Anteprima

Yakuza: Of the End

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a cura di drleto

La febbre degli zombie sembra essere definitivamente approdata anche in Giappone. Ad anni di distanza da Resident Evil e Silent Hill sembra finalmente rinata la moda dei non morti che, dopo lo spensierato Dead Rising ed il divertente Shadows of the Damned, ha contagiato il serioso Yakuza. Of the End è infatti la parodia della celebre serie malavitosa SEGA, nella quale, al posto di delinquentelli da strada troveremo sbavanti non morti.Grazie alla demo disponibile sul Playstation Network Giapponese abbiamo avuto modo di tuffarci in questa esilarante esperienza.

La fine di tuttoPer chi non lo sapesse Yakuza: Of the End è l’ultimo spin off dell’omonima serie SEGA, in procinto di raggiungere i negozi in patria, dopo essere stato posticipato a lungo a causa delle tremende calamità che hanno sconvolto il Sol Levante.Nei panni di quattro tra i personaggi principale della serie, ovvero Kazuma Kiryu, il suo amico Goro Majima, Ryuji Goda daYakuza 2 e Shun Akiyama, uno dei protagonisti dell’ultimo capitolo, dovremo affrontare la diffusione di un pericoloso virus a Kamurocho e provare a salvare le persona care sopravvissute al contagio.La demo si aprirà con lo scanzonato Shun Akiyama, impegnato come al solito a portare avanti i suoi misteriosi traffici per il quartiere inseguito dalla premurosa e simpatica Hana, alle prese con una terribile malattia, manifestata da addirittura 36.9 gradi di febbre! Tutto nella più assoluta normalità quindi non fosse che improvvisamente da alcuni palazzi cominciano a precipitare corpi esanimi. Il reale problema è che questi, improvvisamente decideranno di rianimarsi, attaccando ferocemente tutti quelli nelle vicinanze. Shun, per salvare Hana dalla ferocia degli zombie, scappa lontano da lei e qui scopre come venire a patti con i non morti. Quello che sorprende maggiormente di Yakuza: Of the End è come gli sviluppatori siano stati in grado di mantenersi fedeli alla serie originale pur farcendola di zombie e situazioni al limite dell’assurdo. Parte di questa sensazione è sicuramente ricavata dal motore grafico utilizzato, lo stesso dei precedenti episodi, che vi ri-immergerà nelle atmosfere del quartiere a luci rosse della capitale nipponica. Ritroveremo dunque i vari Club Sega, il Vulcano e tutti i locali ormai resi famosi in questi anni. Assieme agli ottimi dettagli dei volti, alla possibilità di creare filmati coinvolgenti, orchestrati da un’ottima regia e una cura delle ambientazioni, il comparto tecnologico porta con se anche i suoi limiti atavici, come dei controlli un po’ legnosi e un non raro fenomeno di pop-up. Non uno dei migliori biglietti da visita per un titolo che fa dell’azione una delle sue armi principali.

Action zombieFortunatamente anche gli sviluppatori devono essersi accorti di un possibile problema coi controlli, tanto che questi sono stati automatizzati e semplificati in diversi aspetti. Da quello che abbiamo capito, sfortunatamente la conoscenza del giapponese non è tra i nostri punti di forza, la mappatura dei tasti ricorda quella della serie principale, con R1 utilizzato per mirare ed eseguire strife laterali, quadrato per sparare, X per eseguire veloci schivate, O per raccogliere da terra oggetti contundenti o per eseguire mosse corpo a corpo ed infine L1 per ricaricare l’arma. I combattimenti avverranno quasi sempre in luoghi piuttosto ristretti nei quali la telecamera, studiata per un action in terza persona, fa fatica a rimanere alle spalle di Akiyama, dando possibili problemi ad inquadrare gli zombie. In nostro soccorso arriveranno le munizioni infinite, perlomeno per l’arma di base, e la mira automatica grazie alla quale scongiurare il pericolo di mandare colpi a vuoto. Coloro che pretendessero maggior controllo saranno comunque contenti di sapere che con R2 si entrerà in modalità mira grazie alla quale poter decidere cosa colpire. Similmente a quello che accade premendo il grilletto sinistro nella serie Call fo Duty, con questa funzione si attiverà una comoda mira automatica che andrà ad agganciare il bersaglio di fronte a noi, particolarmente utile per abbattere in successione uno sciame compatto di non morti.Prese le misure con i controlli il gioco si rivela piuttosto divertente, soprattutto grazie alla vena di follia che traspare immediatamente avviato il gioco, in tutto e per tutto un episodio della serie Yakuza, con dialoghi, parti freeroaming e le classiche scene di presentazione dei combattimenti, ma riempito di zombie e basato maggiormente sulle armi da fuoco.

E’ YakuzaDal punto di vista tecnico non si segnalano grosse differenze con gli altri capitoli della serie. il motore di gioco è solido e dettagliato, i personaggi ben realizzati e con delle ottime espressioni facciali, valorizzate nei tanti filmati presenti. Peccato per una gestione della telecamera un po’ scomoda ed il pop up di persone sullo sfondo.Dal punto di vista audio si sottolinea il solito grande doppiaggio in lingua giapponese e le ottime musiche di sottofondo. Ancora un mistero la longevità, uno dei punti di forza della serie, dato che il tipo di gameplay prescelto poco di presta a sidequest varie, ma siamo sicuri che Nagoshi qualcosa si inventerà!

– Kazuma e Zombie sono un’accoppiata perfetta

– Il gioco sembra uno Yakuza in tutto e per tutto

Yakuza: Of the End è un’interessante esperimento che va a fondere una delle serie più seriose presenti su Playstation 3 con un’invasione Zombi. Quello che ne viene fuori è un titolo piuttosto folle e divertente, che non vediamo l’ora di poter giocare in versione occidentale, per scoprire cosa si sono inventati i ragazzi di SEGA per giustificare tale connubio! Rimanete con noi per tutti gli aggiornamenti sulla serie Yakuza.