Crackdown 3, co-op da quattro a due giocatori: ecco perché

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a cura di Paolo Sirio

Crackdown 3 è cambiato parecchio dal lancio ad oggi e uno degli ultimi ritocchi apportati al suo gameplay riguarda la componente co-op.

La modalità cooperativa era stata annunciata inizialmente per quattro giocatori ma, durante l’ultimo reveal dell’X018, è stato precisato che sarà in realtà per due.

Inoltre, la modalità sarà esclusivamente su invito, per cui potremo giocarci soltanto con un amico e non con un estraneo pescato da un sistema di matchmaking.

“Crackdown 3 ha una struttura molto piccola, è sempre stato questo l’appeal del gioco. È un grande open world, con un enorme set di armi, puoi fare le cose con il tuo passo”, ha spiegato l’head of production Jorg Neumann.

“Non c’è un modo prestabilito di giocare contro i boss, ad esempio. Se hai troppi giocatori con idee completamente diverse in testa, abbiamo scoperto che tendono ad andare in direzioni del tutto diverse e non si vedono mai tra di loro.

Sentivamo che la migliore esperienza in Crackdown 3 fosse giocare con un amico, organizzare dei piani d’attacco, curarsi l’un l’altro, far esplodere le cose insieme”.

Sulla questione invito, quella adottata è probabilmente la soluzione migliore, visto che il mondo di gioco è completamente aperto fin dal primo momento e avremmo potuto ritrovarci degli utenti ospiti a rovinarci il piano che avevamo imbastito per la nostra storia.

Sulla co-op a due anziché a quattro, invece, pensate sia stato giusto porre un limite?

Vi ricordiamo che il titolo di Microsoft Studios, Sumo Digital e ReAgent Games disporrà di un multiplayer competitivo noto col nome di Wrecking Zone.

crackdown 3