Cyberpunk 2077, lo sviluppatore chiarisce la situazione sugli acquisti in-game

Fortunatamente la dicitura si riferiva ai DLC

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a cura di Antonello Buzzi

Senior Staff Writer

Cyberpunk 2077 è sicuramente uno dei giochi più attesi di questo 2020, che si affianca ad altri prodotti tripla A come The Last Of Us Part II, Ghost Of Tsushima, Halo Infinite o Assassin’s Creed Valhalla, e, dopo essere stato classificato dall’ente europeo PEGI, recentemente è apparso anche nel database della controparte americana ESRB.

Il titolo sviluppato da CD Projekt RED è stato pensato per un pubblico prettamente adulto, dato che includerà rappresentazioni sessuali, personalizzazioni anche molto intime del vostro personaggio e alcune sequenze particolarmente violente.

A quanto pare, tuttavia, un particolare ha destato qualche preoccupazione nei giocatori. Infatti, nella descrizione dell’ESRB vengono menzionati “acquisti in-game”, caratteristica che potrebbe indicare la presenza di microtransazioni.

cyberpunk 2077

I colleghi di Twinfinite hanno chiesto direttamente un chiarimento alla software house, la quale ha affermato che la nuova politica dell’ESRB classifica come “acquisti in-game” anche le espansioni ed ecco spiegata la dicitura. Infatti, sappiamo già, sin dal 2017, che il titolo offrirà diversi DLC post-lancio, così come accaduto con il suo precedente lavoro, The Witcher 3: Wild Hunt.

Ricordiamo che Cyberpunk 2077 sarà disponibile dal prossimo 17 settembre per Windows PCSony Playstation 4Microsoft Xbox One Google Stadia.

Qualche giorno fa, per errore, la divisione portoghese di Xbox aveva portato la gente a pensare che il titolo sarebbe stato incluso nel catalogo Xbox Game Pass.

Fonte: Gaming Bolt