Cliff Bleszinski parla della next-gen: connettività, condivisione e UGC

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a cura di Alexander

Intervistato da Engadget, Cliff Bleszinski è tornato a parlare della next-gen, dando spazio a quelle che secondo lui saranno le novità di maggiore successo, ovvero la connettività e la condivisione di contenuti generati dagli utenti (UGC). “Ho un ottimo rapporto con Microsoft ma ci sono un sacco di controlli e restrizioni se si vuole pubblicare un gioco su Xbox Live Arcade e questo ostacola lo sviluppo indie. Sono curioso di sentire novità da parte di Sony, che credo stia facendo molto per venire incontro al movimento indie e allo sviluppo amatoriale di giochi e contenuti”, ha affermato il creatore di Gears of War. Il supporto per la creazione e la condivisione di contenuti sarà, a detta di CliffyB, decisivo e chi saprà implementare questo aspetto nel modo migliore potrebbe trovarsi tra le mani una carta vincente: “Vi è una correlazione diretta tra quanto il tuo gioco sia bello e quanto può avere un seguito con la diffusione virale di video amatoriali. Quindi, il successo di una console non dipende solo dal migliore hardware a disposizione ma anche e soprattutto da come l’ecosistema intorno alla console è strutturato. Voglio dire, quando si annuncia una console di nuova generazione, questo passo è solo l’inizio, perchè molti giocatori non comprano solo pensando al lancio ma risparmiano e aspettano di vedere come evolve la piattaforma. Lanciare sul mercato una console next-gen è più difficile che mai oggi, in quanto la concorrenza è elevata. L’attuale generazione sta volgendo al termine con un gemito, non con un botto finale, così mi sembra”.Infine, Bleszinski parla del fenomeno crescente del crowd funding, capitanato da Kickstarter. L’ex design director di Epic Games crede che il suo successo non sia solo legato alle possibilità di finanziamento ma anche agli aspetti di promozione e a quelli legati alla community: “I soldi sono solo una parte di Kickstarter, si tratta anche di costruire una comunità intorno al tuo progetto e di curarne i rapporti. Le persone che partecipano alla campagna di raccolta fondi hanno investito i loro soldi e di conseguenza si interessano, partecipano, leggono gli aggiornamenti sul gioco. Il processo di PR e marketing sta tutto qui”.