Recensione

World Sports Competition

Avatar

a cura di Mauro.Cat

OlimpiaOgni quattro anni nei mesi estivi ci riscopriamo tutti sportivi da poltrona. Improvvisamente cominciamo a mostrare interesse verso tutte quelle discipline solitamente lasciate in secondo piano a causa del dominio del calcio unico re degli sport nazionali. Riscopriamo discipline impegnative ed interessanti che avevamo trascurato ed anche paesi meno noti sparsi come puntini per i continenti che però sono lì a dire la loro ed a partecipare con dignità ed impegno. Questa squisita valanga olimpica, che non poteva evitare di travolgerci anche durante la rassegna cinese, è solitamente accompagnata da una comparsa di titoli sportivi multievento più o meno validi (ufficiali e non) che cercano di riproporre un genere fin troppo abusato qualche anno fa.Questa tipologia di gioco nacque nel 1983 con lo straordinario arcade Track & Field di Konami. Le file chilometriche per fare una partita e le leggende metropolitane riguardanti sensazionali record compiuti da misteriosi sconosciuti di passaggio contribuivano ad accrescere l’interesse intorno al gioco.I meno giovani ricorderanno la versione originale basata sulla pressione dei tasti (ne esisteva anche una con lo stick) che permetteva grazie all’uso di un accendino posto orizzontalmente e sfregato sul tasto del movimento di poter correre più velocemente… bei tempi!

Barcellona 1992World Sports Competition, scaricabile su Virtual Console al costo di 600 Wii Points, è stato sviluppato su Pc Engine in occasione della vecchia edizione dei Giochi Olimpici di Barcellona e riprende il concetto del titolo Konami.WSC prodotto da Hudson propone una buona varietà di discipline sportive suddivise in sei categorie differenti. Ho notato alcune evidenti analogie, soprattutto legate agli effetti sonori, col discreto Track & Field II per NES pubblicato in Europa nel 1989 sotto etichetta Konami.Le categorie suddivise in atletica, “corsa” e “salti e lanci” , canottaggio, nuoto, tiro e arco comprendono ben diciotto discipline che nella meccanica di gioco talvolta sono molto simili. Le basi del gioco, se si escludono le discipline nelle quali si devono colpire dei bersagli, sono legate alla forsennata pressione di tasti ed ad una determinata azione da svolgere in un momento preciso. Nel salto in lungo ad esempio dovrete far correre il vostro atleta ed alla fine, prima della linea bianca, premere il tasto del salto in modo da far crescere la gradazione del balzo del nostro atleta. Una gradazione esagerata provocherà salti molto alti ma molto corti, e perciò assai poco utili.In generale si può osservare una assoluta mancanza di chiarezza nella spiegazione delle regole delle varie discipline. Spesso si sente la mancanza di un vero tutorial che possa farci comprendere come agire al meglio.

Allenamento è faticaLa fase di training risulta in effetti utile per capire le varie tipologie di sport presenti e per prendere confidenza con i molti faticosi impegni che ci attendono.L’opzione di gioco vero e proprio, cadenzata da un’odiosa annunciatrice che alla fine del giorno celebra i nostri insuccessi, presenta un limite strutturale piuttosto pronunciato.Gli eventi richiedono agli atleti, cioè a noi, una grande precisione ed in molte occasioni finiremo col non centrare il punteggio minimo per qualificarci. Inoltre, fallendo una prova si perde miseramente la partita. Un sistema di password giunge a parziale soccorso, ma forse alcune discipline avrebbero dovuto essere più abbordabili.Esiste inoltre una opzione che permette di modificare il metodo di comando degli atleti, in modo da usare una sorta di tasto automatico, che alla lunga si rivela imprecisa. Il telecomando Wii, tra l’altro, non sempre rappresenta il meglio a causa delle ridotte dimensioni dei tasti 1 e 2.World Sports Competition tecnicamente si difende in maniera egregia. Gli effetti sonori sono convincenti e la grafica, per quanto spartana, svolge in maniera eccellente il proprio compito.La giocabilità si risolleva in compagnia di un amico e la longevità è legata alla vostra voglia di provare e riprovare la stessa maledetta disciplina che non vi lascia scampo.In definitiva WSC è un discreto simulatore di Olimpiadi che, in relazione all’età, si comporta ancora discretamente. Certamente i titoli moderni offrono qualcosa di più, ma se cercate qualcosa di economico ma discreto potreste fare un pensierino a questo simulatore sportivo che vi farà affaticare… le dita.

– Diciotto discipline…

– Tutto sommato divertente

– …ma alcune si somigliano

– Livello di difficoltà elevato

– Difficoltoso uso del telecomando

6.2

Gli amanti delle collezioni di sport potrebbero trovare in questo vecchio clone di Track & Field un simpatico diversivo. Il titolo, per quanto molto impegnativo e poco originale, risulta discretamente curato. Un buon numero di discipline ed una struttura tecnica discreta potranno accontentare gli amanti del genere che preferiscono puntare su un titolo economico piuttosto che sulle ultime uscite. Il difetto maggiore è legato al difficile utilizzo del telecomando Wii che, a causa delle dimensioni ridotte dei tasti, richiede una lunga fase di adattamento. Ottimo se giocato in compagnia alla ricerca di record mondiali.

Voto Recensione di World Sports Competition - Recensione


6.2