Recensione

Xevious

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a cura di Mauro.Cat

Correva l’anno 1982 quando Namco stupì il mondo lanciando in sala giochi Xevious, uno dei primi e più famosi sparatutto a scorrimento verticale della storia. Il titolo era noto per il fatto di utilizzare la tecnica del “palette shifting” che permetteva di creare una certa sensazione di tridimensionalità utilizzando le varie tonalità di colore. Il titolo, considerato da molti uno dei migliori sparatutto del passato, fu convertito nel lontano 1986 su NES ed è da qualche tempo disponibile su Virtual Console al costo di 500 Wii Points.La versione per NES differisce leggermente dall’originale per quanto riguarda la qualità grafica e la velocità di gioco, ma queste imperfezioni non risultano significative.

Io guido un aircraft da combattimento!In questo sparatutto, che diverrà un riferimento negli anni a venire per molti altri titoli, il giocatore deve guidare una specie di astronave di nome Solvalou (denominazione assurda!). L’aircraft in volo deve respingere orde di nemici, che attaccano sia da terra che dall’aria, utilizzando i due tipi di armi a disposizione. I classici proiettili vengono utilizzati per gli scontri con mezzi volante, mentre le bombe colpiscono i bersagli a terra. L’astronave possiede una sorta di mirino, un quadrato su schermo, che sta ad indicare dove sarà sganciata la bomba. Il ritmo di gioco è piuttosto lento rispetto agli standard odierni e chi è cresciuto a panini ripieni di Ikaruga potrebbe storcere il naso in più di una occasione. I nemici sono piuttosto vari, ma anche piuttosto anonimi e ripetitivi. Ci sono delle postazioni terrestri che risultano piuttosto fastidiose ma che talvolta possono essere eliminate con un tocco preciso in stile domino. Esistono poi nemici volanti, delle specie di ufo e altre astronavi prive di grande personalità. Visti oggi tutti questi rivali volanti fanno sorridere ma all’epoca rappresentavano un vero cult per tutti coloro che si affacciavano per la prima volta verso il mondo videoludico.Xeviuos contiene anche i nemici più assurdi della storia degli sparatutto; in alcuni frangenti si fanno incontro a Solvalou delle specie di barre metalliche rotanti ed indistruttibili. Queste ultime, che vanno accuratamente evitate, sono un vero e proprio marchio di fabbrica della serie e sono state citate e copiate in altri videogiochi successivi.Se si sopravvive abbastanza a lungo si possono affrontare delle navi madri aliene che richiedono maggiore attenzione. In generale è infatti piuttosto facile morire (sob!) per via di un livello di difficoltà piuttosto alto e poco abbordabile per i giocatori meno esperti.

Deserto, bosco, base… deserto, bosco, base…Le ambientazioni di Xevious, per quanto straordinarie all’epoca dell’uscita, oggi risultano piatte e prive di originalità. Si passa da un prato ad una pianura, da un bosco (o è una collina?) ad un deserto senza una grande logica. Tutto è messo in sequenza e i fondali tendono a riciclarsi ed a somigliarsi tutti. Quando la nostra piccola navetta viene abbattuta l’avventura riparte dall’ultimo “punto di salvataggio”. Ci siamo documentati a lungo in merito ed è emerso che il sonoro di Xevious sia stato più volte ripreso, remixato e riadattato. Ignorando questa notizia, alla prima prova del gioco non siamo stati molto colpiti dalla colonna sonora. Tutta la parte musicale è apparsa angosciante nella sua ripetitività e potreste ritrovarvi ben presto ad abbassare il volume della televisione. Questo è ovviamente un gusto personale. Gli effetti sonori, per quanto superati, riescono a rendere l’idea voluta.La giocabilità risulta discretamente gradevole e il tutto è talmente lento e primitivo da fare tenerezza in alcune circostanze, ma se ci si impegna si trova un titolo virtualmente infinito che offre un ottimo grado di sfida. Lo scopo principale, e probabilmente unico, del gioco è fare un nuovo record di punti, per cui se amate questo genere di cose Xevious potrebbe fare al caso vostro.Questo titolo è già stato riproposto in alcune occasioni sulle console Nintendo e quindi potrebbe essere recuperato anche in altro modo senza per forza ricorrere ai Wii Points. Segnaliamo ad esempio una versione del gioco pubblicata per GBA nella linea NES Classici ed una versione nascosta all’interno di Star Fox Assault per Game Cube che si otteneva soddisfacendo particolari condizioni.Xevious è tutto qui in definitiva: si spara e si cerca di sopravvivere il più possibile. Dopo un po’ si perde e si ricomincia dall’inizio per battere il record precedente oppure ci si è già annoiati e si lascia perdere… a voi la scelta.

– Un pezzo di storia

– Si gioca sui propri record

– Livelli poco vari

– Titolo già riproposto in altre occasioni

– Ritmo blando

– Si sentono i venticinque anni

6.5

Non è facile dare un voto a Xevious. In effetti un valore numerico potrebbe scontentare tutti; l’importanza storica ed affettiva del gioco garantirebbe allo sparatutto di Namco un bel 9 sonante in pagella. Volendo valutare in maniera oggettiva il gioco, magari comparandolo con altri ottimi sparatutto pubblicati su Virtual Console, non si dovrebbe andare oltre un risicato 5. Il titolo è poco giocabile e misero anche paragonato al parco titoli NES già pubblicato su VC. Per queste ragioni abbiamo deciso di giudicare il titolo in questione attribuendogli un voto che rappresenta il giusto compromesso tra valore nostalgico e presente. Un possibile acquirente conoscendo il proprio stile di gioco dovrebbe decidere indipendentemente dal voto se scaricare o no questo importante pilastro nella storia (forse sarebbe il caso di dire della preistoria) dei videogiochi.

Voto Recensione di Xevious - Recensione


6.5