Recensione

X-Men: Destiny

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a cura di rspecial1

Lo studio canadese dei Silicon Knights è famoso nell’ambiente videoludico per la realizzazione di quel gioiello per Gamecube che è Eternal Darkness: Sanity’s Requiem ed il remake per la spigolosa console Nintendo del primo Metal Gear Solid. I fasti del 2002 però sembrano decisamente lontani e l’ultimo lavoro del team, Too Human, ha deluso tutti. Oggi sono i personaggi Marvel a dare al team la possibilità di rifarsi una buona reptazione nell’ambiente, e gli ultimi lavori su licenza di Activision come i vari Spiderman o l’ultimo Wolverine fanno sperare bene. Ebbene, sembra proprio che i cavalieri di silicone abbiano perso definitivamente la bussola o come direbbero i più maligni, su Gamecube erano sotto l’ala protettrice della Nintendo ed i risultati erano ben diversi. Ma andiamo con ordine e vediamo cosa ci riserva questa nuova avventura dedicata agli X-men.

Il destino di un mutanteX-Men: Destiny è ambientato in un mondo molto tetro, dove i mutanti devono vedersela contro un esercito ostile armato massicciamente; a tutto ciò si aggiunge il fatto che il Professor X è morto, lasciando campo alla solita lotta tra Confraternita ed X-Men. In questo scenario il giocatore non sarà chiamato ad impersonare uno dei celebri protagonisti dei fumetti Marvel ma un nuovo mutante, da scegliere tra i tre a disposizione all’inizio del gioco. Oltre alla selezione dell’aspetto del nostro eroe od eroina, dovremo decidere anche che tipo di mutazione possiede. La scelta da fare sarà tra poteri a base di energia, che permetteranno di emettere raggi energetici dalle mani, la materia oscura, che darà la possibilità di materializzare energia oscura in forma solida per alcuni istanti, ed infine il controllo della densità, che darà il controllo della densità del nostro corpo. La trama del gioco ci vedrà cosi immersi in una guerra nella quale saremo chiamati a dover decidere da che parte schierarci e nello stesso tempo fronteggiare la minaccia comune, tra colpi di scena ed un finale inaspettato. Inutile negare che la storia su cui si basa il gioco è la parte migliore di esso, ed infatti è scritta da Mike Carey, famoso scrittore della casa delle meraviglie. Sappiate solo che saranno molte le scelte che potrete fare nel gioco e tutte, in qualche modo, andranno a determinare il vostro destino. Sarà poi vostra la scelta tra il bene ed il male.

Un camaleonte come mutanteI programmatori di Silicon Knights hanno basato il gioco sull’evoluzione del personaggio e dei suoi poteri, il tutto attraverso delle sfere che verranno rilasciate dai nemici abbattuti e che ci permetteranno di acquistare potenziamenti migliori. A nostra disposizione ci saranno però non soltanto i potenziamenti delle nostre abilità da mutante ma anche i Geni-X. Sostanzialmente si tratterà di quattro slot nei quali inserire un costume, un attacco, un potere difensivo ed un potere di utilità, tutti appartenenti ad altri mutanti. La caratteristica principale del gioco è infatti quella di conferirci poteri X-Men o della Confraternita -a seconda delle scelte che faremo durante eventi chiave- cosi da avere un personaggio il più completo possibile e dando la possibilità di scegliere l’evoluzione del personaggio, viste le varie combinazioni consentite. Da non sottovalutare i costumi presenti nel gioco, nascosti nei vari livelli o regalatici come ricompensa per delle missioni completate, poiché abbinati ai giusti poteri, questi daranno molti bonus al nostro personaggio. Ad esempio, se indosseremo il costume di Wolverine ed abbineremmo tutti i suoi poteri e mosse al nostro alter ego… otterremo in sostanza una sorta di clone di Wolverine. Questo è il meccanismo originale che gli sviluppatori hanno ideato per cercare di dare quel pizzico di originalità al titolo che altrimenti sarebbe del tutto assente. Da notare che durante le partite i comandi sono ridotti all’osso, infatti oltre alla possibilità di attivare i Geni-X ed i poteri relativi, avremo un pulsante per saltare e due per l’attacco, non è presente neppure la presa, mentre la parata è decisamente ciò che userete di meno durante gli scontri. X-Men: Destiny è uno di quei titoli lineari, realizzato su binari ben precisi e con nessuna possibilità di modificare il vostro cammino, fino allo scontro con il grande boss finale.

Le tenebre sembrano davvero eterne…I Silicon Knights devono aver dimenticato come si programma un gioco, in quanto i problemi tecnici e di gameplay di questo X-Men: Destiny sono davvero tanti e vedere il logo dei ragazzi canadesi, dopo aver inserito il disco, non sembra essere rassicurante. Sebbene sia stata studiata in maniera molto minuziosa la personalizzazione del personaggio, dai poteri ai vari potenziamenti, è davvero triste vedere come per le fasi di gioco il tutto sia davvero inutile. Le caratteristiche iniziali saranno più che sufficienti a finire il gioco senza problemi e senza utilizzare nemmeno i Geni-X, se non fosse per i costumi che danno un certo tocco di classe a personaggi del tutto anonimi con vaghe somiglianze con i veri X-Men. Se a tutto questo aggiungiamo un IA davvero ridicola, con nemici che ci attaccano anche a gruppi numerosi, ma che per lo più ci guarderanno mentre saremo colpiti da uno o due di essi contemporaneamente dandoci il tempo di spazzarli via con i nostri poteri, scontri con enormi boss troppo simili tra loro, le basi per avere un gioco discreto sono già crollate. La ripetitività dell’azione e nessuna grande attrattiva nel cercare di migliorare più di tanto il nostro mutante lascerà in secondo piano persino la scelta della fazione alla quale appartenere o, come detto, i poteri da implementare e quelli da scartare. La mancanza di una modalità multiplayer poi non aiuta di certo il titolo, che una volta finito non avrà ragione di essere reinserito all’interno della console, è infatti superflua anche la selezione del personaggio all’inizio della storia: essere una ragazza od uno dei due maschi è assolutamente indifferente.

Se il buongiorno si vede al tramontoUna delle scelte effettuate dai programmatori canadesi è quella di realizzare ogni sequenza d’intermezzo attraverso il motore grafico del gioco, giusto per far vedere meglio e nel dettaglio la pochezza della realizzazione tecnica di questo prodotto. Se i personaggi principali sono ben definiti e dettagliati, con delle buone animazioni, è tutto il resto che non convince. Le texture sono di bassa qualità, applicate a paesaggi davvero miseri e poco ispirati, con nessun elemento interattivo e con la sensazione di essere di fronte ad no dei primi titoli per Xbox 360 e Playstation 3. I nemici sono tutti uguali, ma potrebbe anche passare come fattore titpico in un picchia duro a scorrimento, peccato che siano animati male e con pochissimi dettagli. Si salvano soltanto i boss, davvero enormi e che stupiscono per bellezza come la Sentinella, mentre altri, compreso quello finale (che non vi anticipiamo, ma non è Magneto) sono troppo simili tra di loro. La grafica termina di farci del male agli occhi con degli effetti luce ed esplosioni la cui bruttezza visiva e pessima realizzazione non vedevamo dai tempi di un altro tie-n Marvel, Thor. Non ci resta che il sonoro che, se non fosse per le musiche anonime, si salverebbe anche visto gli effetti audio ben campionati ed in generale che danno l’idea delle grandi esplosioni che possiamo intravedere durante il gioco. Il parlato è invece molto anonimo ed i doppiatori non riescono a infondere grande personalità ai personaggi. Il gioco è completamente in inglese, non ci sono neppure i sottotitoli in italiano, infatti oltre al manuale di gioco ed alla copertina la nostra madrelingua non sarà presente da nessun’altra parte.

– Storia

– Sistema dei Geni-X inutile

– Noioso e ripetitivo

– Localizzazione assente anche per i sottotitoli

– Motore grafico obsoleto

4.8

I Silicon Knights hanno davvero perso lo smalto di un tempo: non ci saremmo mai attesi da questo team di sviluppo un titolo di cosi bassa qualità. X-Men: Destiny ha delle evidenti carenze a livello tecnico, che purtroppo non sono superate da un gameplay che non concretizza le buone idee di base. Ci troveremo ad impersonare un mutante anonimo per un’avventura curata nella storia, ma poco divertente ed alla lunga noiosa e ripetitiva da giocare. L’assenza inoltre di una localizzazione anche dei soli sottotitoli priva anche della trama chi non conosce l’inglese, facendo di questo gioco uno dei peggiori usciti ispirati ad uno degli eroi Marvel. Visto il prezzo e ciò che offre sconsigliamo l’acquisto anche ai fan più sfegatati degli uomini X, meglio non restare delusi ed attendere invece l’Uomo Ragno per andare sul sicuro.

Voto Recensione di X-Men: Destiny - Recensione


4.8