Recensione

World Rally Championship 3

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a cura di Fabfab

Finora la saga di WRC si è rivelata essere l’irraggiungibile regina delle simulazioni rallystiche su PS2, grazie anche alla mancanza di concorrenti veramente all’altezza, penso al poco soddisfacente “V-Rally 3” o al deludente “Colin MCRae 3”.Quest’anno, però, la serie di Codemasters sembra essere finalmente riuscita a tornare ai livelli di quando dominava il genere su Playstation e quindi la sfida col nuovo rally di Sony si preannuncia rovente…

Licenza ufficialeIl primo punto a favore di questo WRC 3 è rappresentato dalla licenza ufficiale FIA-WRC che gli permette di proporre i piloti, i team e le auto – con relative livree – aggiornati alla stagione in corso: gli sviluppatori degli Evolution Studios hanno pensato bene di sfruttare al massimo tali licenze lavorando con particolare attenzione su alcuni elementi di contorno della gara stessa. Al momento della scelta della scuderia e del pilota da impersonare potrete leggere tutte le informazioni e le statistiche possibili che li riguardano, prima di ogni tappa, infatti, potrete godervi degli approfondimenti riguardanti la nazioni in cui si svolgono, la località della competizione e la storia del rally in questione, durante i reply delle gare potrete attivare la telemetria della vostra vettura.Sono disponibili tutte le auto ufficiali (Peugeot 206, Subaru Impreza, Ford Focus, Mitsubishi Lancer Evolution, Citroen Xsara, Hyundai Accent e Skoda Fabia) più alcune vetture speciali, vale a dire le Extreme – le stesse auto già presenti ma interamente modificate e potenziate apposta per il gioco dai progettisti ufficiali delle principali case automobilistiche – e le Concept ufficiali, che permettono di dare un’occhiata al futuro immediato dei rally! Alla loro guida potremo impersonare uno dei 17 piloti ufficiali inclusi nel gioco tra cui Makkinen, Burns, Panizzi, Loeb, Sainz…

Stringi a destra, travolgi paletto…Visivamente parlando il gioco presenta un motore grafico interamente riprogettato, nonostante l’ottimo lavoro già svolto dal predecessore, e i risultati si vedono: la guida è fluida e senza incertezze, i paesaggi e le piste estremamente dettagliate, ricche di particolari e, soprattutto, in grado di garantire una linea d’orizzonte ampia a sufficienza per non trovarci mai a situazioni (curve, ostacoli…) improvvise e non avvistabili. D’altronde tutta questa visibilità si paga dalla presenza di un pesante effetto di pop-up che fa apparire solo all’ultimo istante buona parte degli elementi di contorno del tracciato: le textures del paesaggio, molto definite per il tracciato, tendono a perdere di qualità man mano che ci si allontana dalla strada, presentano i soliti alberi a due dimensioni e le sagome statiche del pubblico. Pessima la realizzazione dei corsi d’acqua che paiono immobili strade ghiacciate piuttosto che a fluenti ruscelli.I tracciati appaiono spettacolari ed incredibilmente curati, pieni di saliscendi, guadi, rettilinei, curve, bivi ed incroci, si passa attraverso paesini, stretti ponti, passaggi a livello e quant’altro ed i consigli del navigatore (che, detto per inciso, è il rallysta Renato Travaglia) sono indispensabili per evitare clamorosi errori di direzione…Rimarchevole la ricostruzione poligonale delle varie vetture, mentre la corsa sarà arricchita da effetti particellari che riproducono il fango, la neve, l’acqua o la polvere che si solleva al nostro passaggio ed insozza la vettura.Le visuali disponibili sono parecchie e variano da quella da dietro (di cui è possibile variare l’angolo di osservazione) a quella interna (che però riguarda solo il cristallo anteriore e non ricomprenda volante e cruscotto), a quella a livello del cofano; come nei precedenti capitoli, e a differenza che nel rivale diretto “Colin McRae 4”, c’è molta più interazione con gli elementi dello sfondo e se un frontale contro un albero ci farà inevitabilmente perdere secondi preziosi, una sbandata che coinvolga piccoli paletti, tabelloni pubblicitari o nastri di delimitazione non arresterà il nostro veicolo che, più realisticamente, li travolgerà e scaglierà lontano senza pietà!Ad ogni urto corrisponde relativo, coerente danneggiamento della nostra vettura, anche se, vista l’impostazione arcade del titolo, i danni, anche se gravi, inficeranno solo in parte l’esperienza di guida; a seconda, inoltre, del tipo di terreno percorso, infine, le macchine si sporcheranno di conseguenza.Va rilevata comunque la presenza di qualche problema nel sistema di rilevamento delle collisioni: quando travolgete i nastri di delimitazione a bordo pista, ad esempio, non li sradicherete via come dovrebbe essere ma ci passere letteralmente attraverso. Può inoltre capitare che una sfortunata uscita di strada ci incastri irrimediabilmente e, talvolta inspiegabilmente e ci costringa ad una situazione di immobilità superabile unicamente mettendo in pausa e selezionando manualmente l’opzione per tornare in pista; inqualificabili, infine, anche gli impatti contro grossi ammassi rocciosi o dossi posizionati a bordo pista, contro i quali la nostra auto tenderà ad arrampicarsi piuttosto che infrangersi, come invece dovrebbe.Per quanto riguarda il comparto audio, da rimarcare la differenziazione rumore di ogni veicolo ed una colonna sonora oscillante tra il techno ed il rock, con brani orecchiabili e mai fastidiosi…Ottimo, come d’altronde Sony ci ha da tempo abituati, la localizzazione in italiano, a partire dalla voce del navigatore (con pregevoli tocchi di classe come il fatto che il tipo si sinceri delle nostre condizioni dopo ogni serio impatto) per finire con tutti i vari menù di gioco e scritti informativi.

Dove guido oggi?Le modalità a disposizione del giocatore sono le solite, campionato, corsa singola o contro il tempo.In modalità Campionato possiamo scegliere tra ben tre livelli di difficoltà, dal più facile (ma essenziale per impratichirsi con un metodo di guida un pò “scivoloso”) all’impossibile (l’Extreme, in cui a bordo di bolidi fuori categoria percorrerete i tracciati – o forse dovrei dire i fuori pista – a velocità improponibili…): col livello di difficoltà varia anche il numero di prove di affrontare (ricordo che si corre in 14 località differenti suddivise in 126 livelli!), la potenza delle nostre vetture aumenta ed i danni si fanno più rilevanti. Se infatti, a livello Principiante, i danni incidono ben poco sulla guida e vengono automaticamente ed interamente riparati tra tappa e tappa, la stessa cosa non avviene nei livelli superiori ed un grave incidente potrebbe pesare ben oltre la tappa in cui si è verificato.Le altre modalità comprendono il Rally Singolo, la Prova a Tempo (o contro una ghost car), la Gara Veloce (si affronta una singola tappa, località e veicolo vengono decisi casualmente dalla cpu) ed il Tracciato di Prova, in cui testare il proprio bolide in una struttura appositamente deputata.Il sistema di guida rimane un ibrido a metà strada tra arcade e simulazione: la guidabilità è eccellente, salvo forse un’eccessiva tendenza dell’auto a scodare che obbliga il giocatore ad elaborare un appropriato stile di guida per riuscire a direzionare con successo il proprio mezzo, la risposta ai nostri comandi è immediata ed una volta imparato a controllare la propria auto le soddisfazioni che ne derivano sono impagabili.Decisamente deficitaria, invece, tutta la sezione di personalizzazione del mezzo: i settaggi pre-gara sono pochi e mai decisivi, al punto che la scelta dell’assetto automatico risulta il più delle volte la soluzione vincente. Se questa scelta da un lato va nella direzione di una fruibilità più immediata, dall’altro non può che lasciare insoddisfatti i giocatori più tecnici.Un’ultima nota positiva và fatta in relazione all’ottima IA dei piloti avversari: naturalmente trattandosi di un rally non gareggeremo mai direttamente con loro, ma i tempi appaiono ben calibrati e il fatto che le vittorie risultino realisticamente distribuite tra più avversari (e che quindi ci si possa permettere il lusso, talvolta, di accontentarsi di un secondo o terzo posto) elimina l’angoscia derivante dalla consapevolezza che se non vinciamo noi, trionferà il solito, sempre più irraggiungibile avversario, il tutto a vantaggio della godibilità dell’esperienza di gioco.

– Comparto tecnico eccellente

– Ottima guidabilità

– Divertente ma impegnativo

– Scarse possibilità di settaggio della vettura

– Sistema di danneggiamento non del tutto convincente

8.5

Dopo un fallimentare terzo episodio, con l’ultimo capitolo, “Colin McRae 4”, Codemasters ritrova se stessa proponendoci un titolo all’altezza dei primi due episodi, riproponendone quasi in toto gameplay e struttura.

La serie WRC di Sony, d’altra parte, pur vantando una storia ben più recente, è riuscita a compiere una vera e propria evoluzione che dal primo titolo a questo WRC 3 l’ha portata a migliorare esponenzialmente la qualità del prodotto.

Così come in “Colin McRae 4” lo stile di guida è un compromesso tra simulazione e arcade puro, anche se i risultati ottenuti sono del tutto diversi: chi ha già giocato al titolo Codemasters ritroverà gli stessi controlli, ma dovrà partire da zero per riuscire a controllare i bolidi Sony.

Di WRC 3 apprezzerete l’ottimo comparto grafico, l’eccellente guidabilità, il livello di sfida personalizzabile e la generale ventata di novità che riesce a portare rispetto alla concorrenza: dove perde qualcosa è unicamente nella fase di settaggio pre-gara, dove le opzioni a disposizione sono poche e nemmeno particolarmente influenti. Ad eccezione di questo non certo trascurabile dettaglio, il rally Sony rimane ancora una volta il migliore su piazza o, quantomeno, su PS2…

Voto Recensione di World Rally Championship 3 - Recensione


8.5