra ho familiarizzato con le poche, effettive novità introdotte nel corso dell’ultimo anno. Spicca un sistema di crafting più esigente rispetto al passato: l’infusione delle armi richiede ora un maggior numero di risorse, tra cui i rarissimi Nuclei Prodigiosi, ricavabili dalle Armi Prodigiose. Altra novità, queste ultime si distinguono per la presenza di uno slot aggiuntivo a cui sarà assegnata un’abilità casuale, modificabile ogniqualvolta lo desidereremo – a patto che si posseggano i materiali necessari. Per ottenere questi strumenti letali è stato sufficiente completare qualche Sfida giornaliera o settimanale, ‘svecchiate’ con ricompense molto più abbondanti. E allora sì che vedo il mio Potere Luce aumentare, per una buona volta.

Aspiranti Rinnegati crescono

Cosa ci sarà nel futuro della mia per niente brillante carriera da Guardiano? I Rinnegati, forse.

Per il momento mi concedo qualche rilassante battuta esplorativa nel Sistema Solare, perfezionando le abilità del mio Cacciatore e quell’arsenale che può finalmente ospitare qualche gradita new entry. Posso inoltre contare sulle taglie Esotiche, il cui completamento mi terrà impegnato ancora per un bel po’ di ore, tra una caccia e quella successiva.

Eppure, non vi nascondo che sono piuttosto tentato dal suddetto Forsaken. È stato affascinante vedere gli archi in azione, soprattutto da vicino, quando mi sono ritrovato una freccia conficcata nel cranio; ed è stato altrettanto appagante testare Azzardo, una modalità multiplayer ibrida (PvE + PvP) che, contro ogni mia aspettativa, è riuscita a intrattenermi con una formula originale e rinfrescante. Fortuna che ho il portafogli vuoto.

…e cosa accadrà dopo I Rinnegati? Probabilmente mi pongo troppe domande. Il pensiero è sempre rivolto al backlog e alle imminenti uscite – non sto neanche qui a elencarvele – ma, allo stesso tempo, riaffiorano i ricordi legati a quel Cala la Notte superato con grande fatica e soddisfazione, a quella partita a Dominio vinta sul filo del rasoio e agli innumerevoli tentativi di riunire sei masochisti con lo scopo di affrontare Calus. A tal proposito si potrebbe ringraziare Bungie, per il continuo supporto offerto al suo affiatato pubblico e, perché no, farle una tirata di orecchie per i soliti, noiosi discorsi sul bilanciamento. E si dovrebbe ringraziare la stessa community di giocatori, disposti a trascinarti fino all’ultimo Settore perduto e a spronarti a migliorare costantemente – farmando del loot più potente, ovvio.

Perché Destiny 2 può essere odiato, amato, ma di certo non ignorato.

Voto Recensione di Destiny 2 - Recensione


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Commento

...e cosa accadrà dopo I Rinnegati? Probabilmente mi pongo troppe domande. Il pensiero è sempre rivolto al backlog e alle imminenti uscite - non sto neanche qui a elencarvele - ma, allo stesso tempo, riaffiorano i ricordi legati a quel Cala la Notte superato con grande fatica e soddisfazione, a quella partita a Dominio vinta sul filo del rasoio e agli innumerevoli tentativi di riunire sei masochisti con lo scopo di affrontare Calus. A tal proposito si potrebbe ringraziare Bungie, per il continuo supporto offerto al suo affiatato pubblico e, perché no, farle una tirata di orecchie per i soliti, noiosi discorsi sul bilanciamento. E si dovrebbe ringraziare la stessa community di giocatori, disposti a trascinarti fino all'ultimo Settore perduto e a spronarti a migliorare costantemente - farmando del loot più potente, ovvio. Perché Destiny 2 può essere odiato, amato, ma di certo non ignorato.