Recensione

World Series of Poker: Tournament of Champions 2007

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a cura di Star Platinum

Alternando produzioni originali ad altre decisamente poco ispirate, la ludoteca del Wii si sta sempre più spingendo verso innumerevoli direzioni, che al di là di aspetti puramente commerciali, riescono nell’intento di coinvolgere tutti coloro che non hanno mai avuto particolare interesse o passione per i videogames, grazie a titoli dall’approccio elementare o, come nel caso in questione, ispirati a prodotti che difficilmente potrebbero avere successo al di fuori dei confini di un preciso mercato.

Il fascino del gioco d’azzardoCome accennato in precedenza, questo World Series of Poker: Tournament of Champions 2007 Edition rientra a pieno merito tra la schiera di videogames di cui a volte ci si domanda il motivo per cui esistono, soprattutto quando vanno a presentare delle discipline o particolari attività assolutamente poco adatta per una trasposizione elettronica. Per dovere di cronaca dobbiamo precisare subito che non abbiamo una grande passione per i giochi d’azzardo, ma questo in particolare ha comunque un suo fascino derivante anche da una forte convenzione sociale radicata ormai da tempo immemore. Il poker consiste infatti, per quei pochi che non l’avessero mai sentito nominare, di un gioco di carte che fondamentalmente deve il suo successo a fattori estranei alla pura abilità, quali ad esempio la psicologia e la fortuna, senza contare una buona dose di probabilità di cui spesso non si tiene conto. Durante le partite però, è altrettanto importante cercare di attuare una certa strategia in grado di ridurre al minimo i rischi di perdere il proprio “patrimonio” e al tempo stesso rendere sempre più alte le proprie vincite. Per far ciò è quindi fondamentale riuscire a mascherare le proprie azioni, utilizzando ciò che comunemente è definito come bluffare. Non lasciatevi ingannare dalla nostra breve descrizione, in realtà il tutto nella pratica si rivela molto più complesso di quanto previsto. Ispirandosi ad un popolare –almeno negli USA, qui da noi non dovrebbe aver riscosso molto successo visto l’orario in cui lo trasmettevano- programma televisivo che vede puntualmente confrontarsi alcuni dei migliori giocatori del mondo, nonostante non siano richieste particolari capacità, anche in questa versione videoludica vincere si rivela un’impresa complessa in quanto il livello di sfida è molto elevato, forse anche troppo.

Un torneo per pochiAvviando il gioco per la prima volta, vi ritroverete subito nell’affascinante atmosfera del famoso Tournament of Champions, appuntamento immancabile per i grandi giocatori di poker e che da diversi anni ha sede nel prestigioso Rio Resort di Las Vegas, mica al circolo del bar sotto casa… Essendo un avvenimento molto esclusivo, cui è possibile partecipare solo attraverso un invito, il vostro alter ego virtuale impersona proprio uno dei concorrenti e il vostro scopo ultimo sarà unicamente quello di vincere sbaragliando gli altri professionisti presenti. Il numero dei loschi figuri che incontrerete è indubbiamente abbastanza elevato da garantire una certa sfida, soprattutto se non riuscirete a districarvi agevolmente tra le mille insidie che le carte propongono spesso e volentieri, con il rischio di restare ben presto senza un centesimo e dover quindi abbandonare il tavolo da gioco. Come accennato, non avrete a che fare con semplici appassionati, ma con veri e propri maestri che hanno fatto del poker quasi una professione, quali l’enigmatica Jennifer Tilly e l’ultimo detentore del titolo di campione, Joseph Hachem. Per tutti coloro che non seguono questo mondo in realtà questi nomi diranno ben poco, ma alla fine ciò che conta è vincere, a prescindere da colui e colei che dovrete ripulire. Dopo aver assistito alla breve introduzione filmata potrete finalmente prendere parte alla modalità Carriera, unico vero motivo d’interesse nel gioco. Tenendo conto che molte persone potrebbero non conoscere in modo sufficientemente adeguato il poker, durante le prime fasi è possibile chiedere preziosi consigli circa le soluzioni più opportune da adottare nel corso della partita, per cui il consiglio è quello di apprendere il più velocemente possibile le migliori strategie e pianificare di conseguenza una propria condotta di gioco, sperando che si riveli efficace anche contro avversari di un certo spessore. Attraverso una lunga serie di sfide con in palio “piatti” di diverso valore, dovrete riuscire a classificarvi nelle prime posizioni se volete avere qualche speranza di andare avanti. Nel corso delle competizioni visiterete inoltre differenti luoghi e sarete ricompensati in denaro in base ai risultati che progressivamente riuscirete a conquistarvi con l’esperienza. Il sistema di controllo, inutile sottolinearlo, è uno dei più elementari mai visti su Wii e richiede semplicemente di selezionare le carte e decidere quanto puntare. Un po’ poco per il Wii, ma da un gameplay così elementare non si può certo pretendere molto. La realizzazione tecnica merita solo poco spazio in quanto, a causa della particolare tipologia proposta, gli elementi interattivi o utili allo svolgersi delle azioni risultano davvero pochi. La visuale proposta è funzionale e sufficientemente ampia, così come i filmati presenti appaiono tutto sommato decenti e finalizzati a rappresentare l’esito delle partite, anche se nel complesso gli elementi implementati rasentano quasi la mediocrità per scarsità di dettaglio, texture e palette grafica. Stesso discorso per il sonoro, praticamente inesistente e inutilizzato.Trattandosi di un prodotto molto particolare, sia la giocabilità che la longevità sono due fattori fortemente influenzati dalla vostra passione per il poker. Potrebbe piacervi e durare discretamente oppure annoiarvi dopo pochi minuti e considerando che le cose da fare sono davvero limitate, oltre ad un fattore rigiocabilità inconsistente, il giudizio finale non può che essere negativo.

– Divertente per gli appassionati…

– Inutile per tutti gli altri

– Tecnicamente insufficiente

– Gameplay semplicistico

5.0

World Series of Poker: Tournament of Champions 2007 Edition è un prodotto troppo fuori dagli schemi per risultare coinvolgente. Il gameplay è lineare e ridotto ai minimi termini, aggravato da un livello di difficoltà che passa dall’insulso al frustrante nel giro di pochi minuti. Solo i veri appassionati di poker potrebbero prenderlo seriamente in considerazione, ma ci domandiamo perchè dovrebbero farlo visto che il bello di questo giocoè proprio il confronto con avversari umani e non digitalizzati. A voi la scelta.

Voto Recensione di World Series of Poker: Tournament of Champions 2007 - Recensione


5