Anteprima

XCom: Enemy Unknown

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a cura di Pregianza

Los Angeles – Durante l’E3 di quest’anno gli amanti degli strategici sono rimasti quasi a bocca asciutta. Comprensibile se si considera che il genere è per sua natura piuttosto di nicchia, ed è capitato raramente negli ultimi anni che uno strategico riuscisse a catturare milioni di giocatori (tolto un certo titolo Blizzard il cui successo era praticamente certo ancor prima dell’uscita). Parliamo dopotutto di giochi che richiedono tempo e fatica per essere apprezzati appieno, partite a scacchi virtuali di complessità spesso elevatissima che solo pochi hanno il coraggio di affrontare fino in fondo. Alcune software house però non si sono date per vinte, e hanno deciso di seguire la dura strada della tattica virtuale fino in fondo. Tra questi team coraggiosi c’è senza dubbio Firaxis, che finora ha ampliamente vinto la scommessa grazie alla serie Civilization e al genio di Sid Meier. Il loro ultimo progetto tuttavia è quanto mai ambizioso: riportare in vita la strategia a turni con visuale isometrica. Trattandosi di una tipologia videoludica data per commercialmente morta dalla maggior parte dei distributori, era necessario un marchio noto e dal grande potenziale per riuscire nell’impresa, dunque Firaxis ha rimesso in campo la mitica serie X-Com. Enemy Unknown, questo il nome del nuovo capitolo, è un titolo senza compromessi, che se ne frega altamente del mare di proiettili e dell’azione sfrenata che dominano i videogiochi odierni, e che si rifà in tutto e per tutto ai predecessori. Ci piace. Siamo quindi andati nello stand di Take Two per dare un’occhiata a questo strategico duro e puro, ecco cosa abbiamo visto.

Tremate, tremate, i Chryssalids son tornatiFino a quel momento le demo di X-Com: Enemy Unknown visionate avevano riguardato le fasi iniziali del gioco, con qualche sprazzo di missioni midgame. Non era questo il caso durante la presentazione prevista per l’E3 che riguardava una delle missioni avanzate. Lo sviluppatore a cui erano affidati mouse e tastiera è partito al comando di un gruppo di soldati semplici praticamente spacciati. Il motivo? Chryssalids. Ai più questo nome non dirà nulla, ma chi ha giocato i capitoli passati della saga dovrebbe ricordarlo con terrore, trattasi infatti di terribili alieni in grado di uccidere rapidamente qualunque essere umano, e di trasformarlo in uno zombie. Già questo basterebbe a renderli temibili, ma in più da questi zombie spawnano altri Chryssalids (per evitare che accada è necessario incenerirli), cosa che permette a tutti gli effetti ad uno solo di loro di infettare un’intera squadra e creare una piccola armata. Come abbiamo detto prima, Enemy Unkown non vuole fare compromessi, e infatti i Chryssalids sono tornati praticamente immutati, e hanno sterminato l’intera squadra in pochissimi turni, accompagnati da un paio di unità meccaniche pesanti altrettanto difficili da eliminare e da altri nemici in grado di controllare la mente dei soldati. Davanti a una situazione del genere l’unico modo di sopravvivere è utilizzare una squadra altrettanto pericolosa, gli sviluppatori hanno dunque chiamato in campo un team avanzato, con tanto di personaggio identico a Sid Meier come caposquadra. L’arrivo di questi super soldati è servito a due cose: mostrare il tipo di azione che è possibile affrontare nelle fasi finali del gioco, e descrivere l’utilità del complesso sistema di sviluppo di ogni membro della squadra. Ci sono voluti pochi secondi perché i nuovi arrivati ribaltassero la situazione. Un cecchino ha eliminato due alieni nel giro di un turno, grazie a un perk che gli permetteva di sparare un colpo aggiuntivo dopo un’uccisione critica, un altro agente ha invece attivato l’invisibilità per prendere di sorpresa uno degli alieni psichici in modo da liberare un compagno dal suo controllo. Per dimostrare ulteriormente il gran numero di poteri avanzati disponibili, poi, gli sviluppatori hanno iniziato a usare Sid, dotato di tecnologia aliena e in grado di controllare a sua volta i nemici per un numero limitato di turni. Dopo aver eliminato l’ultimo alieno facendogli mangiare una granata (non è un modo di dire, è stato controllato e gli hanno fatto ingoiare una delle sue granate) la missione sembrava finita, invece la demo si è conclusa con l’arrivo di un gigantesco mech, pronto a sbranare i nostri eroi. L’opera di Firaxis ci ha sorpreso con il suo gameplay old style ma per nulla arretrato, e non ci ha deluso nemmeno tecnicamente, grazie al suo aspetto semplice ma funzionale, al remake notevole degli avversari extraterrestri e al gran stile dei team avanzati. L’uscita è prevista per il 9 ottobre, e noi saremo davanti ai negozi, pronti a brancare una copia da recensire.

– Strategia isometrica a turni, senza compromessi

– Complesso sviluppo della squadra e delle abilità del singolo

– Nemici vari e pericolosissimi, che dovrebbero garantire un livello di sfida elevato

– Puoi giocare con Sid Meier!

La dimostrazione di X-Com: Enemy Unknown ci ha lasciato l’acquolina in bocca, e ha ridato vita al nostro bimbo interiore ammazza alieni che alla tenera età di dieci anni sclerava davanti allo schermo tentando di aguzzare il suo tenero ingegno contro orde di nemici extraterrestri incacchiatissimi. Se c’è un gioco che può riportare la strategia isometrica a turni nelle case, forse è proprio questo. Forza Firaxis, noi ci crediamo