David Cage sui videogiochi moderni

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

La mente che si nasconde dietro a Fahrenheit e Heavy Rain, David Cage, ha concesso una intervista in cui ha spiegato quanto la sua idea di videogame sia distante dalla maggior parte degli odierni prodotti che troviamo sul mercato, e cosa per lui sia effettivamente importante all’interno di un gioco.”Penso che Uncharted 3, LA Noire o Mass Effect 3 siano tutti bei giochi, ma ogni volta che si finisce a tenere in mano una pistola, io perdo l’interesse” ha esordito Cage. “Non penso che ai videogiochi servano delle pistole per poter essere considerati interattivi. Non c’è bisogno di uccidere qualcuno o distruggere qualcosa per poter considerare un gioco come tale. Limbo e Flower, ad esempio, sono due grandi giochi dove non ci si è concentrati sull’azione“.“L’industria odierna considera l’interattività come sparare: se non spari, non stai interagendo. Ci sono molti altri modi di interagire, invece, e penso che questo tipo di approccio sia sbagliato. Non mi piacciono le meccaniche di gioco, preferisco permettere di fare tante cose diverse per sviluppare la storia piuttosto che ripetere gli stessi tipi di interazione all’infinito”.