Recensione

Winning Eleven DS

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a cura di rspecial1

E’ il titolo più atteso da tutti gli appassionati di calcio su ogni piattaforma, quello che ti fa acquistare il nuovo episodio ogni anno senza badare nè a spese, nè ad altro, l’importante è averlo, perché in esso si racchiude ciò che ogni italiano medio ama più di tutto, il calcio!! Sebbene la versione che andiamo a recensire sia quella nipponica, Winning Eleven, tutto noi sappiamo che l’edizione europea non si discosterà molto per giocabilità ed opzioni, apportando soltanto delle novità a livello di squadre e rose disponibili, nonché un linguaggio più vicino alla nostra comprensione, il giapponese non è proprio l’ideale. Fuori dagli spogliatoi dunque e scendiamo in campo per vedere se Konami è riuscita ancora una volta a fare gol o, come per la versione Xbox 360, ha tirato alto sopra la traversa.

Materazzi eroe nazionale!Dopo aver pensato intensamente che stiamo per giocare su un Nintendo DS, consapevoli delle potenzialità ed, al tempo stesso, dei limiti di questa console, abbiamo inserito la cartuccia senza farci influenzare da nulla, se non la nostra voglia di giocare al calcio. Iniziamo subito con le delusioni, manca una qualsiasi introduzione al gioco, cosa inutile è vero ma che fino ad oggi era stata sempre presente e non avrebbe guastato neppure qui, visto che la console permette di inserire un bel filmatino… ma evidentemente Konami ha voluto concentrare le proprie forze sull’aspetto più accattivante del titolo, la giocabilità; questo almeno il primo pensiero venutoci in mente, ma purtroppo anche l’unico molto lontano dalla realtà. Il primo impatto con lo schermo di selezione ci rallegra, si notano subito molte modalità di gioco ed una certa cura nel design dei menù che accompagnano il tutto, inutile dire quindi che ci ritroveremo con la classica amichevole nella quale impratichirci immediatamente, in un incontro o nei calci di rigore; manca la classica Master League, sostituita dal World Tour Mode nel quale dovrete girare il mondo sfidando tutti i maggiori club presenti. Inutile dire che le coppe saranno presenti come sempre, anche con un apposita modalità di allenamento per imparare i vari trucchi del mestiere, ed il famoso, quanto utile, editor per chi volesse cambiare i nomi dei giocatori, la loro fisionomia, numero di maglia e quant’altro; potrete anche creare un calciatore da zero volendo. Passiamo quindi alla modalità più giotta del gioco, quella Wi-Fi, ovvero, per i pochi che non lo sapessero, l’online del Nintendo DS; in questa modalità potrete sfidare i vostri amici, inserendo il relativo codice, un giocatore qualunque o creare una partita e vedere chi verrà a sfidarvi.

Come ti sbaglio il gol alla Gilardino…Prima di analizzare meglio il titolo nei suoi vari aspetti, andiamo subito a dare una doccia fredda a tutti parlando di quello che è il gameplay. In campo avremo a disposizione una sola visuale di gioco, senza zoom o modifiche di altezza ecc. ecc., un solo stadio e nessuna partita notturna o con cambiamenti climatici (almeno non ne abbiamo viste nonostante le decine di ore di gioco ed aver terminato il WTM, nelle opzioni poi non se ne vede l’ombra); nelle opzioni delle modifiche della nostra squadra potremo selezionare ogni parametro classico, dalla formazione all’atteggiamento del singolo calciatore, con l’unica eccezione che non potremo modificarne la posizione in campo, senza poter quindi customizzare a dovere il nostro team, ma affidandoci ai moduli reimpostati dai programmatori. Detto questo passiamo ad analizzare il gioco vero e proprio, quindi via al calcio d’inizio. Come sempre avremo a disposizione il passaggio corto, il cross, il tiro ed il passaggio filtrante, il tutto accompagnato da R per correre ed L per le finte. Il touch Screen servirà esclusivamente ad impostare l’atteggiamento tattico della squadra, che potrà essere più o meno offensivo a seconda di quale saranno le nostre esigenze. Purtroppo per tutti i fedelissimi della serie alla Konami hanno deciso d’impostare la versione per la piccola console Nintendo in modo molto più arcade, avremo quindi una successione di passaggi e cross con i quali non ci sarà difficile arrivare di fronte alla porta e segnare…già, segnare questa volta alla CPU non sarà affatto difficoltoso. Dribblare gli avversari non sarà difficile e di norma il portiere è davvero scadente, inoltre denotano una I.A. molto arretrata e non del tutto aggressiva, rendendo le partite molto semplici e quasi dei tiri al bersaglio. Creare azioni di gioco, come scendere sulle fasce, risulta solo una perdita di tempo, meglio evitare di cercare di giocare di finezza e passare la palla all’attaccante che la scaraventerà dentro con una media di 8 volte su 10…altro che Giardino o Adriano. I problemi del gameplay però non si fermano certo qui, purtroppo i difetti si allungano con le punizioni ed i rigori; se i primi saranno classici ma non del tutto precisi nell’indirizzare la palla in rete, i calci di rigore (che noi tutti benediciamo in questo 2006) fanno ridere per come sono stati impostati. In pratica avrete la porta divisa in sei spicchi, sia se dovrete tirare che parare, voi dovrete scegliere soltanto in quale dei sei scaraventare la palla con il Touch Screen e basta, non potrete quindi calcolare la potenza del tiro o altro, con il risultato che mandare la palla alta o prendere il palo o la traversa è di fatto impossibile. Un altro punto che ci ha lasciati spiazzati è anche la velocità generale dell’azione di gioco, molto frenetica e quasi confusionaria, per “fortuna” che la CPU ci permetterà di giganteggiare anche in queste condizioni. Passiamo quindi al punto forte di quest’ultima fatica (eh si, si sono proprio sforzati) della Konami, le partite multigiocatore ed il gioco online. Purtroppo per tutti bisogna dire che oltre alcune delle nazionali e qualche team giapponese, le squadre internazionali sono soltanto 10, quelli insomma che useremo maggiormente per giocare con i nostri amici. Già, perché il gioco con altre persone è l’unica nota positiva, non per la sua realizzazione, che in definitiva risulta sempre quella del single player, ma per il maggior bilanciamento delle forze in campo; solo in queste modalità potrete giocare seriamente e senza rischi di fare goleade pazzesche, con un online che non accenna a rallentamenti o lags.

Aspetto TecnicoGraficamente parlando possiamo dire che ci troviamo di fronte ad un titolo mediocre, il Nintendo DS può fare molto ma molto di più. L’aspetto peggiore, e che ci lascia basiti, è la presenza di uno stadio, un effetto climatico (sereno con il sole), la mancanza di zoom o adattamenti della telecamera, la mancanza delle esultanze dopo i gol, i pessimi replay che si gestiscono con il touch screen ma che in realtà non fanno cambiare mai visuale di gioco, solo girare intorno a 360°…insomma è poligonale, è tridimensionale ma quello visto su Super Nintendo in grafica bidimensionale se lo mangia sotto tutti gli aspetti. Le animazioni non sono impeccabili, ma di sicuro danno il giusto realismo alle azioni, con i portieri che volano bene tra i pali, anche se non ne prendono una. Se pensate di poter rivedere le gesta dei vostri beniamini, dimenticatevelo; non c’è un solo giocatore che assomigli alla controparte reale, nè nella realizzazione, nè nelle movenze, mentre giocate, ma per fortuna si distinguono nella sostanza, quindi con le caratteristiche di gioco. Passiamo al comparto sonoro, una delle cose che si leva quasi subito di solito è il commento della partita, qui la Konami ci ha pensato da sola levandolo immediatamente. Gli effetti dei cori sono unici, nel senso che c’è solo un coro per esultare, imprecare e fare un po’ di rumore, mentre i suoni procurati dai colpi dati al pallone o che questo provoca contro il palo ecc. ecc. è decisamente “non realistico”, per non essere troppo cattivi.

– Online

– Buono nel multiplayer

– Pessima I.A. della CPU

– Troppo arcade

– Poche squadre

– Uno stadio, un effetto climatico

– Sonoro da dimenticare

– Grafica non all’altezza

6.0

Era con molta probabilità uno dei titoli più attesi per Nintendo DS, e forse queste grandi speranze hanno influenzato sulla delusione cocente di una versione che ha troppi difetti e pochi pregi dalla sua parte. Potremmo sorvolare sulla grafica, sul sonoro e sullo sfruttamento decisamente pari a zero delle potenzialità tecniche e di sistema della console, ma quando ci ritroviamo di fronte un gioco che con il suo nome rappresenta da ormai anni ciò che è il calcio, diventare una versione migliore soltanto leggermente di Fifa 07, passando da un alto tasso di realismo ad un impostazione arcade che neppure sulle console a 16-bit da casa avevamo visto…allora non possono che caderci le braccia a terra. Si tratta certamente della versione giapponese, ma ci auguriamo che quella europea sia decisamente più ricca di squadre e non solo, perché spendere soldi per giocare a questo titolo è una cosa che non possiamo consigliare a nessuno. In attesa di PES6 vi consigliamo, se necessitate di un titolo calcistico, di rivolgervi a Fifa…è con questa frase crediamo di avervi realmente detto tutto.

Voto Recensione di Winning Eleven DS - Recensione


6