Recensione

World Of Warcraft: Cataclysm

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a cura di Mugo

L’universo online e persistente di World Of Warcraft è da sempre in evoluzione, tanto che i giocatori già impegnati a calcare i continenti del titolo Blizzard hanno ormai fatto la piacevole abitudine a ripetute migliorie ed aggiunte. Non parliamo solo del puntuale appuntamento biennale con la grande quantità di contenuto extra veicolata tramite le regolari espansioni, quanto delle continue patch che dimostrano l’assiduo lavoro degli sviluppatori statunitensi nel supportare l’esperienza di gioco degli utenti, offendo un flusso costante di nuovo materiale con cui cimentarsi. Continue evoluzioni dunque, mutamenti, eppure mai Azeroth aveva visto sconvolgimenti come quelli degli scorsi giorni: un conto è aggiungere nuovi contenuti, un altro è vestire di nuovi abiti il vecchio mondo, trasformandolo in un’esperienza completamente nuova. La notte a cavallo tra il sei ed il sette dicembre scorsi gli appassionati di tutto il mondo hanno potuto ricalcare le terre virtuali di World of Warcraft in un turbinio di novità come mai prima: la redazione di Spaziogames non si è certo fatta scappare l’occasione per proporre ai suoi lettori il reportage dell’evento dell’anno nel settore degli MMORPG: Cataclysm.

Una rivoluzione per tuttiCome ormai tutti sappiamo una delle principali novità di Cataclysm è il rinnovamento morfologico dei continenti originali Eastern Kingdom e Kalimdor. Per goderne, i giocatori non saranno obbligati a comprare l’espansione dato che Deathwing, il dragone responsabile degli sconquassamenti, ha pensato bene di palesarsi in una patch distribuita diversi giorni prima del fatidico sette dicembre. E’ così che tutti gli utenti hanno già potuto esplorare le “nuove-vecchie zone”, dalle quali risulta evidente il nuovo corso intrapreso da Blizzard. Le quest, che in alcuni casi risultavano datate, sono ora in gran parte modernizzate e riadattate alla nuova natura del terreno e delle meccaniche di gioco: risulta infatti sempre più perfezionato il sistema di tracking, che permette ai giocatori più pigri di saltare a piè pari la descrizione delle missioni (con qualche rara eccezione) grazie alla perfetta integrazione delle loro caratteristiche, che una volta erano appannaggio dei vari add-on. Ora sarà possibile, semplicemente evidenziando i mob o le aree sulla mappa, vedere chi occorre uccidere e quali oggetti recuperare. Semplificata anche la gestione delle mosse e l’evoluzione dei talenti lungo gli alberi: le prime non richiederanno più continue visite dai trainer per gli aggiornamenti, bensì miglioreranno con il livello del giocatore, i secondi seguiranno una strada molto più lineare, guidando gli utenti passo passo grazie ad una facilitata gestione dei talenti. I nuovi giocatori beneficeranno anche di un sistema di aiuti a schermo che interverrà intelligentemente ogniqualvolta il personaggio intraprenderà una nuova azione: il primo cambio di livello, il primo talent point, la prima morte e via discorrendo.Un’esperienza dunque molto più accessibile per chi dovesse affacciarsi per la prima volta al mondo del gioco online, ma anche molto più intuitiva per chi avesse passato gli ultimi anni a sbattere la testa contro vagonate di esperienza da recuperare tramite farming ed estenuanti fasi di spostamento da una zona all’altra. A proposito di spostamenti, tutti sappiamo bene che ora è possibile volare in lungo e in largo per i vecchi continenti, abbattendo così drasticamente il tempo passato a guardare il nostro personaggio immobile seduto sul grifone-pipistrello di turno, in attesa del termine del viaggio. Certo, la velocità del trasporto “pubblico” è ben calibrata (ed i punti di volo sono aumentati), ma le rotte prestabilite ne limitano le possibilità facendo così preferire ora, a chi ne avesse i requisiti, la propria cavalcatura personale, in grado di portare il giocatore direttamente a destinazione e, previa spesa di ben 4000 gold, alla velocità della folgore (ovvero al fatidico 310% della velocità di corsa, un traguardo una volta a solo appannaggio di alcune, rare, cavalcature).

Amici di amiciPer chiarire quanto sia stata ridimensionata la macchinosità di alcune meccaniche portiamo un esempio pratico, che ci ha visti attivi in prima persona. Nel mondo di World of Warcraft sono tante le Fazioni in gioco (oltre alle dodici principali razze) ed ognuna di queste ha un suo particolare rapporto con i giocatori, dettato dalla Reputazione che questi ultimi hanno guadagnato sul campo. Ai livelli più alti di Reputazione presso una Fazione si sbloccano oggetti particolari (ricette, cavalcature, companion…) e più in generale si aggiunge un achievement alla propria lista per farsi belli con gli amici. Se una volta guadagnare Reputazione con le Fazioni del vecchio mondo era esclusivo appannaggio dei più accaniti giocatori, ora l’impresa è nelle possibilità di qualsiasi partecipante con una manciata di ore a disposizione. Nello specifico parliamo dei Timbermaw Hold, simpatici orsetti abitanti a nord di Felwood che una volta necessitavano di giorni e giorni di farming per raggiungere lo stato di Exalted, mentre in seguito all’aggiornamento al nostro personaggio livello 80 sono bastate circa tre ore. Un bel salto, che certo non mancherà di far storcere il naso a chi prima della patch aveva già migliorato i suoi rapporti con i pelosi in questione, ma che sicuramente permette a chiunque di godere di un lato del gioco una volta molto meno accessibile. Discorso simile si può fare per la reputazione con le fazioni principali di Orda e Alleanza: ora sarà possibile indossare le rispettive tabarde nei dungeon (proprio come introdotto nell’espansione precedente), e guadagnare punti semplicemente uccidendo mob nelle Istanze.

Ululati, risate beffarde e artefatti verso l’ottantacinqueUlteriore dato ormai noto a tutti è l’aggiunta di due nuove razze giocabili: i Worgen tra le fila dell’Alleanza ed i Goblin in quelle dell’Orda. Abbiamo già avuto modo di parlare delle starting area di queste due compagini dopo aver giocato la beta, e non possiamo che rafforzare il nostro giudizio decisamente positivo: le quest sono ottimamente congegnate e guidano il giocatore attraverso nuove meccaniche ed idee allo stesso tempo fresche e familiari. La storia delle fazioni è raccontata magistralmente grazie all’ampio uso del phasing, tecnica che permette di modificare il mondo di gioco col procedere dell’avventura, eliminando di fatto una delle maggiori pecche degli MMO, ovvero la fastidiosa sensazione che le proprie azioni non siano in grado di modificare l’ambiente circostante. Le due razze introdotte dal cataclisma saranno occasione per nuovi e vecchi giocatori di toccare con mano l’eccellente costruzione delle quest: anche gli utenti già all’end game che non volessero cimentarsi con un nuovo inizio (ma saranno pochi, dato l’indiscutibile fascino di entrambe le nuove arrivate) troveranno ovviamente pane per i loro denti nei cinque inediti livelli che li traghetteranno verso il traguardo dell’ottantacinque, il nuovo level cap. Possono sembrare pochi, soprattutto se confrontati con i dieci di The Burning Crusade e War of the Lich King, ma si riveleranno perfettamente calibrati ed in grado di riproporre la freschezza dei primi tempi anche nella fase finale del levelling. Ancora una volta sottolineiamo la rinnovata attenzione di Blizzard nei confronti della storia che sta dietro al gioco, ora vera protagonista in ogni fase, soprattutto se si deciderà di intraprendere la nuova professione secondaria (ovvero una professione disponibile per tutti senza rinunciare a quelle primarie già imparate), la quale porterà i giocatori ad esplorare il mondo di World of Warcraft come mai prima d’ora. Archeology sarà infatti un’autentica gioia per tutti gli appassionati di lore, ed un’ottima occasione per appropriarsi di alcuni oggetti deliziosi come cavalcature e companion (meno rilevante la percentuale di oggetti realmente “utili” sul campo).Tuttavia, World Of Warcraft non è solo una questione di livelli: dopo avere raggiunto il level cap la maggior parte del tempo la si passa tra dungeon, raid ed arene PvP. Ognuna di queste tre attività gode di molteplici aggiunte sulla scia di quanto visto nella seconda espansione: le istanze sono ora molto più chiare quanto a struttura (confermata quindi la lontananza da creazioni quali il labirintico Maraudon del primissimo World of Warcraft), mentre i boss godono di meccaniche interessanti, tese a tenere viva l’attenzione dei giocatori. Per quanto riguarda il PvP da segnalare la presenza di nuove arene, nuovi battleground e una nuova zona interamente dedicata agli scontri tra Alleanza e Orda, sulla falsariga di Wintergrasp.

Thrall, fa caldo!Sono tanti i cambiamenti ai gradi più alti di Orda e Alleanza: il più evidente è senza dubbio la momentanea assenza di Thrall, un tempo comandante degli orchi e figura guida dell’Orda, ora impegnato in una missione di ricerca al centro del finalmente accessibile Maelstrom, enorme vortice in mezzo all’oceano dove l’abile leader sciamano è costretto a recarsi. L’incontro con l’ex comandante dell’Orda avverrà prima per i giocatori che dovessero impersonare un Goblin; l’ottima catena di quest che porterà i mostriciattoli verdi tra le fila dell’Orda sarà anche occasione per scaldarsi un po’ dopo le gelate terre di Northrend. Se la precedente espansione aveva infatti come sua ambientazione caratteristica un continente quasi interamente freddo e dalle atmosfere invernali (tacendo della lussureggiante Sholazar Basin), in Cataclysm a farla da padrone saranno le calde tonalità accese e tropicaleggianti dei mari del sud, in un piacevole contrasto utile a sottolineare le rinnovate strutture poligonali degli ambienti e le curate texture a coprirle; su tutte va assolutamente menzionata l’acqua, ora completamente ridisegnata, finalmente viva e sensibile alle interazioni dei giocatori.In generale si percepisce un globale aumento della qualità tecnica di tutto il mondo di gioco: anche quelle zone che hanno subito solo marginalmente l’effetto del cataclisma risultano più curate e definite, così come riviste sono le mappe, ora ancora più dettagliate e leggibili. Volendo trovare una pecca tecnica, in alcune zone del mondo si fa sentire la presenza di lag dovuto all’alta concentrazione di giocatori, soprattutto nei pressi delle città più frequentate. Gli sviluppatori ne sono naturalmente al corrente, e hanno cercato di diminuire il ruolo di punto nevralgico ricoperto dalla città di Dalaran, ad esempio rimuovendo i portali che da lì conducevano in tutto il mondo, ma l’obbiettivo è centrato solo a metà. Indubbiamente si tratta di uno dei tanti segnali tangibili del grande successo della produzione Blizzard, ma la speranza che i problemi possano essere risolti in futuro è sempre viva.Ultima nota tecnica per quanto riguarda il comparto audio: ancora una volta ci troviamo al cospetto di una colonna sonora tanto epica quanto curata, impreziosita da scelte stilistiche nuove, ma perfettamente inserite nell’universo di Warcraft. Discorso analogo per gli effetti, sempre all’altezza della situazione.

MULTIPLAYER

E’ richiesto l’acquisto dell’abbonamento mensile online o tramite carta prepagata al prezzo di 13 Euro circa.

– Tanti nuovi contenuti

– Rinnovamento grafico

– Meccaniche raffinate

– I veterani potrebbero non gradire le semplificazioni

– Provoca dipendenza

9.1

Si potrebbe pensare che dopo sei anni un gioco online sia ormai giunto al capolinea, che abbia esaurito le sue possibilità. World Of Warcraft: Cataclysm è la prova “tangibile” che non sempre è così. Certo, si potrebbe obbiettare affermando che gran parte delle novità è legata ad una rivisitazione dei vecchi continenti, ma così facendo si sminuirebbe il monumentale lavoro di Blizzard nel ridisegnare completamente un’esperienza di gioco già formata e di successo. Col cataclisma abbiamo insieme un prodotto accessibile per i neofiti ed una ventata di freschezza per gli appassionati. Sarà l’ultima espansione? Fra due anni parleremo di un nuovo MMORPG? Poco importa: che siate completamente a digiuno del genere, che siate veterani, che abbiate smesso o che vogliate testare la profondità di campo della vostra nuova scheda video, Cataclysm è consigliato, meglio se in compagnia di amici per godere appieno di quello spirito d’avventura che nella società moderna è difficile da trovare anche fuori dal virtuale.

Voto Recensione di World Of Warcraft: Cataclysm - Recensione


9.1