Anche Cory Barlog, director di God of War, difende i giochi lineari nel caso Visceral

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

La prematura morte di Visceral Games sta scuotendo da cima a fondo l’industria dei videogiochi. Come vi abbiamo riferito qualche ora fa, secondo lo sviluppatore Rami Ismail il team è stato chiuso e il progetto Star Wars rielaborato a causa dell’intenzione di favorire le microtransazioni con un’esperienza più orientata all’online. Lo sviluppatore ha anche preso in analisi la corrente situazione dell’industria, invitando i giocatori a supportare i titoli single-player lineari, se li gradiscono, con i loro soldi—dal momento che saranno sempre più rari.Di opinione differente invece il noto giornalista Jason Schreier di Kotaku, che ha appreso da alcune sue fonti che i cambiamenti di filosofia del progetto Star Wars non sono legati alla volontà di favorire maggiori incassi mediante microtransazioni: si parlerebbe, invece, di uno stato davvero in altissimo mare per il titolo, i cui lavori non stavano procedendo come avrebbero dovuto.Qualsiasi sia la verità su come sono andate le cose tra Visceral e EA, l’argomento è caldo e molti, in queste ore, si stanno chiedendo quale sia il futuro dei giochi single-player che hanno un inizio e una fine ben delineati—a differenza dei cosiddetti game as a service, che rimangono online per anni. Se lo chiede anche Cory Barlog, director dell’esclusiva PS4 God of War, che non ha potuto fare a meno di esprimere i suoi pensieri su Twitter.

La sincerità di Barlog: amo i giochi single-player lineari

Le parole dell’autore della prossima avventura di Kratos sono più chiare che mai, sul social network: «amo i giochi single-player lineari» esordisce. «Mi intristisce molto il fatto che la parola ‘lineare’ sia considerata come qualcosa di negativo. Si possono avere possibilità di agire anche in un gioco lineare» ha voluto aggiungere.Trovate il suo tweet qui sotto:

Un altro membro dell’industria, quindi, ritiene grigio il futuro di questa tipologia di videogiochi, che per la loro longevità non possono garantire ai grandi publisher AAA i medesimi introiti di progetti che perdurano negli anni, sono costantemente coperti da pubblicità gratuita mediante streaming e consentono anche di avere incassi extra mediante microtransazioni.Vedremo se qualche altra voce vorrà aggiungersi al dibattito nei prossimi giorni. Vi ricordiamo anche che proprio Sony Santa Monica
, studio autore di God of War, ha già fatto sapere di essere pronta ad assumere chi sarà licenziato da Visceral. Cory Barlog, director di God of WarFonte: DualShockers