Condannato a 30 anni per aver ucciso un giocatore di Pokémon GO

Un brutto e sfortunato caso di omicidio legato ai Pokémon.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Il 26 gennaio 2017, il sessantenne Jiansheng Chen stava giocando a Pokémon GO mentre era in giro presso la club house della sua comunità, nel quartiere di River Walk (negli Stati Uniti d’America, a Chesapeake).

Il luogo dell’accaduto era vicino a una palestra presente nel titolo mobile, motivo per cui Chen era lì nei dintorni. Questo non appena il ventunenne Johnathan Cromwell, una guardia di sicurezza, ha sparato ben 10 colpi in direzione dell’uomo, uccidendolo, poichè aveva oltrepassato una zona vietata ai passanti.

Ora, il processo per l’omicidio si è finalmente concluso a Virginia Beach e i giurati hanno deciso che Cromwell è colpevole di omicidio di secondo grado, dovendo quindi scontare ben 30 anni di carcere.

Alla notizia, Cromwell è scoppiato in lacrime, esprimendo rimorso per la morte di Chen. Ciò non basterà in ogni caso a ridurgli la pena inflitta per aver sparato a un uomo, per una ragione davvero futile.

Una notizia davvero molto triste, che ci auguriamo non si ripeta mai più, in nessuna parte del mondo in cui si gioca a Pokémon GO.

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Fonte: GN