Anteprima

White Knight Story

Avatar

a cura di Zephiro

Dragon Quest VIII, Rogue Galaxy…c’è bisogno di dire altro ?Dopo aver deliziato milioni di utenti con produzioni del calibro di Dragon Quest VIII prima, e Rogue Galaxy poi, i ragazzi della Level-5 tornano con un gioco di ruolo per Playstation 3, che si preannuncia imponente e innovativo sotto molti punti di vista. La storia narrata in White Knight Story, ci porterà nel regno di Barandor e ci farà vivere le avventure del giovane protagonista Lenard e dei suoi alleati. L’assalto alla città natale del protagonista, lo porterà ad incontrare una principessa in fuga; nel tentativo di trovare riparo all’attacco nemico, i due si rifugeranno nella stanza del tesoro del castello, al cui interno è custodito, da molto tempo, un antico artefatto. Per liberare la città dall’attacco di un essere di proporzioni enormi, Lenard ricorrerà al potere della reliquia, che gli consentirà di trasformarsi nell’antico Cavaliere Bianco che dà il nome al gioco. Nonostante i suoi nuovi poteri, Lenard non riuscirà ad impedire il rapimento della principessa e comincerà così il suo viaggio alla ricerca della verità…

Da quel che è emerso dal trailer presentato al Tokio Game Show 2007, le carte in tavola per un titolo di grande spessore ci sono tutte. Come da tradizione, in questo titolo Level-5 porterà diverse innovazioni sul fronte degli Rpg odierni. Al di là dell’aspetto tecnico, di livello notevole, ciò che alimenta l’hype attorno al gioco è, sicuramente, il suo originale sistema di combattimento. White Knight Story propone una meccanica che si adatta alla perfezione allo spirito rivoluzionario, intrapreso in questo settore dalle produzioni più recenti. Già con Final Fantasy XII abbiamo assistito ad un nuovo modo di intendere i combattimenti: sparisce il classico sistema a turni, lasciando spazio all’azione immediata dell’utente, tipica degli action-Rpg. Grazie a questa caratteristica, il giocatore non è più considerato un mero spettatore delle sue scelte strategiche, dove l’unica interazione consentita è navigare fra i menu di battaglia, ma diventa, a tutti gli effetti, il protagonista assoluto e completo della scena. Tuttavia FFXII lasciava soltanto intendere la direzione verso la quale si sarebbe potuto puntare in futuro; l’azione intravista nel titolo Square-Enix era soggetta comunque a repentini cambi di ritmo, necessari per “programmare” il proprio party adattandolo alle varie situazioni. L’eredità lasciata da FFXII, e da altri titoli simil-action, è stata raccolta a piene mani dagli sviluppatori, completando la mutazione verso qualcosa di completamente inaspettato.

Un mix di azione e strategiaIl sistema di combattimento non prevede, come già anticipato, l’avvicendarsi di turni per lanciarsi all’attacco, né la navigazione di noiosi menu. Tutto è estremamente semplice: si vede un nemico, si sfodera l’arma, e si attacca dando vita ad una serie di impressionanti coreografie in tempo reale. Gli avversari, infatti, saranno sempre visibili sullo schermo – quindi niente combattimenti casuali – e la battaglia potrà essere avviata da noi o dai nemici stessi, in caso di creature particolarmente ostili. Data la natura immediata dell’azione di gioco, non ci sarà nessuna schermata di caricamento o di transizione, ma un efficace zoom ci introdurrà nel campo di battaglia. Il giocatore assumerà il controllo diretto di un solo personaggio, lasciando alla cpu e all’intelligenza artificiale il compito di gestire al meglio gli alleati. Tuttavia, sembra che nella versione finale del gioco sarà possibile passare da un personaggio all’altro in qualsiasi momento, un po’ come accadeva in FFXII e Rogue Galaxy. Sebbene possa sembrare semplicistica, la meccanica dietro White Knight Story nasconde numerose sfumature e possibilità, grazie al concetto di attack-chain (nell’originale giapponese, attack-palette).

Ogni personaggio avrà a disposizione una serie di 6 slot chiamata, appunto, attack-chain, con cui definire le azioni di combattimento da intraprendere in battaglia (es. colpo diretto, colpo a mezz’aria, parata, incantesimo, etc). Le azioni previste si attiveranno con la pressione di un pulsante, susseguendosi nell’ordine stabilito dopo la reazione del nemico. In particolare, legando fra loro tipologie di attacchi simili, sarà possibile creare vere e proprie combo, efficaci e di sicuro impatto scenico. Ovviamente non sarà possibile eseguire in successione tutti gli attacchi, poichè ognuno comporterà un tempo di ripresa differente; questo particolare rivestirà un’ importanza strategica nelle scelte, costringendoci a dosare attentamente le risorse a disposizione. Il gioco consentirà la creazione dell’attack-chain tramite un semplice menu che ci guiderà nelle combinazioni consentite. Saranno previsti, infatti, dei limiti in base alla tipologia di attacco: dopo un colpo che lancia un avversario in alto, ad esempio, ci dovrà essere necessariamente un colpo che lo colpisca a mezz’aria. Per garantire maggiore flessibilità al giocatore durante la battaglia, sarà possibile memorizzare fino a 3 diverse action-chain, richiamabili nel corso dello scontro, tramite d-pad. Questo consentirà di variare i nostri attacchi in relazione agli avversari evitando di trovarsi inermi o impreparati allo scontro. Oltre ad un sistema che, se ben sviluppato garantirà un livello di coinvolgimento assoluto nei combattimenti, ciò che stupisce maggiormente è la fluidità con cui i vari colpi sono concatenati fra loro da animazioni realistiche e d’impatto. Ogni colpo, ogni schivata, ogni azione in generale, sarà sottolineata sullo schermo con precisione e tempismo perfetto garantendo un risultato davvero stupefacente e gradevole a vedersi. Sarà possibile, inoltre, effettuare anche una serie di azioni che coinvolgeranno altri membri del party, come mantenere un nemico per consentire ad un alleato di attaccarlo, aumentando la varietà e la tipologia degli attacchi a disposizione.

Un’ulteriore prova della creatività del team di sviluppo, riguarda l’opzione principale attorno alla quale ruota gran parte dell’impianto narrativo: la trasformazione. Quando saremo costretti ad affrontare nemici di dimensioni epiche, potremo scegliere di trasformarci nel Cavaliere Bianco, rendendo, se possibile, ancora più spettacolari gli scontri. In questi casi, la grafica darà il meglio di sè mostrando la bellezza degli scenari e la qualità tecnica generale. Durante la trasformazione, saremo ancora affiancati dagli altri membri del party, mentre ci occuperemo del nemico. Anche se al momento non è stato ancora comunicato il sistema di combattimento del Cavaliere Bianco, prevediamo che non sarà troppo dissimile da quello degli altri personaggi.

L’esperienza di immersione nell’ambiente di gioco, decisiva per ogni buon gioco ed in particolare negli Rpg, è ampliata da un potentissimo editor di personaggi col quale creare il nostro avatar. Ad un certo punto del gioco, infatti, ad affiancare i 3 personaggi del party ci saremo noi! L’editor previsto in questo caso, sarà lo stesso utilizzato dagli sviluppatori per creare i personaggi del gioco, e il risultato finale garantirà un vastissima profondità e possibilità di personalizzazione.

Note TecnicheDa un punto di vista prettamente tecnico non ci sono note particolarmente dolenti. Si può accusare un frame-rate leggermente incostante, principalmente dovuto, a questo stadio, ai caricamenti in-game previsti. A volte si può notare un tremolio delle ombre e un modesto sfarfallio. Le animazioni, già splendide, possono essere ulteriormente migliorate, così come la qualità generale. Nonostante questi piccoli difetti, il gioco presenta una mole grafica e tecnica di assoluto rilievo, con texture enormi e ottimamente definite, paesaggi maestosi e un’ampia linea di vista. Le collisioni durante gli scontri appaiono già perfette e naturali. Alla luce di quanto osservato, di bug che possano compromettere l’esito positivo del gioco non ce ne sono, e quelli notati risultano naturali in questa fase. Considerato il curriculum di cui si avvale il team di sviluppo e il lungo margine di tempo – il titolo è previsto per un imprecisata seconda metà del 2008 – per correggere al meglio i (pochi) difetti presenti, possiamo affermare con una certa tranquillità, che tutto andrà per il verso giusto.

Considerazioni FinaliCon questo titolo, il parco giochi PS3 potrà arricchirsi ulteriormente, sfoderando un illustre esponente di un genere fino ad oggi un po’ sottotono. Da quanto emerso, White Knight Story sembra essere dotato di personalità e innovazioni tali da poter competere con le altri grandi produzioni previste. Con il suo sistema di combattimento, immediato e profondo allo stesso tempo, la peculiarità di trasformarsi nel Cavaliere Bianco, la creazione del proprio personaggio, e con un comparto tecnico di prim’ordine, il gioco potrà imporsi nel panorama videoludico futuro, rafforzando e migliorando le idee viste in passato. In base ai precedenti lavori e ai risultati ottenuti in termini di coinvolgimento e struttura di gioco, non possiamo che affidarci alle sapienti mani degli sviluppatori, certi che ci ritroveremo presto a godere di un titolo in grado di rinverdire i fasti dell’epoca d’oro degli Rpg su PS2.