Anteprima

Watchmen: The End Is Nigh

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a cura di Folken

Ad un paio di settimane di distanza dalla data di uscita, abbiamo avuto il privilegio di mettere le mani su una versione praticamente completa di Watchmen: The End is Nigh. In uscita il 6 marzo, in contemporanea con la pellicola da cui è tratto, il gioco di Deadline Games andrà contro tendenza rispetto alla concorrenza, uscendo solo su digital delivey e in formato episodico. Ecco le impressioni ricavate da questo hands on.

Episodio IAmbientato prima degli avvenimenti che vedremo raccontati nell’attesa pellicola di Zack Snyder e, quindi, anche di quelli della graphic novel originale, questo primo episodio vi permetterà di impersonare sia Rorschach che Nite Owl II; l’anno è il 1972 ed i super eroi non sono ancora stati messi fuori legge dal governo. Questa scelta ha permesso agli sviluppatori di costruire un gameplay basato quasi esclusivamente su una struttura classica da picchiaduro, senza andare contro la natura più tipicamente intellettuale e sicuramente poco action dell’opera originale. A livello di design, invece, il titolo è chiaramente ispirato alla pellicola, anche se gli intermezzi filmati vi racconteranno la trama con fumetti animati, disegnati nello stile della graphic novel, di livello davvero ottimo. Curata da Len Wein, editore del fumetto, anche la qualità della sceneggiatura dovrebbe risultare garantita.

Un tie-in atipicoLa scelta di fare di questo tie-in una serie da una parte episodica e dall’altra concepita come titolo scaricabile, ha concesso agli sviluppatori un approccio per certi versi nuovo, rispetto alla concorrenza. Watchmen si è in questo modo permesso una maggiore leggerezza, tipicamente non concessa a prodotti venduti sugli scaffali ed a prezzo pieno, rendendosi molto più appetibile rispetto ciò a cui siamo stati abituati dagli storicamente orribili adattamenti di pellicole. Tutto questo preambolo per introdurre quella che, durante le nostre prove pad alla mano, è risultata essere una struttura di gioco ereditata direttamente dai classici picchiadauro a scorrimento, ovviamente importata ed adattata ad un più moderno motore grafico tridimensionale. Così, scelto uno dei due protagonisti, verremo catapultati nel mezzo dell’azione e, con leggere differenze tra i due, dovremo farci strada tra orde di malavitosi a suon di cazzotti, calci e testate. Ma i Deadline Games sono riusciti in parte a stupirci ancora: infatti, se è comunque concesso premere come forsennati i due tasti adibiti ai colpi normale e forte, concatenando le combo con più riflessiva calma e un maggiore senso del ritmo, darete il via al vero spettacolo di violenza orchestrato dai programmatori. Compariranno così su schermo i simboli corrispondenti ai tasti premuti, e quando la sequenza verrà completata correttamente, non solo la combo farà molto più danno, ma il nemico rimarrà inerme ai vostri successivi attacchi, e spesso vedrà comparirsi sulla testa un nuovo pulsante da premere per potere concludere lo scontro con una spettacolare (e violentissima) mossa finale. Avvisiamo i lettori che Watchmen non è un gioco per bambini, in quanto la violenza non viene risparmiata; non tanto per ciò che concerne la quantità di sangue, quanto più per la brutalità con cui i protagonisti avranno ragione dei malcapitati delinquenti. La sensazione di fare male, e molto, è davvero ben rappresentata, e non era così scontato per un titolo dalle spiccate velleità commerciali come questo, che avrebbe potuto tranquillamente ricercare un impostazione più per famiglie. Sebbene per la maggior parte del tempo non si faccia altro che malmenare chiunque attraversi la visuale, occasionalmente dovrete sfruttare la possibilità di cooperazione col vostro compagno di avventure, in piccolissimi e brevissimi enigmi che vi permetteranno di superare porte chiuse o passaggi sbarrati. Niente più di brevi diversivi all’azione, che comunque regalano un simpatico valore aggiunto al titolo, soprattutto se giocato in compagnia. Per poter permettere a due persone di giocare in contemporanea, i programmatori hanno scelto di dividere lo schermo col classico split-screen; scelta azzeccata, in quanto permette ad entrambe di avere sempre la telecamera puntata sul centro dell’azione. Purtroppo non verrà implementata la modalità cooperativa via internet.

Watch the Watchmen!Come già accennato, la scelta di fare di Watchmen: The End is Nigh un titolo di più basso profilo ha permesso una certa superficialità, la quale si riflette anche sulla grafica. Se infatti la volessimo paragonare a quella di titoli usciti di recente, essa ne uscirebbe inevitabilmente con le ossa rotte. Pensato invece in un contesto di digital delivery, il comparto estetico si attesta come uno tra i migliori, grazie soprattutto ad un livello di dettaglio dei protagonisti davvero notevole e ad ambientazioni che, seppure ripetitive negli interni, ci sono parse ben realizzate e dalla giusta atmosfera. Così anche gli effetti speciali, in particolar modo pioggia e riflessi. Le animazioni sono molto buone, con un picco di qualità nelle fatality, mentre purtroppo i modelli dei nemici soffrono di un cronico effetto clone, oltre che di un livello di dettaglio sensibilmente più basso rispetto al resto. Il comparto sonoro è di ottimo livello, e le voci dei due super eroi, doppiate dagli attori originali, sono spettacolari, e donano al titolo un ulteriore valore aggiunto, che speriamo non venga rovinato dal doppiaggio italiano.

In seguito alle nostre prove, ci sentiamo di promuovere la decisione di Warner Bros Interactive Entertainment di abbassare il tiro dell’intera produzione, permettendo al titolo di Deadline Games di essere molto giocabile, divertente e immediato. Lasciando il giudizio definitivo alla recensione su queste stesse pagine, attendiamo con curiosità l’arrivo di questo Watchmen: The End is Nigh, che potrebbe riscattare, e meglio posizionare, una categoria sempre molto bistrattata come quella dei tie-in.