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Benvenuto Nokia 9 PureView, addio Google+ | SpazioTech

SpazioTech chiacchiera con voi delle notizie a tema tech e social della settimana, dal ritorno di Nokia all'addio al social di Google

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a cura di Stefania Sperandio

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Anche questo martedì è il momento di SpazioTech, la nostra rubrica in cui chiacchieriamo con voi delle novità a tema tecnologico e social che hanno fatto più clamore nei giorni scorsi. Gli argomenti non mancano: si va dalla sfida diuturna tra Spotify Apple Music, fino al lancio in Italia di Nokia 9 PureView e alla chiusura di Google+ per i consumatori. Passiamo tutto in rassegna argomento per argomento.

Addio per sempre, Google+

La notizia era stata annunciata qualche tempo fa ed è diventata effettiva solo lo scorso 2 aprileGoogle+ per i consumatori non esiste più. La data è stata quella della definitiva chiusura per il social network firmato dal gigante di Mountain View, che si era proposto come alternativa a Facebook ma non è mai riuscito, nei fatti, a rappresentare un vero spazio abituale per gli utenti.

google plus

Vista anche la breve durata delle visite che si erano registrate di recente (Google è stata franca e, senza temere di umiliarsi da sola, ha riferito che circa il 90% delle sessioni durava sotto i cinque secondi), era una misura oramai inevitabile.

Google+ è tramontato senza essere mai davvero riuscito a sorgere: non stupisce, allora, che in merito all’idea Google Stadia la compagnia abbia messo le mani avanti, assicurando che questa volta — in ambito completamente diverso, come denotato da quanto stia anche investendo — farà le cose per bene e non si tratterà solo di uno slancio temporaneo. La strada  non seguire, sicuramente, Google la conosce già: è quella di Google+.

iPhone del 2020: tre nuovi modelli con display OLED

Non sarebbe mondo tech se non ci fossero indiscrezioni relative ai futuri iPhone in lavorazione, anche se questa volta le voci parlano addirittura dei modelli del prossimo anno, anziché di quelli in arrivo entro il 2019. Secondo le solite Gole Profonde dei siti specializzati, ci troveremo di fronte a tre nuovi modelli per il 2020, che avranno tutti un display OLED. L’idea alla base di questi modelli sarebbe di avere display più sottili, con le dimensioni della diagonale che dovrebbero essere di 5,42″, 6,06″ e 6,67″.

Per il 2019, invece, si parlerebbe di due modelli OLED da 5,8″ e 6,5″, mentre il più economico dovrebbe montare un LCD da 6,1″ (il futuro erede dell’attuale iPhone XR).

iphone 8

I grattacapi di Facebook sulla questione privacy

Sembra che gli intoppi di Facebook sulla questione privacy, vista anche la sua mastodontica community, siano sempre dietro l’angolo. Il social network firmato da Mark Zuckerberg e compagni, infatti, in settimana è finito di nuovo nell’occhio del ciclone sull’argomento, dopo lo scandalo Cambridge Analytica.

Secondo quanto appreso da Bloomberg, questa volta sarebbero trapelati milioni di dati privati degli utenti del social, che per qualche motivo erano finiti disponibili e accessibili a terzi sui server cloud di Amazon. Di recente, oltretutto, era stato segnalato anche un altro leak, che in quel caso segnalava una fuga di informazioni relative alla salute degli utenti del social network.

mark zuckerberg facebook

A peggiorare la situazione, secondo Bloomberg, c’è il fatto che uno dei database in possesso di Amazon (che non ne avrebbe invece diritto) conterrebbe nomi, password e indirizzi e-mail di oltre 22.000 utenti di Facebook.

La sintesi è che non è un periodo felicissimo per Zuckerberg e il suo Facebook: dopo le accuse dell’UE, il social dovrà trovare modi migliori di arginare il problema della privacy, per non incappare in nuove multe e, visto che il linguaggio monetario è sempre quello più efficace, in nuovi provvedimenti.

Apple Music e Spotify: la sfida a colpi di abbonati in USA

Di recente abbiamo parlato della rivalità tra due servizi di musica in streaming: Apple MusicSpotify. Quest’ultimo ha infatti mosso causa contro Apple perché la compagnia di Cupertino sarebbe rea, avvantaggiandosi della proprietà del sistema operativo iOS, di spingere gli utenti verso il suo sistema di streaming, danneggiando così le alternative.

Mentre attendiamo di scoprire che seguito avranno queste accuse nelle sedi legali, apprendiamo che in USA, effettivamente, Apple Music ha superato il numero di abbonati di Spotify. I numeri ci rivelano che parliamo di 28 milioni di sottoscrittori, a fronte dei 26 milioni del servizio concorrente. Importante anche il tasso di crescita di Apple Music, che arriva intorno al 3%, mentre quello di Spotify si ferma a una stima massima del 2%.

spotify

I dati fanno però riferimento unicamente al mercato USA: nel resto del mondo, Apple Music si “accontenta” di 50 milioni di abbonati totali (utenti statunitensi compresi), mentre Spotify arriva a 96 milioni di sottoscrittori. La seconda piattaforma ha però anche una variante gratuita con pubblicità (che Apple Music non ha), che porta la sua utenza complessiva, tra paganti e non, a 207 milioni di profili.

Come continuerà questa battaglia a colpi di streaming musicale? La causa mossa da Spotify potrà cambiare ulteriormente le carte in tavola? Attendiamo ovviamente di scoprirlo e riferivelo.

Nokia 9 PureView è una fotocamera a forma di smartphone

Da qualche giorno, anche in consumatori italiani possono mettere ufficialmente le mani su Nokia 9 PureView, il nuovo telefonino del produttore finlandese che punta fortemente sul comparto fotografico, grazie alla sua peculiare ottica con ben cinque fotocamere posteriori. L’idea di Nokia propone tre sensori monocromatici e due RGB, che sono in grado di catturare qualsiasi sfumatura e ogni informazione relativa alla luce. Una volta eseguito lo scatto, la vostra fotografia viene salvata anche in RAW e ha una profondità in 3D che vi consente di manipolarla: potete, ad esempio, cambiare la messa a fuoco in post produzione, realizzando efficaci effetti bokeh con un tap e servendovi degli slider proposti nell’app Fotocamera del telefono.

nokia 9 pureview

Ad accompagnare questo comparto fotografico ambiziosissimo, forte anche di HDR, è un display 2K da 5,99″ da 538 ppi. Per tenere fedele alla nota resistenza Nokia, il corpo del telefono (spesso solo 8 mm) è protetto da Gorilla Glass 6 con intagli in diamante e ha un corpo in alluminio. Inoltre, conta su un processore Snapdragon 845 e su 6 GB di memoria. L’archiviazione è affidata a una capacità di 128 GB che non sono però espandibili con MicroSD.

Il prezzo di listino di Nokia 9 PureView per l’Italia è pari a 649€. Vi piace l’idea alla base del suo comparto fotografico?

Anche Nokia 9 PureView ci conferma la recente tendenza degli smartphone, esibita con orgoglio anche dal costruttore Huawei, di proporsi come vere e proprie fotocamere digitali tascabili. Pur in assenza di teleobiettivo o grandangolo, il nuovo terminale della compagnia finlandese ha le sue carte da giocare e ha delle frecce al suo arco, affidate soprattutto alla profondità degli scatti e alla libertà di modifica che viene concessa in post-produzione. Basterà per convincere gli utenti Android a puntare su questo smartphone? I loro portafogli, come sempre, ce lo diranno.

Nel frattempo, è una settimana movimentata dal punto di vista dei servizi e dei social: mentre Apple Music e Spotify continuano la loro lotta a colpi di streaming, Google+ è arrivato ai titoli di coda e Facebook fa di nuovo discutere in materia di privacy.

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Anche Nokia 9 PureView ci conferma la recente tendenza degli smartphone, esibita con orgoglio anche dal costruttore Huawei, di proporsi come vere e proprie fotocamere digitali tascabili. Pur in assenza di teleobiettivo o grandangolo, il nuovo terminale della compagnia finlandese ha le sue carte da giocare e ha delle frecce al suo arco, affidate soprattutto alla profondità degli scatti e alla libertà di modifica che viene concessa in post-produzione. Basterà per convincere gli utenti Android a puntare su questo smartphone? I loro portafogli, come sempre, ce lo diranno. Nel frattempo, è una settimana movimentata dal punto di vista dei servizi e dei social: mentre Apple Music e Spotify continuano la loro lotta a colpi di streaming, Google+ è arrivato ai titoli di coda e Facebook fa di nuovo discutere in materia di privacy.