David Cage dice la sua su PlayStation 4

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Nel corso di una lunga intervista per Kotaku, David Cage, leader di Quantic Dream e padre dell’atteso Beyond: Two Souls, ha espresso la sua opinione su PlayStation 4, soffermandosi in particolar modo sulle novità offerte dal controller e dal tasto Share.Proprio in merito a quest’ultimo, Cage si è detto non spaventato dalla feature, ma la ritiene anzi positiva, considerando l’elevato numero di persone che, ai tempi di Heavy Rain, subito dopo aver giocato, andavano da un amico a chiedere “ehi, io ho fatto così qua, tu invece cos’hai fatto?”“L’unica differenza con allora” racconta Cage, “sta nel fatto che adesso potranno direttamente registrare e condividere il tutto con i loro amici. È positivo. La gente ha comprato il gioco, quindi è libera di divertircisi in tutti i modi che preferisce.”Tuttavia, Cage ritiene che l’ideale sarebbe non ricorrere al confronto con gli amici prima di aver sperimentato da sé il gioco, “giusto per poter rendere l’esperienza unica.”Parlando di PlayStation 4, lo stesso Cage ha riferito alcuni interessanti pensieri: “ciò che è certo, è che oggi tutto quanto è aperto. Tutto è collegato. C’è un nuovo controller. Dobbiamo guardare le funzionalità di questo nuovo controller e adattare ad esse il gameplay. Ma dobbiamo anche tenere conto di queste nuove connettività: dobbiamo trovare un modo per venire incontro non solo alle nuove tecnologie, ma anche alle nuove abitudini dei giocatori. Stiamo pensando molto a questi argomenti, in questo periodo.”“Una delle caratteristiche del controller di PlayStation 4 è il touchpad” prosegue Cage. “Queste nuove feature sono molto interessanti per noi, perché ci piacerebbe far avvicinare a questo medium i casual gamer, i giocatori occasionali o anche persone che non hanno mai giocato. Penso che si possa riuscire in questo intento solo tramite quelli che definirei paradigmi non convenzionali del gaming. In un certo senso, il controller è sempre stato una barriera per tutti i non giocatori che volevano buttarsi in questo mondo. Abbiamo visto un sacco di persone avvicinarsi ai giochi grazie ai device mobile. È un’altra delle cose che stiamo studiando con tanta, tanta attenzione. Vedremo in futuro che significato avrà.”