Recensione

Yu-Gi-Oh! WCT 2004

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a cura di Mirai Trunks

Corre ormai l’ottavo anno dalla nascita di Yu-Gi-Oh!. All’inizio fu un manga su una prestigiosa rivista giapponese. Poi furono la serie televisiva e le carte da gioco. Poi venne il tempo dei videogiochi, prima in Jappolandia poi anche in USA ed Europa. Ed ora è tempo di Yu-Gi-Oh!: World Championship Tournament 2004, ultimo nato in casa Konami. Sarà il solito upgrade annuale al quale la software house ci ha (ahimè) abituati oppure incontreremo fiumi di novità?

La risposta è nel cuore delle carteYu-Gi-Oh! è dunque manga, un anime ma soprattutto un TCG (trading card game). Si tratta di un titolo per molti aspetti simile a Magic (il padre di tutti i TCG) anche se meno complesso sotto tutti i punti di vista. Lo scopo del gioco è azzerare gli 8000 life points del vostro avversario; per tal proposito è possibile utilizzare mostri di svariata specie e natura nonché carte magia e carte trappola dagli effetti più disparati. Come natura vuole è inevitabile la perpetua uscita di nuove carte e così anche il mondo dei videogiochi deve stare al passo coi tempi: Yu-Gi-Oh! WCT 2004 è quanto di più fedele, accurato ed aggiornato si possa avere su GBA (e non solo) in termini di regole e carte presenti (circa 1200). WCT 2004 è considerabile il terzo episodio di una serie cominciata con The Eternal Duelist Soul e proseguita con Worldwide Edition: Stairway To The Destined Duel. Per rendere l’idea posso dirvi che questa recensione può ritenersi valida per tutti i 3 titoli della “serie”. Paura, eh? Prego signori, ordine, ordine, non c’è nulla da temere. Konami anche questa volta ha agito senza timore alcuno ed ha creato un prodotto per i fanatici della serie: in WCT 2004 infatti il vostro scopo sarà quello di affrontare in duello 28 personaggi tratti dalla serie televisiva. Punto e stop. Niente trama, non uno straccio di storia, nulla a che vedere, ad esempio, con Pokemon TCG per GBC. All’inizio avrete a disposizione solo 5 avversari, vostro compito sarà quello di sbloccare gli altri 23. E credo che una guida vi sarà indispensabile salvo che non vogliate passare la vita alla ricerca di Yami Yugi & co.: mentre trovare alcuni personaggi è del tutto automatico (mazzuolare una decina di volte tutti quelli al momento disponibili) per altri le cose sono innaturalmente poco intuitive. E credo che nessuno si diverta a battere tutti 300 volte quando magari basta togliere una carta dal proprio mazzo…ma come faccio io a sapere che per duellare contro Joey non devo giocare Jinzo? Me lo sogno? Vabbè.I 28 avversari proporranno strategie di gioco differenti e mazzi tratti direttamente dalla serie televisiva. Avremo allora Yugi che ogni sacrosanta partita ci proporrà al secondo turno il Teschio Evocato, Seto con i suoi amati Draghi Bianchi, i Rare Hunter (citiamo Umbra e Lumis, con mazzo maschere ed Arkana, con mazzo…pagliaccio), Yami Bakura con la sua Tavola del Destino, Weevil ed i suoi odiosi insetti e molti altri. Per ogni vittoria avrete la possibilità di scegliere un booster pack contenente 6 carte, unico modo per reperire forze nuove e fresche. Per avere la meglio sui nostri avversari potremo creare 3 mazzi differenti: ogni mazzo dovrà avere un numero minimo di 40 carte ed un massimo di 3 carte uguali (salvo particolari restrizioni). Gestire i propri decks è molto semplice grazie ad un sistema ormai collaudato tramite il quale poter suddividere le carte per categoria in modo da trovare in poco tempo ciò che si va cercando senza perdere delle ore. Sarà ovviamente possibile linkare due GBA per scontrarsi con un amico oppure per scambiare semplicemente qualche carta. Come ormai la tradizione vuole nella confezione troverete 3 promo card: questa volta saranno Slate Warrior, Kinetic Soldier e Fairy King Truesdale. Faccio infine presente che ciò che differenzia WCT 2004 dagli altri due titoli è la presenza di un centinaio di carte in più e la possibilità di avere 3 mazzi differenti pronti all’uso. Era gradevole l’idea di implementare un calendario interno al gioco in modo da far accadere determinati eventi in precisi giorni dell’anno. Ci han tolto anche quella. Credo che Konami potrebbe farsi venire qualche nuova idea piuttosto che aggiornare semplicemente carte e regole. Ma è anche vero che le alternative scarseggiano e che questo rimane bene o male il prodotto più valido in circolazione. Certo magari non tutti avranno la perizia di sbloccare i 28 marrani ma sicuramente se avete qualche amico con cui dilettarvi e non avete voglia di spendere centinaia di euro per costruirvi un mazzo decente WCT 2004 potrà far sicuramente per voi.

Ma ci sono molte cose che non quadranoPer chi come il sottoscritto gradisce i TCG e per i fanatici di Yu-Gi-Oh! questo gioco può avere un senso. Ma a tutto il resto della comunità videoludica mondiale, compresi quelli che possiedono già i precedenti capitoli della serie, WCT 2004 potrebbe suscitare qualche (legittimo) dubbio. Come detto, le novità rispetto ai capitoli precedenti sono risibili. 100 carte in più non valgono certo 40 euro. La mancanza di uno story mode, di qualcosa che trasformi WCT 2004 in un RPG e che renda dunque il prodotto appetibile non solo ai malati come me è una scelta che Konami porta avanti a testa alta. Ma le perplessità restano. Lascia davvero allibiti l’intelligenza artificiale, o meglio la stupidità artificiale, dei vostri avversari virtuali. Dal primo al ventottesimo, da Tea a Yami Yugi, si ha spesso e volentieri l’impressione che un palo della luce saprebbe gestire un duello in maniera più accorta. Senza pensare che la CPU conosce misteriosamente i valori di attacco e difesa dei vostri mostri a faccia in giù: esempio, avete un mostro coperto con 2000 di difesa? Bene, nessuno tra i malefici 28 attaccherà maib con mostri il cui attacco sia inferiore a 2000. Nostradamus. Ancora, cadono le braccia quando il vostro avversario tira fuori carte da genocidio (eliminazione istantanea di tutti i vostri mostri e/o carte magia) con frequenza pari a 0.9. Il realismo non è certo di casa. Per concludere, non mancano bug quali il non effettivo compimento di parte degli effetti descritti nelle carte. Cosa che reputo abbastanza grave, visto che di un gioco di carte si parla.

Gli assi nella manica di KonamiE non parlo certo del centinaio di nuove carte o delle 3 promo presenti nella confezione. Parlo del campionato mondiale di WCT 2004 che si terrà a Los Angeles quest’estate. Benché il sito apposito sia lungi dal fornire qualsivoglia spiegazione o regolamento, voglio intuire che la fatica che ho fatto a racimolare quelle 70 carte utili per un mazzo competitivo con tanto di sideboard possano servire per partecipare alle selezioni italiane che si terranno quest’estate. Lo so che a 20 anni non dovrei fare queste cose ma l’inaspettato calo di risultati a PES3 m’ha indotto a voler provare questa folle avventura. Beh, questo in sostanza era l’unico asso nella manica di Konami…non è molto ma…si sa, il saggio Vogherese dice “Putost che gnent l’è mei putost” (traduzione: piuttosto che niente è meglio piuttosto)

L’aspetto tecnicoVa bene che si gioca a carte ma anche l’occhio vuole la sua parte (con tanto di rima)! La rappresentazione delle illustrazioni delle carte è buona anche se non migliorata di molto rispetto alla Worldwide Edition. Meglio invece i fondali, in passato perfino fastidiosi per la vista e la rappresentazione del terreno di gioco, più leggera e gradevole. Le musiche si lasciano ascoltare e non creano l’effetto “sound off” tipico di prodotti del genere. Ma è inevitabile che alla lunga risultino ripetitive. Gli effetti sonori non vanno al di là di strani rumori in sede di evocazione mostro, attacco od attivazione di magia/trappola. Senza dimenticare il rumore delle carte e dei mazzi che si mescolano.

Per il resto…Beh, lasciatemi dire che, nonostante non esista nessun tutorial o similare (cosa pur grave), imparare a giocare è abbastanza facile: le regole sono semplici ed il sistema di controllo permette di tirare le carte ed avere sott’occhio ogni parte del campo di gioco in maniera chiara e veloce. Per quanto tempo vi divertirete a WCT 2004 dipende da 3 fattori: quanto vi piacciono i TCG (e Yu-Gi-Oh! in particolare, of course), quanti amici avete con cui condividere l’esperienza e quanto siete interessati ai campionati del mondo. Tutto il resto è noia…

– Il gioco più aggiornato e completo si YU-GI-OH! attualmente disponibile

– Il gioco dei mondiali!!!

– Stupidità artificiale molto evoluta

– Struttura di gioco troppo fragile

– Solo per fan del genere

7.5

Story mode inesistente, niente tutorial, stupidità artificiale mai così elevata. Le premesse non sono granchè. 100 nuove carte e regolamento aggiornato le uniche novità di rilievo rispetto al capitolo precedente. Eppure, tu guarda il destino alle volte, Yu-Gi-Oh! World Championship Tournament 2004 è quanto di meglio il panorama videoludico di Yu-Gi-Oh abbia da offrire, probabilmente a livello assoluto. Circa 1200 carte, possibilità di sfidare un amico linkando 2 GBA, possibilità di partecipare alle selezioni per il campionato del mondo. Se Yugi è per voi ciò che il pangrattato è per la cotoletta alla milanese o semplicemente se avete l’impellente esigenza di giocare un TCG su console fiondatevi su WCT 2004. Altrimenti potreste aver di meglio da fare.

Voto Recensione di Yu-Gi-Oh! WCT 2004 - Recensione


7.5