Anteprima

World of Warplanes

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a cura di Pregianza

Colonia – Wargaming.net è una software house europea specializzata nello sviluppo di strategici, che può vantare alcuni ottimi titoli tra le sue creature. Non molti anni fa, la casa decise di buttarsi nel mondo dei freeware: un mercato estremamente popoloso, ma da sempre alquanto lucrativo. Il risultato di questa scelta fu World Of Tanks, un brillante mix tra un action game a squadre e uno strategico, che mette i giocatori al comando di lenti ma possenti cingolati. In poco tempo il gioco si guadagnò un seguito enorme, il favore della critica, ed un numero smodato di premi, tutto grazie al suo gameplay semplice, ma estremamente tattico e al suo profondissimo sistema di modifiche e potenziamento dei vari corazzati utilizzabili. Visto il successo ottenuto, i ragazzi di Wargaming.net hanno giustamente deciso di continuare sulla strada dei giochi gratuiti. Questa volta però hanno deciso di ampliare le loro vedute, e di passare dalla terra al cielo. Hanno quindi intrapreso lo sviluppo di World of Warplanes, un videogame dalla formula simile a quella del loro freeware più famoso, ma che vede sfidarsi aerei da combattimento invece che carri armati. Al Gamescom abbiamo visto il gioco in azione. Si trattava di una versione pre alpha ancora molto limitata, tuttavia quello che non siamo riusciti a vedere ci siamo impegnati a chiedere, e le risposte sono state tante ed esaurienti. Ecco cosa ci aspetta in questi cieli virtuali.

Le previsioni danno cielo nuvoloso e proiettili a catinelleSe vi aspettate jet supersonici e caccia stealth da World of Warplanes rimarrete delusi. Il gioco è ambientato nel decennio 1930 – 40 e tutti gli aerei disponibili saranno pezzi d’antiquariato ad elica. Questo però non significa che non ci sarà varietà nella scelta dei mezzi. Potrete infatti decidere se utilizzare velivoli leggeri, pesanti o da bombardamento, divisi in modelli di tre diverse nazionalità: tedeschi, russi o americani.  Le battaglie nella demo mostrata comprendevano un massimo di 15 giocatori per squadra, ma sembra che gli sviluppatori vogliano aumentare questo numero prima della versione finale. Anche le mappe sono cresciute rispetto a World Of Tanks, principalmente per risultare adeguate alla velocità dei mezzi aerei – nettamente superiore al lento incedere dei cingolati. L’aereo si guida con estrema facilità, tanto da permettere diversi sistemi di controllo: il joypad, un misto di tastiera e mouse, o il solo mouse. Quest’ultimo che utilizzava movimenti fluidi e graduali per gli spostamenti, ma non consentiva di effettuare rotazioni. Ci è sembrato piuttosto intuitivo anche se leggermente meno preciso rispetto alle altre opzioni. Gli sviluppatori ci tengono a precisare che il gioco non sarà simulativo, ma nemmeno completamente action. Esattamente come nel predecessore, il gameplay enfatizzerà molto la tattica e premierà principalmente l’abilità dei giocatori. A questo punto molti di voi probabilmente si staranno domandando come questo sarà possibile, visto che in World Of Tanks si utilizzavano edifici e Rocce per nascondersi ed ottenere vantaggi strategici. Sappiate che mosse di questo tipo non mancheranno da World of Warplanes, semplicemente al posto di rocce e casolari dovrete utilizzare nuvole, montagne e grattacieli (si, ci sono state confermate mappe cittadine), o sfruttare il sole per accecare gli avversari. Dovrete anche tenere d’occhio la temperatura del motore, poiché mantenendo troppo a lungo velocità elevate rischia di fondersi. Ad una prima occhiata pare un sistema molto ben concepito, accessibile a tutti, ma contemporaneamente stratificato e pensato in particolare per coloro che desiderano dedicarsi anima e corpo al gioco (l’utenza di World Of Tanks è tutt’altro che casual dopotutto, e non avrebbe perdonato ai programmatori un titolo facilotto e scarsamente profondo). Nello stand ci è stata descritta anche l’opzione di atterraggio a fine partita, non ancora introdotta, ma indubbiamente curiosa: ogni scontro inizierà con tutti i piloti già in volo, ma a battaglia conclusa si potrà scegliere se atterrare o uscire. Un atterraggio riuscito garantirà punti esperienza bonus, fallire alzerà invece i costi di riparazione dell’aereo. Carina come aggiunta. L’unica modalità presente a Colonia era il classico deathmatch, ma ce ne saranno altre, ed alcune comprenderanno cannoni antiaerei controllati dall’intelligenza artificiale.
Pimp my PlaneCome avrete capito World of Warplanes ha molto in comune con il suo predecessore. Tra le caratteristiche condivise ci sono ovviamente le innumerevoli possibilità di potenziamento dei propri mezzi, che questa volta saranno ancor più numerose, e spazieranno da miglioramenti ai mitragliatori d’ordinanza e alla corazza, fino a missili e bombe dai più svariati effetti. Il legame tra i due giochi tuttavia è più stretto di quanto appare. Sarà difatti possibile trasferire dati ed oro da World Of Tanks a World of Warplanes e viceversa. Mossa furba per rendere la traslazione dell’utenza da un gioco all’altro il più indolore possibile. L’ultimo fattore che abbiamo analizzato è stato il motore grafico, rimasto invariato, ma con alcuni miglioramenti visibili qua e là. Non dovreste dunque aver problemi a far funzionare il gioco egregiamente anche con un computer non all’avanguardia.

– Sistema di modifica e compravendita dei mezzi profondo e complesso

– Gameplay accessibile ma fortemente tattico

– Previsti moltissimi aerei

– Gratuito

World of Tanks è da molti considerato uno dei migliori freeware in circolazione. A noi indubbiamente è piaciuto, e questo World of Warplanes ha tutte le carte in regola per migliorare tutti gli elementi che hanno reso l’originale una hit a livello mondiale. Siamo davvero curiosi di solcare i cieli di Wargaming.net. Nel frattempo, tanto vale tirar su qualche soldo con il predecessore, non vorremmo farci trovare impreparati al momento dell’uscita.