Deep Silver si scusa per il busto di cattivo gusto di Dead Island: Riptide

Avatar

a cura di NeoSquall

Nella giornata di oggi vi abbiamo parlato della Zombie Bait Edition di Dead Island: Riptide, edizione limitata del prossimo titolo zombesco di Techland che offriva, oltre al gioco e ai DLC, anche un busto femminile mutilato come “goodie” fisico, laddove la Rigor Mortis Edition americana includeva una confezione a forma di valigia e oggettini come un apribottiglie metallico a forma di braccio di zombie, le chiavi per un fantomatico bungalow e una più innocua figurina bobble-head.Anche se la visione conclamata degli sviluppatori era di riproporre la “loro visione” dei classici busti in marmo del passato, buona parte della community non sembra aver recepito il messaggio, criticando la scelta come “oltremodo sessista”.Per cercare di riparare al danno ormai fatto (presumibilmente i busti sono già pronti e confezionati, in attesa della versione finale del gioco, o comunque non possono essere rifiutati dal publisher per ragioni contrattuali con i produttori degli stessi, chi lo sa), Deep Silver ha pubblicato un post su Twitter, nel quale esprime le proprie umili scuse per qualsiasi offesa arrecata.”Siamo sinceramente pentiti di aver compiuto questa scelta,” recita il tweet. “Stiamo raccogliendo continui feedback dalla community di Dead Island e di quella videoludica in generale, che useremo nel prossimo incontro odierno con l’intero team internazionale di Deep Silver.”La conclusione del post, “Per adesso vogliamo ripetere alla community, ai fan e ai colleghi del settore le nostre profonde scuse e promettiamo di fare in modo che una cosa simile non si ripeta più”, significa sicuramente che non vedremo un altro busto femminile -zombificato o meno- allegati ai videogiochi distribuiti da Deep Silver, ma che quelli della Zombie Bait Edition di Dead Island: Riptide rimarranno dove sono.