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Yakuza 4

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a cura di drleto

Informazioni sul prodotto

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Yakuza 4
  • Sviluppatore: Amusement Vision (Sega)
  • Produttore: SEGA
  • Distributore: Halifax
  • Piattaforme: PS4 , PS3
  • Generi: Azione
  • Data di uscita: 18 marzo 2011 - 17 gennaio 2018 Giappone PS4

Nonostante lo scarso successo raccolto in occidente, la serie Yakuza in patria continua ad espandersi ed evolversi. Una saga capace come poche di dividere, tra i tanti fan sfegatati e quelli che proprio non riescono a mandare giù un gameplay non più all’avanguardia, oltre che un gusto tutto giapponese di restituire la realtà. Dopo i due spin off, uno nel Giappone medievale e uno esclusivo per PSP (titoli che difficilmente vedremo mai in Italia e che la nostra community ha scrupolosamente tradotto in un idioma più comprensibile) ed un futuro capitolo action/trash/zombie (noto come Yakuza: Of The End), Halifax/Digital Bros si appresta a distribuire il quarto capitolo della serie principale, quella che in altre parole segue le avventure di Kazuma Kiryu, il Drago del Dojima.

Kazuma e gli altriO meglio lo farebbe, se l’avventura cominciasse parlando di lui. Una delle maggiori novità sarà infatti quella di alternare il personaggio controllato per andare a costruire un plot che sembra mantenere il taglio delle produzioni precedenti, ovvero una critica abbastanza fredda e feroce di quella che è l’attuale società nipponica, che dietro alle sfarzose luci di Kamurocho nasconde un pericoloso intreccio di politica, corruzione e Yakuza, la famigerata mafia giapponese.Su questo sfondo trovano comunque spazio storie d’onore, d’amicizia, di rispetto, ma soprattutto squarci e dettagli della vita quotidiana di Tokyo, con la gente che affolla le strade, con il curioso miscuglio di teppisti ed uomini d’affari, con sale giochi di fianco a locali a luci rosse ed un codice di comportamento decisamente anacronistico, ma tanto duro a morire.L’occasione per il cambio di personaggi serve decisamente per svecchiare un comparto ludico che cominciava a scricchiolare già col terzo capitolo. Grazie alla versione preliminare giunta in redazione, abbiamo potuto testare le prime fasi del gioco indossando i panni di Shun Akiyama, un burbero arrivista, che si mantiene facendo strani prestiti alle persone. Con Kiryu condivide la duplice personalità: tanto spigoloso, duro e senza scrupoli fuori, quanto impregnato da un suo codice etico, che gli fa stimare coloro che lottano per i propri ideali e aiutare i poveri con i proventi dei suoi prestiti.Le differenze non finiscono di certo qui, Shun Akiyama sarà infatti un lottatore piuttosto diverso dal Drago del Dojima, prediligendo mosse coi calci piuttosto che lo stile a tutto tondo di Kazuma. Operativamente, per il giocatore, questo sarà un cambiamento marginale, ma perlomeno potremo vedere nuovi stili di lotta oltre a quelli che abbiamo imparato a conoscere a menadito nei precedenti capitoli.Più avanti nell’avventura faremo la conoscenza di altri due protagonisti, oltre a tornare a vestire i panni del protagonista Kazuma Kiryu.

Pad alla manoI cultori della serie non faticheranno a ritrovarsi a proprio agio in Yakuza 4: praticamente tutto, dai controlli al riuscito mix tra avventura e combattimenti, tornerà immutato, forse leggermente ottimizzato grazie alla migliore conoscenza della piattaforma Playstation 3. Grazie ad una regia attenta ed ispirata verremo introdotti alla storia, che vedrà ancora il clan Tojo minacciato da fazioni avverse. Tra una cut scene e l’altra avremo come al solito la possibilità di vagare liberamente per la città, approfittando dei tanti svaghi che essa offre. Per la gioia di tutti gli uomini, dovrebbero tornare integralmente le sezioni all’interno dei locali per adulti, laddove i protagonisti potranno provare a sedurre le più affascinanti avventrici.Le strade di Tokio non sono comunque un posto tranquillo per degli attaccabrighe come noi, tanto che ogni poco incontreremo dei malcapitati bersagli, perfetti per smaltire la nostra rabbia. In questi frangenti il gioco si interromperà, andando a inserire il giocatore ed i suoi avversari in un’arena virtuale, dove a suon di calci, pugni o addirittura sfruttando l’ambiente circostante, potremo avere la meglio sui delinquenti che incontreremo.Questi incontri serviranno per accumulare esperienza, grazie alla quale far crescere le capacità e le caratteristiche dei protagonisti, guadagnando nuove mosse da mettere poi in pratica al prossimo scontro. Quanto provato, insomma, non ha messo in luce particolari novità nel gameplay, rimasto fedele alle meccaniche conosciute ed apprezzate dagli estimatori della serie.

Tecnicamente un passo avantiRispetto al terzo capitolo, dal punto di vista estetico Yakuza 4 appare come un discreto passo avanti, con modelli poligonali ben realizzati ed espressivi, in grado di risaltare durante le molteplici scene animate. Anche la città sembra più dettagliata e solida, graziata da tempi di caricamento leggermente più snelli.Ottimo il comparto sonoro, con buone musiche e campionamenti, oltre che un ispirato doppiaggio in lingua giapponese, sottotitolato in inglese.Ancora nulla per quanto riguarda la longevità o eventuali modalità collaterali, ma la serie SEGA ci ha abituati a diversi livelli di lettura, adattandosi bene sia a coloro che sono alla ricerca di un’avventura appassionante, ma non necessariamente infinita, ed a coloro che in un gioco vogliono scovare il 100% dei segreti.

– Meccaniche leggermente migliorate

– Varietà nei personaggi

– Grafica aggiornata

I fan di Yakuza 4 staranno aspettando il 18 marzo con trepidazione. Questo capitolo introduce infatti qualche piccola innovazione ad una formula ormai consolidata, senza andare a stravolgere quelli che sono i punti focali di tutta la produzione. Il sapiente mix tra una storia dalla forte matrice nipponica, le tante attività parallele, la fase di esplorazione e quella di combattimento faranno chiudere ai fan più di un occhio su certi aspetti non propriamente moderni. Tutti gli altri rimangano in attesa della prossima recensione, a presto su queste pagine.