Apple dopo lo scandalo Facebook: servono regolamentazioni ben pensate, situazione urgente

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Continua a rimanere al centro dell’attenzione la questione Cambridge Analytica, che ha portato al recente scandalo Facebook in merito alla privacy degli utenti iscritti ai social. Vi abbiamo già riassunto i punti cardine della questione nella nostra precedente notizia, dove abbiamo parlato anche dell’opinione del fondatore di WhatsApp. Tim Cook, CEO di Apple dal 2011Questa volta, la testata Bloomberg si è confrontata invece con Tim Cook, CEO di Apple, che ha espresso un parere molto critico sullo scandalo.«Credo che questa specifica situazione sia estremamente urgente, è divenuta così ampia che ritengo necessarie alcune regolamentazioni che siano ben progettate» ha ragionato il dirigente della casa di Cupertino.«La possibilità riservata ad alcuni di sapere su che pagine hai navigato per anni, chi sono i tuoi contatti, chi i contatti dei tuoi contatti, le cose che ti piacciono e i dettagli più riservati della tua vita—ecco, dal mio punto di vista tutto questo non dovrebbe esistere.»In precedenza, anche Mark Zuckerberg, fondatore del social network, si è espresso sulla questione, scusandosi per lo scandalo e dichiarando di non essere contrario a nuove regolamentazioni sulla questione della privacy online. Vedremo se alle parole di questi guru della comunicazioni e della tecnologia moderne seguiranno effettivamente novità legislative.Fonte: The Verge