La scena cambiata in Australia
Attenzione: questo paragrafo potrebbe contenere piccoli spoiler da una sequenza del gioco. Non leggetelo se non volete anticipazioni di alcun tipo. La versione di Call of Duty: WWII inizialmente presentata all’Australian Classification Board aveva ottenuto un rating “R18+”, con la precisazione che indicava «la presenza di un riferimento alla violenza sessuale, giustificato dal contesto.» Il gioco recava però l’etichetta di «contenuti relativi a violenza sessuale», motivo per cui si è deciso di rivedere la scena.In una delle sequenze in cui giocheremo nei panni della spia donna Rosseau, ci troveremo di fronte ad una donna che sta venendo trascinata via in un luogo appartato da un soldato nazista. Notando la nostra intrusione, il soldato dirà, perentorio, «vattene, non c’è niente che ti riguardi.»A questo punto, il giocatore dovrà decidere se intervenire, uccidendo l’uomo, o se fare finta di niente, lasciando la donna al suo destino. In caso la vostra scelta sia quest’ultima, il gioco avanzava con una sequenza in cui veniva chiusa la porta e si poteva udire il soldato abbassare la zip dei pantaloni e la donna urlare.Anche la stessa Australian Classification Board ha sottolineato, facciamo notare, che lo stupro non era rappresentato con le immagini, ma sottinteso.Activision ha deciso di rivedere la scena e la ha riproposta prima di tutto cambiando l’outfit della vittima, che non indossa più una gonna e un top, ma dei pantaloni e un top. Inoltre, l’audio della cerniera è stato rimosso, mentre sono state mantenute le urla della donna. Già questo è bastato a far cambiare la classificazione, che ha rimosso per qualche motivo l’etichetta di “gioco che presenta contenuti relativi a violenza sessuale”, limitandosi a R18+. Francamente, viene da domandarsi perché una donna stuprata mentre indossava dei pantaloni non sia più considerato un riferimento ad una violenza sessuale, ma tant’è—a meno che davvero non abbia fatto la differenza la questione relativa alla zip dei pantaloni, forse ritenuta troppo esplicita, prima delle urla della vittima.In ogni caso, il mercato australiano porterà a casa questa scena “più soft” relativa allo stupro di guerra. Siamo ancora in attesa di scoprire se quest’ultima, o se invece quella originale, sbarcherà in Europa, dal momento che il PEGI non si è ancora sbilanciato su Call of Duty: WWII.Come sempre, rimanete sulle pagine di SpazioGames per tutte le novità e tenete d’occhio la nostra scheda per i video e i dettagli dedicati allo sparatutto.Fonte: Eurogamer.net