CD Projekt RED su Cyberpunk 2077: non mancheremo di rispetto alle religioni

La software house polacca torna sul tema delle religioni nel suo Cyberpunk 2077, spiegando in che modo saranno presenti nel mondo di gioco

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Quando, nei giorni scorsi, CD Projekt RED aveva toccato il tema della rappresentazione delle religioni all’interno del suo Cyberpunk 2077, alcuni avevano storto il naso. Includere i culti religiosi in un mondo in cui il giocatore ha molta libertà di azione, secondo alcuni, potrebbe portare a episodi spiacevoli – mentre altri ancora si sono preoccupati del fatto che la religione potesse diventare una componente rappresentata in modo positivo o negativo nella sceneggiatura del gioco.

A porre un punto a queste perplessità, dopo che la compagnia aveva dichiarato che «non eviteremo di affrontare certi argomenti solo perché potremmo offendere la sensibilità di qualcuno», è stato Mateusz Tomaszkiewicz, quest director per la software house polacca.

Sull’argomento, ha spiegato che «come ho detto, la nostra visione è una variazione del mondo reale, e nel mondo reale le religioni hanno un grande ruolo nella società. Nel gioco, vedremo il cristianesimo in varie sequenze, ma anche delle religioni dell’est.»

Il gioco non inviterà mai il giocatore a colpire i praticanti di questo o di quell’altro culto, ma non lo vieterà nemmeno. Tomaszkiewicz ha spiegato che CD Projekt RED non può impedire ai giocatori di fare quello che vogliono e, per le fantasie videoludiche di qualcuno, non vuole togliersi la possibilità di rappresentare le religioni. Quando gli è stato chiesto se il gioco impedirà ai giocatori di entrare in una chiesa per massacrare i credenti lì riuniti, Tomaszkiewicz ha spiegato «non eviteremo il tema della religione. per noi, a contare è l’autenticità con il mondo reale. A livello tecnico, questa situazione che menzionate sarebbe possibile, ma sarebbe interamente dettata dalle scelte del giocatore. Noi non li incoraggeremo mai a fare qualcosa del genere.»

«Inoltre, nelle missioni che noi abbiamo realizzato e che toccano il tema della religione, ovviamente ci siamo assicurati che non possano suonare irrispettose» ha anche voluto precisare.

In precedenza, CD Projekt RED aveva già voluto sottolineare di non voler, in Cyberpunk 2077, mettersi a fare retorica o filosofia su cosa sia giusto o sbagliato in un culto religioso. La compagnia polacca vuole fare in modo che i culti siano rappresentati nella sua Night City, e eviterà al contempo di giudicarli perché non lo ritiene parte dei contenuti di cui vuole impreziosire il gioco. Se, poi, un giocatore dovesse decidere di sfruttare i sistemi di gameplay per scagliarsi contro un determinato culto, questo sarebbe riconducibile a lui e lui soltanto.

Cyberpunk 2077 arriverà il 16 aprile 2020 su PC, PS4 d Xbox One. Per ogni ulteriore approfondimento sul gioco, fate riferimento alla nostra scheda dedicata.

Fonte: VGC