Anteprima

Yakuza 3

Avatar

a cura di Zephiro

Sembrava non dovesse farcela, ed invece è qua, per fortuna del popolo occidentale. Uscito il Febbraio dell’anno ormai passato sul suolo giapponese, Yakuza 3 ha catturato l’attenzione di una vasta fetta di utenza, orientale e non, intenta a godersi una delle più belle saghe degli ultimi anni. Il successo deriva soprattutto dalla sensazione di vivere in una realtà alternativa in cui è possibile fare (quasi) di tutto, struttura che non a caso vagamente ricorda Shen Mue, oltre ad un plot narrativo molto teso che richiama vigorosamente le atmosfere tipiche di un GTA sebbene in salsa nipponica. Se da un lato la qualità intrinseca della saga non si discute, dall’altro il tempo di attesa potrebbe far sorgere più di un problema considerando l’incredibile affollamento di pubblicazioni del periodo di uscita, ovvero Marzo. Riuscirà Yakuza 3 a venire incontro ai gusti dei giocatori di tutto il mondo e sdoganarsi dall’etichetta di “only-jap” game ? Scopriamolo assieme.

Tantissima varietàCome detto in precedenza, uno dei marchi della serie è sempre stato quello di far calare il giocatore all’interno della vicenda narrata e nel mondo di gioco. Tutto questo avviene grazie ad un sapiente design, sempre ricco di particolari, ma soprattutto alle possibilità offerte al protagonista. Il vostro alter-ego, infatti, potrà imbattersi nel corso della missione principale, in una moltitudine di mini-eventi e mini-giochi ognuno dotato di un cura particolare. Fra i tanti possibili, i più bizzarri saranno il karaoke, l’aromaterapia e tutta una serie di giochi di abilità tipicamente giapponesi come il mahjong e tanti altri. Non mancheranno passatempi più tradizionali come il bowling, i dardi, il golf e molto altro ancora. Oltre questa serie di giochi, esistono, inoltre, moltissime missioni secondarie, segreti e locazioni alternative con cui dare sfogo al proprio estro esplorativo. Calarsi in una realtà alternativa vuol dire anche partecipare attivamente alla vita quotidiana del posto, ed in particolare, avere a che fare con i tipici temi della mafia giapponese, fra tradimenti, risse, intimidazioni e belle donne con tanto di appuntamenti galanti. Appare chiaro che il fulcro della giocabilità sarà rappresentato dai combattimenti frenetici in cui andrete incontro; ogni scontro è sottolineato da animazioni fluide, convincenti e galvanizzanti, dando al giocatore la possibilità di impartire combo a proprio piacimento per avere la meglio sugli avversari, sfruttando ogni mezzo a disposizione, dalle arti marziali agli oggetti dello scenario. Man mano che si prosegue sarà, infine, possibile acquisire nuove mosse. Torna in questo seguito la possibilità di sfoderare particolari finishing moves davvero esaltanti e, in alcuni casi, molto truculenti. A tal proposito occorre ricordare che per temi trattati, linguaggio esplicito e una grande dose di sangue, il titolo non è consigliato ai minori, tuttavia senza questi elementi l’esperienza offerta da Yakuza 3 non appare completa.

Comparto TecnicoIl passaggio della serie a Playstation 3 è parecchio evidente in tutti gli aspetti legati al comparto visivo del gioco. Innanzitutto si notano dei modelli più particolareggiati dotati di un numero elevato di poligoni in modo da restituirne tutti i dettagli necessari per la caratterizzazione. Tale dedizione appare evidente soprattutto nel corso delle cut-scene, dove sia la regia che le espressioni facciali dei protagonisti appaiono a tratti davvero insuperabili, elevando la narrazione a livelli cinematografici. Durante i combattimenti le animazioni renderanno al meglio la sensazione di forza ed armonia degli scontri, che si svilupperanno in un susseguirsi di colpi, combo e interazione con gli scenari. Tutto avviene con la massima fluidità senza rallentamenti di sorta, regalando al giocatore combattimenti altamente spettacolari. Gli effetti speciali non abbondano per varietà, data la natura realistica del titolo, tuttavia si distinguono per meticolosità, uno su tutti il sangue di cui il gioco abbonda. Vedere schizzi di sangue sui volti e sugli abiti riprodotti in modo così fedele non è cosa da tutti i giorni, e conferma ulteriormente l’impressionante lavoro svolto dai grafici e dagli sviluppatori. Anche il sonoro non sarà da meno, con melodie incalzanti durante i combattimenti, ed altre più d’accmpagnamento durante le fasi esplorative. La longevità sarà garantita dalle molte missioni principali e non, da un’arena di combattimento, dal sistema di combo, dai tantissimi minigiochi presenti, e da un’atmosfera intrigante che difficilmente farà smettere di giocare.

In definitiva tutto sembra volgere al meglio per l’esordio sul suolo occidentale per la creatura di Sega, tuttavia qualche dubbio persiste per l’impatto che il gioco potrà avere sui gusti del pubblico nostrano. Non è un segreto infatti, che alcuni elementi di gioco potranno apparire un po’ troppo legati alla cultura e alla tradizione giapponese, ma siamo certi che superato questo piccolissimo scoglio, ci ritroveremo con un grandissimo gioco.

– Trama adulta

– Cut-scene memorabili

– Molta varietà

– Setting affascinante

Yakuza 3 conferma di avere un fascino indiscusso pari ad altri esponenti maggiormente “occidentalizzati”. Il setting della Tokio fittizia regge bene una trama adulta, sicuramente ricca di colpi di scena e narrata attraverso le magistrali cut-scene tipiche della serie. Il sistema di combattimento si arricchisce di alcune varianti interessanti, e dimostra la supremazia di Sega nel sapere creare animazioni realistiche e spettacolari. La varietà è assicurata, infine, sia da un numero enorme di missioni e sotto-missioni, sia dai tanti mini-giochi presenti. In definitiva possiamo affermare, senza troppi dubbi, che nonostante l’estenuante attesa, il gioco vale moltissimo e siamo sicuri riuscirà ad imporsi anche sul mercato occidentale.