Anteprima

Yoshi's Woolly World

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a cura di Pregianza

Tutti amano Yoshi. È un dinosauro, è puccioso, è una forza della natura ed è il compagno perfetto, perché è persino sacrificabile in caso di burrone. Nei giochi dedicati all’idraulico baffuto l’apparizione di Yoshi è da sempre una bella notizia, ma i giochi che lo vedono come protagonista non hanno sempre brillato di luce propria. Yoshi’s Woolly World sembra voler mutare questa tendenza, ridando ai giocatori un titolo all’altezza di Yoshi’s Island e puntando su una veste grafica tenera come lana. Anche perché di lana, effettivamente, i personaggi sono composti. Abbiamo giochicchiato per i livelli del primo mondo e oggi siamo pronti a darvi le nostre prime, positive, impressioni.
Cattiveria gratuita
Il gioco inizia con Kamek, un magikoopa in vena di scherzi, che pensa bene di andare a turbare la quiete dell’Isola Gomitolo trasformando tutti gli Yoshi che la abitano in gomitoli di lana. Due Yoshi si salvano tuffandosi tra i fili, ma non riescono a fermare la fuga del malvagio nemico, che svolazza via perdendo pezzi dei loro amici in giro per il mondo. Desiderosi di salvare i loro simili e di scoprire i piani di Kamek, i due Yoshi partono all’avventura. 
Al solito insomma, la trama è secondaria. Qua si punta tutto sul gameplay e sul level design, da sempre di alta qualità nei titoli Nintendo. Woolly World non fa differenza e sfrutta idee viste in Kirby’s Epic Yarn e in Yoshi’s Island, rimescolandole in un sistema piuttosto unico.
Partirete da un hub inizialmente scarno, ma che pian piano potrà essere utilizzato per cambiare skin dello Yoshi utilizzato e per altre chicche. Da lì, tramite una mappa tridimensionale, raggiungerete dei livelli 2D ricchi di piattaforme e ostacoli, che dovrete al solito superare. Arrivare a fine livello, tuttavia, non è l’unica cosa fattibile: i livelli sono molto più complessi di quanto appaiono, e contengono decine di passaggi segreti, luoghi nascosti, e aperture da esplorare, che di norma contengono margherite o pezzi di lana. Raccogliete tutti i pezzi in un livello e otterrete un nuovo Yoshi utilizzabile, mentre le margherite vi saranno utili per sbloccare zone aggiuntive. Non fatevi ingannare dall’aspetto coccoloso di Woolly World peraltro, poiché l’infamia di alcuni livelli è seriamente da manuale, e stiamo ancora pensando a come ottenere certi gomitoli già dal primo mondo.

 
Il gameplay dal canto suo è piuttosto classico: Yoshi può saltare e fluttuare per raggiungere zone sopraelevate, e mangiarsi gran parte dei nemici minori, mentre alcuni di quelli più pericolosi andranno legati o storditi con i gomitoli ottenibili dalla “digestione” dei nemici. I gomitoli vanno inoltre sfruttati per ricucire certe piattaforme, liberare la via o semplicemente raggiungere gemme molto distanti con facilità, il tutto con un comodo sistema di mira che può venir bloccato in posizione per facilitare i lanci durante il movimento o il salto.
Non finisce qui, vista la presenza di trasformazioni per Yoshi nei livelli, come ad esempio una fase in cui lo abbiamo controllato sotto forma di ombrello fluttuante, e di medaglie abilità selezionabili a inizio livello al costo di qualche gemma, con cui si ottengono bonus notevoli o poteri in grado di facilitare moltissimo il completamento di un quadro.
Tornando al level design, è prevedibilmente lodevole. Già nel primo mondo si notano mappe variegate e ricche di sorprese, e anche se non siamo lontanamente vicini ai livelli di certi Mario c’è di che esser contenti.
Morbidezza coloratissima
Un capitoletto a parte lo merita l’aspetto grafico del gioco, davvero splendido. Non si tratta di un titolo stupefacente per quanto riguarda il livello di dettaglio o il numero di poligoni, ma il suo stile è assolutamente fantastico, e sia le mappe che i personaggi sembrano a tratti fatti davvero di lana. Bellissime le variazioni degli Yoshi, e furba la volontà degli sviluppatori di variare spesso schema di colori anche nelle zone dello stesso mondo. Piuttosto sceniche anche le boss fight: molto semplici ma comunque piacevoli da affrontare, e carina l’idea di inserire delle skin personalizzate legate a certi Amiibo. 
Noi siamo in particolare incuriositi dalle possibilità legate alle trasformazioni di Yoshi. Per ora abbiam visto l’ombrello, ma chissà cosa potrebbero inventarsi gli sviluppatori di Nintendo nei livelli più avanzati. Questi mutamenti improvvisi delle meccaniche potrebbero rendere l’esperienza nettamente più ricca e divertente di quanto già non sia.

– Graficamente bellissimo

– Ottimo level design e gameplay solido

Yoshi’s Woolly World ha tutte le carte in regola per essere l’ennesimo platform di qualità su WiiU. Il suo ritmo lento e ragionato, l’ottimo level design e la grafica splendida ci hanno già conquistato, ma al momento è difficile dire se il gioco manterrà questo passo fino alla fine. Lo scopriremo insieme al momento della review, per ora ci godremo tutta la sua morbidezza con calma.