Anteprima

Warhammer 40,000: Space Marine

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a cura di FireZdragon

Il brand di Warhammer 40,000, eccetto alcune rarissime eccezioni, è sempre stato caratterizzato da prodotti di bassa qualità, dedicati principalmente agli appassionati, ma incapaci tuttavia di soddisfare anche questa selezionata fascia di utenza. Per nostra fortuna le cose hanno iniziato a girare nel verso giusto quando a farsi carico del marchio è stata THQ che, con la serie di Dawn of War, ha saputo confezionare degli RTS di altissima qualità, seguendo le indicazioni dei videogiocatori e continuando a perfezionare il prodotto con frequenti patch ed espansioni. Questo attaccamento particolare alla saga ha permesso di recente alla compagnia di stipulare un nuovo contratto con Games Workshop, garantendo un prolungamento dell’accordo per l’utilizzo della licenza. Con le spalle coperte dunque e con la fiducia della casa madre dalla proprio parte, la compagnia di Brian Farrell si è decisa ad ampliare i suoi orizzonti, abbandonando temporaneamente il campo degli strategici in tempo reale per portare l’eterna lotta futuristica tra Space Marine e Orki su PC e console HD in un nuovissimo sparatutto in terza persona.

Sono corazzato, non incoscienteModificati geneticamente, gli Space Marine, sono i soldati più determinati e forti di tutto l’Imperium: addestrati e armati di tutto punto, sono in grado di fronteggiare qualsiasi minaccia e, nella maggior parte dei casi, uscirne come vincitori. In Warhammer 40,000: Space Marine impersoneremo il capitano Titus del capitolo degli Ultramarines alle prese con un’orda di pelleverde decisa a saccheggiare e depredare l’intero pianeta. Relic Entertainment ha appellato questo nuovo titolo come Gears of Warhammer in modo da dare un’idea ben precisa di quello che i giocatori potranno aspettarsi dal titolo. Le analogie sono senza ombra di dubbio presenti e chiare: la spada a catena degli space marine può essere tranquillamente paragonata al Lancer di Marcus Fenix ed anche i movimenti saranno molto simili tra le due serie, con il dash di Titus che farà tremare la telecamera ad ogni passo, così da rappresentare la possanza della corazza indossata e la furia del movimento, proprio come accade in Gears of War. Le similitudini tra i due giochi inizieranno tuttavia ad affievolirsi appena si entrerà in contatto con i primi nemici, gli scontri in Space Marine saranno spesso in campo aperto ed il nostro soldato si troverà circondato da decine e decine di Orki pronti a fargli la pelle, a differenza di Gears dove vengono prediletti spazi più stretti ed un maggior uso delle coperture. Questo approccio “kamikaze” ai combattimenti ci lascia però perplessi, dato che l’indomito spirito dei soldati dell’Imperatore difficilmente li porterebbe a gettarsi tra le braccia del nemico così liberamente, cercando piuttosto strategie alternative per attaccare il bersaglio, aggirandolo dal fianco o fiaccandolo con armi a lungo raggio. Quanto svelato fin’ora tuttavia è solo un piccolo assaggio di ciò che sarà presente nella versione finale del gioco e speriamo vivamente che nelle dieci ore di campagna singleplayer promesse dagli sviluppatori ci saranno scontri a fuoco, combattimenti ravvicinati ed altre numerose situazioni, sia per regalare ai videogiocatori una maggior varietà nel gameplay sia per attenersi fedelmente al background di questo esercito. La carenza di coperture durante le fasi mostrate veniva sopperita dalla possibilità di caricare una barra speciale di energia colpendo e uccidendo nemici grazie al nostro bolter, permettendo successivamente di scatenare tutta la furia accumulata attraverso una serie di potentissimi colpi corpo a corpo o di sfruttare un breve periodo in bullet time per eliminare i nemici prima che questi si avvicinassero troppo. L’arsenale in dotazione sarà composto da circa quindici tipi di armamentari differenti e, oltre alla pistola e alla spada a catena citati in precedenza, includerà i classici mitragliatori pesanti, lanciarazzi e cannoni laser da spalla, tutto il necessario insomma per purificare un pianeta dall’invasione. La minaccia principale questa volta arriverà dagli orki e dai fastidiosi gretchins, una versione futuristica dei goblin, ma Relic ha dichiarato che compariranno anche i temibili guerrieri del Chaos, complicando la vicenda e inspessendo la trama.

Bombe, sangue e Z al posto delle SUn elemento caratteristico dell’universo di Warhammer è senza ombra di dubbio la violenza spregiudicata mostrata durante le battaglie e Space Marine non si sottrarrà a questa dura legge. Decine di animazioni accompagneranno i nostri assalti, con pezzi di orki che salteranno in aria ad ogni esplosione ed ettolitri di sangue che sgorgheranno dalle ferite aperte dalla nostra spada, in un mix di gore e azione che lascerà piacevolmente colpito il giocatore. Ad accompagnare il buon comparto delle animazioni ci sarà un livello tecnico di tutto rispetto con modelli poligonali curati ed ottime texture in grado di farci sentire proprio al centro dell’azione. Anche il comparto audio, per quanto potuto udire finora, avrà un ruolo di importanza ed ogni arma sarà caratterizzata da un suono unico in modo da poter distinguere con celerità chi, o cosa, ci sta svuotando i caricatori addosso. Una delle nostre paure precedenti, ovvero la pochezza di tipologie di avversari da affrontare, è stata smentita con le recenti presentazioni dove, oltre alle classiche e numerosissime truppe orchesche, sono stati mostrati i Warboss, massicci guerrieri specializzati nel corpo a corpo; i Meccanici, armati di torrette fisse e capaci di teletrasportarsi; potenti demoni con spade e due mani ed altre classi nemiche, ognuna dotata di diversi punti di forza e peculiarità. Agosto è ancora lontano e siamo sicuri che in questi quattro mesi che ci separano dall’uscita Relic saprà sistemare tutti i piccoli difetti che attualmente affliggono il gioco e regalarci questa estate un titolo degno di portare il nome di Warhammer.

– Buon Comparto tecnico

– Gameplay adrenalinico e veloce

THQ e Relic sono ormai una garanzia quando si tratta di titoli basati sul franchise di Warhammer 40,0000 ma questa volta il passaggio da RTS a sparatutto in terza persona potrebbe rimettere il tutto in discussione. Sebbene i combattimenti sulla distanza sono ben congegnati, gli scontri in mischia sono ancora troppo caotici e necessitano un lavoro di rifinitura certosino per evitare che l’enorme numero di nemici presenti su schermo riduca il tutto ad un insulso button smashing senz’anima. Confidiamo inoltre un approfondimento del sistema delle coperture in modo da tenere fede al lore alle spalle del capitolo degli Ultramarines che li vuole, si potenti ed inarrestabili, ma al contempo dotati di un addestramento superiore alle altre razze in grado di permettergli di soverchiare il nemico grazie alla strategia e non solo tramite la mera forza bruta.