Anteprima

Dead or Alive 6, provato il picchiaduro di Koei Tecmo

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a cura di Filippo "Xsin" Consalvo

Informazioni sul prodotto

Immagine di Dead Or Alive 6
Dead Or Alive 6
  • Sviluppatore: Team Ninja
  • Produttore: Tecmo Koei
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE
  • Generi: Picchiaduro
  • Data di uscita: 1 marzo 2019

In un mondo di picchiaduro dove il genere, i giochi, i set di mosse e in sostanza tutto ciò che gira intorno richiede di picchiare forte, Dead or Alive 6 continua a proporsi come titolo molto tecnico, basato tutto sul tempismo e poco sulla spettacolarità dei colpi, adesso che il fattore “femminile” si è ridotto drasticamente dopo le numerose critiche che avevano già colpito la serie con il suo quinto capitolo.

Abbandonato, per il momento, il passato succinto e la deriva erotica dei costumi dei suoi personaggi femminili, Dead or Alive 6 introduce nuove meccaniche che ancora una volta si concentrano non tanto sul picchiare forte ma sul saper combattere, con i contrattacchi che in questo capitolo rivestono un ruolo ancora più centrale. Già Dead or Alive 5 puntava molto sulla capacità di uscire dall’incessante combo avversaria con il giusto tempismo grazie ai contrattacchi, ma stavolta Koei Tecmo ha voluto dare la possibilità di combattere usando delle mosse spezza guardia e di conseguenza dei super contrattacchi per queste mosse.
Tutto inizia con l’introduzione del Break Gauge meter, una barra che si riempie colpo dopo colpo e che una volta al massimo può essere usata per sferrare il Fatal Rush, una combo devastante formata da più “Break Blows”, o contrattaccare quasi qualunque attacco avversario con le Break Holds. Con il tasto R1 o RB si può iniziare la catena dei Break Blows, ottimi per caricare la barra Break e in grado di spezzare la guardia avversaria, nonchè di mandare talvolta il proprio rivale in una fase di “Stun” nella quale non può contrattaccare. Una combo completa riesce anche a lanciare via l’avversario e, se la barra Break è piena, questa serie di colpi devastanti si conclude con uno slow-motion spettacolare e un sacco di danni inflitti. 
Con un buon tempismo, però, l’avversario può anche bloccare la nostra combo e ribaltare la situazione: se è vero che i contrattacchi non infliggono molti danni e servono più a fermare l’offensiva nemica, c’è anche da considerare che anche qui una barra Break piena si potrebbe sfruttare per un super contrattacco.
In Dead or Alive 6 viene introdotta anche l’interattività degli stage, come le corde elettrificate nel classico ring di DOA, mentre nel secondo che abbiamo potuto provare, un vicolo frequentato da tipi poco raccomandabili, i lanci inflitti all’avversario si sono tradotti con danno extra quando è rovinato su degli oggetti distruggendoli, o con la possibilità di concatenare colpi extra quando il pubblico attorno allo stage lo ributtava nella mischia alla nostra mercé. 
Anche il motore grafico è cambiato e adesso è in grado non solo di gestire al meglio l’illuminazione, ma anche di rendere più naturali le reazioni dei combattenti ai colpi subiti, il movimento e il logoramento dei vestiti e persino il sudore sul corpo; un peccato per i fan della serie che dovranno però rinunciare all’engine precedente, studiato appositamente per gestire le prosperosità delle bellissime lottatrici che hanno reso la serie famosa.Dopo diversi combattimenti, la nostra prova si è conclusa con l’idea che il resto del gameplay non abbia subito grandi upgrade, continuando a fondarsi sul sistema a triangolo dove i colpi battono le prese, le prese battono i contrattacchi e i contrattacchi battono i colpi, ma sicuramente questo è un bene per quei giocatori di lunga data che ritroveranno un combat system solido e conosciuto al quale dovranno integrare l’unica, influente novità del Break meter.

– nuova barra e colpi Break

– nuovo motore grafico

– stage interattivi

Per chi non ha mai giocato alla serie, Dead or Alive 6 potrebbe rivelarsi un picchiaduro atipico, molto tecnico e probabilmente frustrante quando gran parte dei propri colpi vengono contrattaccati dall’avversario. Adesso che ha perso l’attrattiva “estetica” delle proprie lottatrici, Koei Tecmo punta tutto sul gameplay e sulle poche ma importanti novità di questa edizione. La barra Break ci è sembrata un’introduzione interessante e in grado di venire incontro sia ai giocatori più hardcore che a quelli meno esigenti, mentre l’interattività degli stage sarà qualcosa da scoprire con una prova più ampia del gioco, che arriverà su PC, PS4 e Xbox One nei primi mesi del 2019.