CD Projekt RED sulla violenza sessuale in Cyberpunk 2077: non sarà mai gratuita

Il producer John Mamais parla di alcuni aspetti delicati di Cyberpunk 2077

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

I videogiocatori più pratici dell’industria, sanno bene che ci sono alcuni mercati, come quello australiano, che sono decisamente meno permissivi di altri. Ricorderete, ad esempio, che Fallout 3 venne bandito dall’Australia per l’uso della morfina, almeno fino a quando non venne ribattezzata semplicemente “Med-X”. Potrebbe accadere qualcosa di simile anche a Cyberpunk 2077? A discuterne è stato il producer John Mamais, che nel corso di un’intervista concessa a ONMSFT ha spiegato che – sì, il gioco includerà la rappresentazione di droghe e violenza sessuale. Con un grande “ma”.

Per quanto riguarda le prime, infatti, il gioco non potrebbe farne a meno, essendo ambientato in un universo cyberpunk in cui i potenziamenti del corpo sono stati spinti all’estremo.

«Abbiamo un po’ di cose che potrebbero metterci nei guai con l’Australia. Le due principali sono la violenza a sfondo sessuale e la rappresentazione delle droghe che ti danno una ricompensa, ma non si potrebbero non avere droghe in un mondo cyberpunk, no?» ha spiegato Mamais. Attenzione, però, perché si tratterà di prodotti “specifici” per il gioco: non vi troverete mai in contesti in cui «prendi una droga vera, di quelle che si trovano per strada, e vieni ricompensato dalla sua assunzione.»

Succederà qualcosa di simile anche con la violenza sessuale, anticipa il producer: come nel mondo reale, anche in quello di Cyberpunk 2077 ci saranno, purtroppo, dei momenti in cui atti di violenza inerenti la sfera sessuale potrebbero verificarsi. Niente, però, sarà mai mostrato in modo gratuito, promette l’autore, e il giocatore non sarà mai coinvolto nel compimento di gesti simili.

Nelle parole di Mamais:

Nel mondo reale c’è tanta violenza a sfondo sessuale, no? Succede. Quindi magari esiste anche in questo mondo, ma il giocatore non sarà mai coinvolto in qualcosa di simile.

Considerando che l’Australia consente la rappresentazione di violenza sessuale purché sia utile ai fini della narrativa e non venga mostrata nel dettaglio, Mamais afferma che, a suo dire, la distinzione tra qualcosa di fatto con maturità e qualcosa privo di gusto sta proprio nel coinvolgimento del giocatore.

Vogliamo che i videogiochi siano un medium maturo, no, che siano arte? Quindi vogliamo parlare anche di argomenti come questo, ma no… non realizzeremo un gioco in cui sia possibile per il giocatore fare cose di questo tipo. Sarebbe orribile e privo di qualsiasi gusto.

Vi ricordiamo che Cyberpunk 2077 arriverà su PC, PS4, Xbox One e Google Stadia il prossimo 17 settembre. Il gioco non dovrebbe invece debuttare su Nintendo Switch con un porting, almeno per il momento.

Fonte: VG24/7.com