Recensione

World Rally Championship 4

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a cura di Fabfab

Si rinnova anche quest’anno la sfida tra WRC e Colin che dal lancio di PS2 ha infiammato gli scaffali: dopo il passo falso del terzo episodio, il titolo Codemaster è riuscito a riprendersi innovando poco, ma inserendosi nel solco di un gameplay ormai collaudato ed apprezzato dagli acquirenti. Da parte sua il titolo SCEE ha seguito ogni anno la strada della sperimentazione, con risultati piuttosto alterni ma sempre abbastanza convincenti. La conseguenza è che da tempo i due prodotti si dividono più o meno equamente il mercato, ed anche quest’anno la sfida pare destinata a terminare con un pareggio…

World Rally ChampionshipRispetto al WRC3 della passata stagione, bisogna subito segnalare un’importante novità del titolo Sony, che corregge quello che sostanzialmente appariva come il principale difetto del titolo precedente: le auto decisamente troppo leggere, al punto che bastava un minimo contatto per farle scivolare via, manco si corresse sul ghiaccio. Quest’anno le vetture sono state appesantite e dotate di una “massa virtuale” e di una maggiore credibilità per quanto concerne la risposta delle vetture a quello che accade in pista: sarà quindi possibile adottare uno stile di guida più realistico, in quanto le auto dimostrano una maggiore stabilità e tenuta (differente a seconda del modello e del tipo di trazione) e le curve vanno realisticamente affrontate dosando correttamente acceleratore e freno, e non necessariamente quello a mano. In generale, dunque, il sistema di guida ha usufruito di una maggiore cura che lo rende un accettabile compromesso tra simulazione e arcade: ogni vettura risponde in modo differente dalle altre ed occorre sempre tenere ben presente le caratteristiche della superficie su cui ci si trova a correre.Ora che l’ago della bilancia torna dunque a pendere sul lato della simulazione (in senso molto lato, l’unica vera simulazione rimane “Richard Burns Rally”), acquista ulteriore valenza un altro punto di forza di WRC4, vale a dire il possesso dei diritti ufficiali del mondiale WRC e (da quest’anno) Super 1600 e del gruppo N4: solo col titolo Sony potrete mettervi alla guida degli ultimi modelli dei team Citroen, Ford, Subaru, Skoda, Mitsubishi, Peugeot, ma anche Fiat, Suzuki e Renault, tutti con la livrea aggiornata ed i piloti ufficiali (Carlos Sainz e Marcus Gronholm tra gli altri) ed affrontare tutti i percorsi del mondiale (debitamente accorciati, s’intende) compreso i nuovi Rally del Messico, del Giappone e di Sardegna.

Motori fuori pistaForse grazie al fatto di disporre delle piste ufficiali, forse semplicemente per merito della bravura dei programmatori, anche quest’anno WRC vince nettamente la sfida del track design, offrendo al giocatore alcuni dei tracciati più belli ed impegnativi mai visti in un gioco di rally: salite, discese, tornanti, curve a u, fiumiciattoli, alberi, centri abitati e crocicchi di spettatori, tutto si alterna ad incredibile velocità, rendendo l’esperienza di guida davvero unica. Variano gli ambienti, il terreno e pure le condizioni atmosferiche (sole, pioggia, nebbia o neve), ma l’ottimo motore grafico gestisce il tutto senza problemi (a parte qualche ininfluente problema di pop-up), offrendoci anche una linea di campo nettamente migliore della concorrenza. Oltre alle vetture, anche i piloti hanno subito un’attenta opera di digitalizzazione (anche se non li vedremo mai al di fuori del loro abitacolo) ed è divertente assistere alle loro scenette alla partenza ed all’arrivo di ogni tappa.Ogni auto è stata fedelmente riprodotta (al punto che esiste persino la possibilità di smontare la carrozzeria per ammirare le parti meccaniche) e prima di ogni gara si possono effettuare i settaggi più adatti al nostro stile di guida, anche se, ad onor del vero, ho faticato a notare reali benefici in gara pur cambiando le impostazioni.E’ stato rivisto anche il sistema di danneggiamento ma il risultato non convince del tutto: a seconda degli urti gli specchietti volano, i parabrezza si staccano, i vetri vanno in pezzi, le fiancate si incurvano e il motore perde colpi, ma a volte la corrispondenza tra gravità dell’incidente e danni alla vettura appare sballato, essendoci capitato più volte di registrare i danni maggiori in occasione di collisioni meno gravi. Come dire, può risultare maggiormente fatale il contatto con il guard-rail che la caduta da un precipizio!Le modalità di gioco a disposizione non offrono nulla più delle solite Carriera (strutturata in una serie di prove da superare per poter avanzare), Rally, Time Attack e Gara Veloce, ma si registra l’inclusione di una ghiotta modalità on-line in cui fino a 16 giocatori potranno sfidarsi contemporaneamente sul tracciato prescelto: la particolarità risiede nel fatto che le altre auto non saranno presenti “fisicamente”, ma ogni giocatore vedrà quelle degli avversari come ghost car, trasparenti ed intangibili, ma ottime per dare un’idea dell’andamento della competizione.

– Ottimo comparto tecnico

– Sistema di guida migliorato

– Modalità on-line

– Ancora tendente all’arcade

8.5

Questo WRC4 porta innanzitutto in dote il superamento del maggior rilevo mosso al capitolo precedenze, vale a dire la leggerezza e “scivolosità” delle vetture: in questo modo la guidabilità torna sapientemente in bilico tra arcade e simulazione, in grado di soddisfare gli esponenti di entrambe le tendenze. Se a questo aggiungiamo i diritti ufficiali del campionato di rally, un comparto tecnico rimarchevole ed una longevità invidiabile (grazie anche all’introduzione dell’on-line), è facile capire come il titolo SCEE mai come quest’anno si sia avvicinato alle soglie dell’eccellenza…

Voto Recensione di World Rally Championship 4 - Recensione


8.5