Amy Hennig sui giocatori che non finiscono i titoli single-player

La creatrice di Uncharted si esprime sui giochi story-driven che non vengono completati e sui loro utenti

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a cura di Paolo Sirio

Amy Hennig, creatrice di Uncharted, si è dilungata in una recente intervista sul tema dei giocatori che non portano a termine le storie nei titoli single-player.

A detta di Hennig, “il nostro medium ha semplicemente fatto la pace con il fatto che gran parte delle persone non vedrà mai l’intero arco della storia che stiamo raccontando”.

E questa cosa “per me è bizzarra”.

“L’età in cui potevamo fare giochi nello spazio non indie lunghi dalle sei alle otto ore, senza modalità secondarie, senza live service, multiplayer, solo questa rifinita esperienza di narrazione interattiva che è memorabile, è qualcosa che è sempre più difficile da vendere”, ha spiegato.

Un concetto che l’autrice aveva già anticipato in una precedente intervista, nella quale affermava che prodotti come il primo Uncharted oggi difficilmente verrebbero approvati da un publisher.

amy hennig
Fonte: IGN US