Recensione

Way of the Samurai

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a cura di Zaku

I tempi cambiano, anche per i videogiochi e si cerca di trovare varianti ai classici schemi che vedono un’avventura iniziare e arrivare al termine seguendo una trama lineare; Way of the Samurai cerca di sviluppare questo tema rendendolo il perno fondamentale sul quale si basa la nostra interazione, che avrà puntualmente ripercussioni importanti, tanto da portare a molteplici finali diversi.

You gotta fight da faida!!La vicenda è ambientata nel 1878, nella zona del Rokkotsu Pass, dove è in corso una feroce disputa tra due Clan rivali, quello di Akadama da una parte e quello di Kurou dall’altra, il tutto contornato dalla incombente presenza dell’esercito. Ognuna di queste fazioni combatte per i propri scopi, più o meno nobili, starà a noi decidere se allearci con coloro i quali condividiamo intenti e ambizioni o restare del tutto neutrali e curare esclusivamente i nostri interessi.

La scritta Game Over non è mai stata così sconsolanteNella schermata dei titoli abbiamo a disposizione le classiche voci, tutorial, record, opzioni, per il settaggio dei controlli e dello schermo (è prevista la modalità 60hz) e possiamo iniziare una nuova partita o continuarne una precedentemente salvata: questo non vi tragga però in inganno, infatti, se in un primo momento questa voce ci lascia credere che si tratti del classico sistema di salvataggio che ci permette di riavviare una partita una volta che siamo stati eliminati, ci accorgeremo che essa è messa a disposizione solo per affrontare la nostra momentanea avventura in più tempi, ma presuppone che una volta arrivati al Game Over, si debba ricominciare da capo senza la possibilità di ripartire dal punto salvato!!!! Come?!! direte voi…. Già! Ogni avventura termina nel momento in cui cadremo sul campo di battaglia e dovremo intraprenderne una nuova, ripartendo dall’inizio; confesso che all’inizio tutto ciò lascia perplessi, ma analizzando le caratteristiche del gioco, scopriremo che tutto ciò rientra nel chiaro intento dei programmatori di creare situazioni di tensione pura, rese estremamente verosimili dall’importanza della nostra sopravvivenza… resta da dire che questa è un’arma a doppio taglio, poichè se da una parte l’interesse può crescere e farci immedesimare appieno nel nostro personaggio, dall’altra può creare un senso di frustrazione e far passare la voglia di continuare nei tentativi ai meno pazienti, ma sappiamo tutti che i veri Samurai erano guerrieri dotati di qualità fisiche e mentali, quindi, caraffone di camomilla alla mano e si parte!…

Essere un Samurai comporta delle scelteGià dall’inizio saremo di fronte alla prima scelta, quando incontreremo un gruppo di samurai che trattengono con la forza una giovane ragazza che chiederà il nostro aiuto e la nostra risposta ci porterà ad entrare a far parte del clan al quale questi gentiluomini appartengono o all’inizio dei guai… Ogni dialogo, ogni risposta, gentile o sgarbata, ogni comportamento, avrà un’influenza di un certo tipo sugli altri personaggi che ci etichetteranno come alleati o nemici creando così un buon numero di “bivi” che indirizzeranno il nostro personaggio verso uno dei possibili finali, dove avremo un voto in base al punteggio realizzato e potremo sbloccare alcuni bonus, tra i quali un’interessante battle mode, ossia combattimento 1 contro 1, verso il cpu o un amico. La storia si svolgerà in un ambiente rappresentato nella mappa, a dire il vero non vastissimo, suddiviso in sezioni, come la stazione ferroviaria, la residenza della famiglia Kurou, ecc. e al passaggio da una zona all’altra avremo un avanzamento nella giornata, importante perchè l’arrivo di un nuovo giorno coinciderà con la possibilità di salvare e fare una pausa.

Il ragazzo dal kimono a fiorellini…Scegliamo il nostro fido Samurai tra i 3 inizialmente disponibili, così come gli abiti da indossare e iniziamo a “scrivere” una nuova storia.. La grafica ha una netta divergenza tra i personaggi, molto curati nella modellazione e nelle texture, anche i comprimari, e gli ambienti all’interno dei quali essi si muovono. Sia all’aperto, sia nelle abitazioni notiamo come il tutto risulti molto scarno e privo di particolari, con una grafica quasi minimale, eccezion fatta per la zona del fiume, che abbassa notevolmente la qualità generale… stesso discorso va fatto con l’interazione, limitata o inutile con gli oggetti presenti sullo schermo, tralasciando le spade e i power-up o il cibo con il quale recuperare energia..

Le tecniche di combattimentoI controlli sono abbastanza semplici e intutitivi, sia per i movimenti che per le battaglie, queste ultime vero punto di forza e chiave per progredire nel gioco. Qualche difficoltà a dire il vero c’è nello spostare il nostro personaggio quando non combattiamo, ma passa in secondo piano una volta sguainata la spada. Le battaglie alle quali andremo incontro ci vedranno coinvolti in zuffe con parecchi nemici contemporaneamente, anche se li affronteremo comunque uno alla volta, utilizzando combinazioni di tasti in funzione dell’arma che brandiamo: all’inizio disponiamo di un solo tipo di spada, ma dovremo presto trovarne altre da aggiungere al nostro bagaglio (che ci permette di portarne solo 3 alla volta) poichè dopo un certo numero di scontri esse si frantumeranno per i colpi subiti. Più una spada sarà utilizzata, più le sue caratteristiche e le mosse realizzabili con essa incrementeranno, rendendo così a volte preferibile conservarne una particolarmente potente, piuttosto che rimpiazzarla una volta in frantumi, facendola riparare dal nostro fabbro di fiducia…. La giocabilità è buona, anche se a volte la tattica dei tasti a caso premia più delle mosse ponderate e la variante introdotta dalle diverse tipologie di armi rende necessaria strategia e pratica per evitare che esse vadano in frantumi costringendoci a ricominciare tutto con un’altra.

MMMhh??!! Ooohhhh!!La parte audio è caratterizzata da bellissime e suggestive atmosfere perfettamente a tema, che ben ricreano il clima tipico dell’epoca dei guerrieri giapponesi, purtroppo invece i dialoghi non sono doppiati e al loro posto ci sono fastidiosi mugugni che rendono il tutto simile a un film di serie Z, peccato davvero!

La pazienza dei Samurai….La meccanica di gioco è veramente singolare, il che presuppone che possa essere col tempo apprezzata o al contrario togliere interesse, resta un fatto soggettivo, ma se lo scopo era quello di invogliare il giocatore ad affrontare più volte l’avventura per scoprire i diversi finali, non viene certo in aiuto il fatto che i dialoghi non sono skippabili in alcun modo, costringendoci a sorbirci ogni volta le stesse scene(quella iniziale soprattutto!), il che ha veramente poco senso e non fa che innervosire inutilmente anche i più pazienti; resta il fatto che le possibilità di scelta e le loro conseguenze non mancano e l’interesse potrebbe essere recuperato in base a questo fattore.

-Personaggi curati.

-Meccanica dei combattimenti ben studiata.

-Molteplici finali.

-Dialoghi interamente in Inglish e non skippabili!!

-Ambienti interni ed esterni scarni.

-Esclamazioni ridicole!

7.8

Che dire, questo è uno di quei giochi che o si amano o si odiano, il che presuppone che sia un’opera geniale, peccato che i nostri buoni propositi di portare a compimento l’avventura in tutti i possibili modi, siano messi a dura prova da alcune scelte di programmazione che tuttora non riesco a giustificare, prima fra tutte la sopraccitata impossibilità di saltare le conversazioni, che tolgono stupidamente e gratuitamente il gusto di apprezzare appieno un lavoro nel complesso ben svolto; inoltre ricordate che per capire cosa state facendo dovrete necessariamente conoscere l’inglese, poichè solo il manuale è tradotto, il che se da una parte può essere meglio, viste alcune trasposizioni sul nostro mercato, restringe ulteriormente il target al quale questo titolo può essere destinato.

Voto Recensione di Way of the Samurai - Recensione


7.8