Recensione

Yager

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a cura di Fabfab

Dopo una serie di ritardi, e tante promesse, ecco finalmente giungere questo atteso Yager sui nostri XBox; il titolo THQ si propone come uno sparatutto futuristico dove non ci sono esattamente lotte tra il bene e il male, ma scontri per il potere economico tra una ricca corporazione denominata Proteus Company e alcuni fantomatici pirati…… Noi giocatori, vestiamo i panni di Magnus Tide (complimenti ai genitori per il nome), un pilota freelance assunto dalla Proteus proprio per difendere i propri interessi dai loschi piani di conquista dei futuristici bucanieri: come potete notare la trama del gioco non è esattamente molto ispirata, ma ciò nonostante i programmatori della THQ sono riusciti ad articolare intorno al protagonista diversi personaggi e una buona varietà di missioni (tutte precedute da un minimo di cut scene in real time molto ben realizzate), dove gli eventi si svilupperanno passando da situazioni drammatiche a momenti più ironici.

Another one bits the dust Magnus, il nostro alter ego è alla guida di un avveniristico caccia chiamato Sagittarius. Questo mezzo (che potrete guidare con visuale interna o esterna a vostro piacimento) è in grado di solcare i cieli in due differenti modalità: l’assetto JET ci permette spostamenti lenti simili a quelli eseguibili da un elicottero: ne conseguono quindi un maggiore controllo del mezzo, che può facilmente ruotare di 360° su se stesso e avvicinarsi silenziosamente e con molta precisione ai bersagli. Il secondo modo di volo è quello HOVER che, com’è logico aspettarsi, consente dei movimenti molto più rapidi, rendendo però più difficile il controllo, ma consentendoci di essere anche dei bersagli più difficili per i nostri nemici; si può passare da una configurazione all’altra semplicemente premendo il piccolo Joystick destro del nostro controller. I diversi assetti di volo modificano in parte il sistema di controllo, che, inizialmente, può creare dei problemi per i meno avvezzi a questo tipo di giochi, ma con un pò di pratica risulta piuttosto maneggevole. Se la concezione del nostro velivolo è futuristica, meno avanti negli anni è il suo armamentario. Inizialmente si parte con una mitraglietta laser abbastanza ridicola, in grado di scaricare un tot di colpi a raffica che, una volta esauriti, vi lasciano solo due alternative: aspettare pochi istanti che il cannone sia di nuovo al massimo della potenza, o continuare a sparare con la frequenza di un colpo ogni 15 giorni…. Fortunatamente progredendo nel gioco il nostro mezzo viene rifornito di nuove armi più potenti e pericolose, come missili e altri tipi di laser, che in ogni caso vanno solo ad affiancare il cannone principale appena descritto. Le missioni nelle quali dobbiamo dimostrare il nostro valore, sono piuttosto varie, anche se è ovvio che il nostro compito è sempre e comunque quello di distruggere tutto quello che non è amico. Una cosa molto piacevole è la sensazione di libertà che in qualche modo il gioco riesce a trasmettere; Sebbene la riuscita delle operazioni dipenda logicamente da noi, i nemici (che possono vantare una discreta intelligenza artificiale), non si limitano a spararci addosso indiscriminatamente, ma danno priorità al loro obbiettivo, attaccando chi è realmente pericoloso (quindi anche un nostro compagno guidato dal computer), lasciandoci pure perdere in caso volessimo allontanarci dalla battaglia.

L’altra faccia del futuroIl mondo di Yager, è caratterizzato in maniera convincente con ambienti dettagliati e locazioni estremamente vaste; sorvolando i paesaggi del gioco vi capiterà facilmente di imbattervi in delfini che saltano fuori dall’oceano, barche che navigano indisturbate o dirigibili pubblicitari che deambulano tranquillamente tra le nuvole.La realizzazione tecnica si mantiene su livelli discreti, presentando una grafica abbastanza curata, che pecca più che altro sul fronte del frame rate, settato intorno ai 30 fotogrammi al secondo, che purtroppo a volte precipita con conseguente rallentamento generale quando lo schermo è sovraccarico di nemici ed esplosioni (realizzate magnificamente). Sempre parlando di grafica, non si può non menzionare l’acqua che ricopre una buona parte delle locazioni, svolgendo più che altro una funzione coreografica assolutamente gratuita; infatti si tratta della solita texure con effetti di riflessione e increspatura precalcolati, vista e rivista in mille giochi XBox, che fa comunque la sua bella figura, ma risulta dura come il cemento se provate ad avvicinarvi con il povero Sagittarius, che si schianterà rovinosamente all’impatto sulla sua superficie. A parte questi piccoli dettagli trascurabilissimi, le ambientazioni, come già detto sono grandi e ben realizzate, permettendo una discreta componente esplorativa. Decisamente belli sono i modelli dei mezzi meccanici del gioco, a partire dalla semplice barchetta, fino ad arrivare ai mezzi nemici, tutti molto curati e ben realizzati: il top resta, comunque, il nostro Sagittarius, davvero splendido e curato sotto ogni aspetto. Il design è bellissimo, e presenta una serie di dettagli davvero degni di nota, come le parti meccaniche in movimento durante il cambio d’assetto. Il comparto sonoro non fa gridare al miracolo, ma si comporta comunque in maniera sufficiente, con un accompagnamento musicale adatto alla situazione ed effetti sonori nella media (anche se poco convincenti alcuni casi). Magnus è doppiato bene, e dispone di una buona varietà di frasi adatte ad ogni occasione, comprese diverse citazioni musicali che contribuiscono a dare carattere al personaggio rendendolo, se possibile, ancora più antipatico di quanto già non sia guardandolo in faccia! In effetti, una delle pecche maggiori di Yager, è che i personaggi principali che ci vivono dentro, sono il solito stereotipo hollywoodiano: Magnus Tide è il classico figo che dimostra il suo valore partendo da niente, con il solito (stupido) sarcasmo da film americano, Gunther Van Berg, capo dei pirati, è il cattivo a tutti costi, con la faccia da idiota e il ghigno di disprezzo per qualsiasi cosa…. e gli altri antagonisti non sono da meno. La trama come già menzionato è piuttosto dozzinale, e inoltre risulta incomprensibile a molti non essendo il gioco localizzato in italiano: l’unico mezzo che il giocatore ha per comprendere lo sviluppo degli avvenimenti è stare molto attento ai dialoghi, in quanto non c’è nemmeno l’ombra di un sottotitolo (neanche in inglese), quindi sta a voi capire cosa si dicono i personaggi. Completamente assente anche qualunque forma di briefing prima della missione, cosa che compromette in maniera drastica la riuscita delle missioni che bisogna svolgere (anche in questo caso) affidandosi al proprio udito, intercettando gli ordini che ci vengono impartiti (sempre in lingua inglese) dal quartier generale. Fortunatamente il radar segnala sempre gli obiettivi primari in modo piuttosto evidente, quindi anche per i meno anglosassoni la riuscita delle missioni è solo una questione di pratica.

– Grafica degna di nota

– Interamente in inglese, senza sottotitoli

– Trama risaputa

7.5

Nonostante qualche piccola pecca, Yager può essere definito un prodotto molto interessante. Una maggior cura del gameplay ed una miglior caratterizzazione dei personaggi avrebbe senz’altro reso questo gioco impedibile per tutti i possessori di XBox (e non solo), ma purtroppo sono solo una realizzazione tecnica apprezzabile e una buona giocabilità a salvare questo gioco dalla mediocrità. Yager è uno sparatutto ben calibrato, con una buona dose di azione, esplorazione, e strategia nell’affrontare le missioni. La mancanza di carisma non lo farà diventare un classico, ma di certo non si può dire che sia un brutto gioco. Appena presa confidenza con i comandi sarete pronti ad attaccare i vostri nemici scegliendo il modo più congeniale alla situazione o al vostro carattere; vi capiterà di assaltare una nave nemica con attacchi rapidi e brevi o provando a prendere la situazione di petto concentrando il vostro fuoco su un bersaglio solo fino a quando non lo avrete abbattuto. In ogni caso per gli amanti degli sparatutto si tratta di un titolo discreto e ben realizzato, che mi sento di consigliare anche grazie alla elevata difficoltà del titolo che gli garantisce una longevità degna di nota.

Ringrazio Castigo per la collaborazione fornita nella stesura dell’articolo!

Voto Recensione di Yager - Recensione


7.5