Recensione

Wild Earth: Africa

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a cura di seifer77

Ogni tanto bisogna staccare la spina per un pò, è innegabile: arrivati al punto di sopportazione massimo del marasma cittadino, occorre prendersi un periodo di relax, lontani dal caos e dalle preoccupazioni; e cosa c’è di meglio di un bel safari, immersi nelle tante meraviglie dei bucolici paesaggi del continente africano e per di più attorniati dalle più disparate specie di animali selvatici?“Wild Earth: Africa” è una divertente simulazione, che ci vestirà dei panni di un fotoreporter, inviato proprio nel continente nero per immortalarne fauna e flora; l’obiettivo del gioco è, infatti, andare alla ricerca dei nostri obiettivi, in giro per il continente e, con la nostra macchinetta fotografica perennemente in spalla, riuscire a scattare loro le fotografie che ci verranno richieste. Riuscire a trovarli, però, sarà tutt’altro che semplice; dovremo essere bravi a scovare le varie tracce disseminate sulla mappa che, se seguite attentamente, ci porteranno al soggetto prefissato del nostro servizio fotografico. “Wild Earth: Africa”, uscito al di fuori d’Europa poco meno di un anno fa, ha già ricevuto notevoli consensi di pubblico e critica, soprattutto in Nord America, affermandosi come un titolo decisamente particolare ed originale. Ma andiamo, dunque, ad addentrarci più in profondità nel titolo di Super X Studios.

Un documentario interattivoIl nostro girovagare per le vie del continente sarà accompagnato dalle voci fuori campo del prof. James Connors e di Valerie Deveraux, quest’ultima collaboratrice dell’immaginaria rivista Wild Heart (cui sono destinate le nostre opere), i due nostri “mentori”, che ci segnaleranno quali saranno i nostri obiettivi e quali indizi seguire per poterli rintracciare; superato un breve tutorial, in cui James ci introdurrà all’utilizzo della nostra macchina fotografica, saremo pronti per iniziare il primo dei nostri incarichi. In altro sulla sinistra, potremo notare l’elenco dei nostri obiettivi: il primo della lista, nonche maggiormente evidenziato, sarà quello principale, ma non dovrà essere necessariamente portato a termine prima di quelli ad esso successivi; infatti, durante il nostro cammino alla ricerca del nostro target più importante, potremo anche trovarci di fronte alcuni dei soggetti secondari e scattar loro una bella foto. La bussola in basso a destra sarà estremamente utile in questo senso, dato che ci indicherà il punto cardinale verso cui dirigerci per trovare l’obiettivo in cima alla nostra lista.Se uno scatto non soddisferà i nostri collaboratori, ce lo diranno loro stessi, suggerendoci anche quali mosse compiere, come per esempio “zoomare” ulteriormente sul soggetto, per poter ottenere una foto perfetta.Occhio, invece, quando si tratterà di andare alla ricerca di animali, a non avvicinarsi troppo ad essi, essendoci la possibilità di indispettirli; sarà dunque opportuno mimetizzarsi, accovacciandosi tra i cespugli o dietro le rocce o gli alberi, facendo largo uso dello zoom della macchina fotografica, in modo da non correre alcun tipo di rischio.Non mancheranno, inoltre, le interessanti informazioni che James e Valerie ci forniranno riguardo le specie che andremo a fotografare e le loro abitudini, cosa che rende il gioco decisamente istruttivo, oltre che divertente; non sorprende che sulla sua confezione campeggi in bella vista il logo di Animal Planet, canale satellitare specializzato in documentari sulla natura. E, in fondo, “Wild Earth: Africa” può essere considerato, con le dovute proporzioni, un vero e proprio documentario interattivo.

L’Africa dentro un rullinoI soggetti e i particolari da immortalare, dai leoni ai semplici funghi, e gli incarichi da portare a termine, saranno davvero moltissimi e ciò assicura diverse ore di divertimento, considerando anche la grandezza della mappa, letteralmente sterminata; dovremo camminare parecchio prima di poter rintracciare tutti i nostri obiettivi.Oltre a questo, lo stesso soggetto, quando richiesto, potrà essere fotografato in più circostanze, mentre mangia, piuttosto che mentre muove le orecchie, tutti comportamenti resi in maniera estremamente realistica dal team di sviluppo di Super X Studios: lo stesso animale, infatti, potrà compiere più di un’azione, anche nell’arco di pochi secondi, starà a noi riuscire a catturare questi momenti e realizzare fotografie davvero memorabili.Purtroppo, nella maggior parte dei casi, il meccanismo da compiere sarà sempre lo stesso, ovvero cammina-segui la bussola-scatta la foto-riprendi a camminare, e così via, con il rischio monotonia dietro l’angolo; fortunatamente, vi saranno anche fasi di gioco che spezzeranno la ripetitività di tale schema come, per esempio, quella in cui dovremo seguire, a bordo di una jeep, un branco di cervi in fuga, tentando di inquadrarli alla perfezione, nonostante i sobbalzi del nostro mezzo.

Giraffe in 3 dimensioniCiò che sorprende di più in “Wild Earth: Africa”, è soprattutto il comparto tecnico di primissimo livello: graficamente il gioco si presenta benissimo, con un ottimo livello di dettaglio e realismo, che si nota soprattutto osservando la realizzazione degli animali. Meno certosino il lavoro effettuato sugli scenari, comunque di buon livello.Parlando di giocabilità, la visuale sarà in prima persona, analogamente al più classico degli FPS, con la semplice differenza che, al posto di pistole e fucili, ci sarà la nostra macchina fotografica! I movimenti verranno controllati tramite i tasti direzionali della tastiera, mentre la visuale verrà ruotata muovendo il mouse, che utilizzeremo anche per scattare le foto e per utilizzare lo zoom, rispettivamente con il tasto sinistro, con il tasto destro + freccia o semplicemente con l’utilizzo della rotellina. Il sistema funziona bene e si adatta ottimamente alle esigenze del giocatore, senza alcun tipo di incertezza.Ma è il il sonoro che merita davvero una menzione a parte: esso riproduce molto fedelmente i versi delle numerosissime specie animali presenti e i rumori degli ambienti a loro (e a noi) circostanti, creando un’atmosfera particolarmente realistica. Solo discreto, invece, il doppiaggio dei nostri James e Valerie, che saranno protagonisti, più di una volta, di simpatici siparietti.

HARDWARE

Sistema operativo Windows 98SE, ME, 2000 Pro, XP, VistaProcessore Pentium IV a 1 GHz o superiore256 MB di RAMScheda video da 32 MB compatibile con DirectX 9.0 (NVIDIA Geforce, ATI Radeon, o superiore)Scheda audio compatibile con DirectX 9.01 GB di spazio libero su hard disk

MULTIPLAYER

Assente.

-Tantissimi obiettivi da immortalare

-Divertente per tutte le età

-Didascalico e intelligente

-Alla lunga un pò ripetitivo

7.5

“Wild Heart: Africa” è proprio una sorpresa; una gran bella idea accompagnata da un comparto tecnico di prim’ordine: grafica, giocabilità e sonoro sono davvero ottimi, in particolare quest’ultimo, che riproduce con estrema perizia i versi delle numerosissime specie animali che andremo ad ammirare e fotografare.

Certo, alla lunga il meccanismo del gioco rischia di annoiare, soprattutto perchè in più di un’occasione saremo costretti a compiere le stesse azioni, ma il giudizio rimane altamente sopra la media. Un gioco bello, divertente ed intelligente, che può rappresentare un piacevole passatempo per grandi e piccini.

Voto Recensione di Wild Earth: Africa - Recensione


7.5