Recensione

Wolfenstein RPG

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

Gioco Testato con Iphone 3GS.

Dal suo debutto sul mercato, iPhone ha attirato l’interesse tanto di sviluppatori alle prime armi, cui Apple ha dato la possibilità di ritagliarsi uno spazio all’interno del suo sconfinato store, quanto di software house storiche, e, nel caso della ID Software, leggermente in declino nell’ultimo periodo.E così, varie versioni di Doom, Duke Nukem e compagnia hanno fatto capolino sul melafonino, fino a giungere al vero e proprio capostipite, Wolfenstein, che, oltre ad un remake molto discusso, ha goduto anche di questa versione “riveduta e corretta” in chiave RPG. Esperimento riuscito?

Polli e nazistiA quale mente malata sarebbe venuto in mente di catapultare il giocatore in un enorme castello nazista, stracolmo di truppe germaniche ma anche di orribili mostri, di umani usati come cavie da laboratorio e di polli inspiegabilmente liberi di vagare per le segrete, e di dare al tutto una visuale da sparatutto in prima persona ma, nel contempo, una forte componente RPG?La risposta è “alle stesse menti dietro capolavori come Doom e Quake”, e il risultato non è un capolavoro solo a causa di una certa ripetitività di fondo e di un comparto tecnico che, pur godendo di un eccellente character design, di certo non spinge il performante hardware Apple fino ai suoi limiti.L’avventura inizia quando sarete liberati dalla vostra cella, e dovrete farvi largo tra decine di soldati nemici, a partire dalle prigioni della magione e salendo man mano alle alte sfere del comando tedesco: per farlo impiegherete una visuale in prima persona, non troppo dissimile da quella del titolo originale, e tutto l’intreccio narrativo sarà intriso di humour nero, di momenti di pura demenzialità (basti pensare alla possibilità di prendere a pugni i ritratti a muro del simil-Hitler di turno…) che trasudano classe e uno script d’eccellenza.

Un tocco e viaCroce e delizia di quasi tutte le produzioni iPhone è il sistema di controllo touch, che, se ben sfruttato, offre orizzonti inesplorati a livello di giocabilità, ma più spesso è stato causa di frustrazioni e problemi: fortunatamente, non è questo il caso, se è vero che il sistema di controllo tattile funziona perfettamente, rendendo possibile richiamare diversi menu con un semplice tocco e spostarsi con una leggera pressione del d-pad virtuale.Peraltro, la struttura a turni dei combattimenti, che si svolgeranno in maniera del tutto affine a quelli dei dungeon crawler vecchia scuola, aiuta non poco il sistema di controllo: persa la frenesia degli scontri in tempo reale del Wolfenstein originario, infatti, la velocità e la precisione non saranno più requisiti indispensabili per la sopravvivenza, rendendo praticamente indolore il passaggio da uno stick reale a quello virtuale, posto nell’angolo in basso a sinistra dello schermo di gioco.Il rovescio della medaglia è dato dal fatto che i combattimenti perdono di mordente già dopo un paio d’ore, e inizia ad affiorare una certa ripetitività di fondo, imputabile, certo, a tutti gli esponenti del genere dei giochi di ruolo, ma qui particolarmente evidente.Piccoli enigmi, fasi di esplorazione, quest opzionali legate al ritrovamento di documenti e manufatti (anche questi esilaranti) e sessioni di caccia al pollo per recuperare un po’ di energia completano il piatto che questo titolo può offrire e che, comparato a diversi altri giochi simili disponibili su App Store, è tra i più succulenti e prelibati.Ben calibrata anche la curva di apprendimento, che, pur lontana dai picchi di difficoltà che la memoria ancora non dimentica (gli ultimi livelli di Wolfenstein erano durissimi), offre un livello di sfida accettabile, che spazia dall’estrema semplicità dei primi scontri al buon livello di sfida offerto dai non morti che presto si sostituiranno ai goffi soldati nazisti.

Telefono o console?Dove il titolo Firemint/ID pecca, soprattutto alla luce delle ultime performance del device di Apple (quel N.O.V.A. di cui troverete presto una recensione su queste pagine), è sul versante tecnico, offrendo tanto un eccellente character design, spiritoso e peculiare, quanto, purtroppo, degli ambienti di gioco scarni e nessun modello tridimensionale a schermo. Se, infatti, il mondo in cui vi muoverete sarà interamente tridimensionale, non si può dire lo stesso dei nemici, la cui bidimensionalità stride con lo scenario, restituendo uno spiacevole effetto “figurina appiccicata” che di certo non giova alla cosmesi del titolo. Oltre ad una palette di colori un po’ smorta, va segnalato anche un comparto audio che non rende affatto giustizia alle piccole, ma potenti, casse dell’iPhone, utilizzate solo per veicolare qualche grugnito dei nemici abbattuti, lo starnazzare dei polli presi a calci e qualche effetto sonoro come le il cigolio delle porte e il sibilare del vento nelle sparute sezioni all’aperto che il gioco offre.Davvero troppo poco per raggiungere una promozione a pieni voti, e dispiace perché, se nel comparto tecnico fossero state infuse la stessa cura e la stessa passione impiegate per dotare il gioco di un buon sistema di controllo e di una trama spassosa e intrisa di humour, avremmo avuto tra le mani una killer application.

– Sprizza classe e umorismo da tutti i pori

– Buon sistema di controllo

– Stage, equipaggiamenti e armi a volontà

– Tecnicamente modesto

– Sonoro virtualmente assente

8.0

Una ciambella quasi perfetta. A fronte di un sistema di controllo confortevole, e di una mole di umorismo e giocabilità notevoli, Wolfenstein RPG propone, ahinoi, un comparto tecnico che non impegna minimamente il sorprendente hardware della casa di Cupertino, e a testimonianza di questo, su iPhone 3GS (il modello utilizzato per questa recensione) il gioco schizza a velocità quasi eccessiva, perché evidentemente la CPU non si produce in alcuno sforzo.

Cionondimeno, anche alla luce dell’eccellente rapporto qualità-prezzo, che vi offrirà dalle sei alle otto ore di gioco a fronte di un investimento di solo 1,59 euro, Wolfenstein RPG rimane un acquisto consigliato, soprattutto ai fan del brand.

Voto Recensione di Wolfenstein RPG - Recensione


8