Anteprima

Warhammer 40000 Eternal Crusade

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a cura di Matteo Bussani

Games Workshop è una di quelle realtà che da tempo realizza i sogni fantasy degli appassionati con ambientazioni e miniature che rimangono indelebili nella memoria dei giocatori.
Consapevoli della responsabilità che deriva da questo potere, già dagli anni novanta decisero di compiere quel breve passo che lega il mondo degli strategici da tavolo ai videogiochi con risultati a volte eccellenti altre volte meno. Nel corso negli ultimi due anni è evidente come questo legame sia andato via via a consolidarsi con la licenza di Warhammer, brand di punta del franchise, concessa a sempre più sviluppatori: vuoi per una presa di consapevolezza della forza dell’ambientazione vuoi forse per la crisi sempre più marcata del mercato dei giochi da tavolo. Il risultato è che il numero di titoli targati Games Workshop è cresciuto a dismisura e Warhammer 40000 Eternal Crusade si accinge a essere l’ennesima aggiunta a questo variegato roster. 

Space Marines multipiattaforma
Siamo volati a Londra per assistere alla presentazione della build su console, che a causa di un’eccessiva prematurità dovuta alle sole sei settimane di sviluppo, era davvero problematica; Eternal Crusade, giocato su Ps4, aveva evidenti magagne riguardanti il netcode che hanno compromesso tutte le partite effettuate. Ovviamente si spera che siano relative solo allo stadio dello sviluppo e non a grosse difficoltà nella programmazione; a suffragio di questa tesi va la componente tecnica della closed alpha per PC che abbiamo avuto modo di saggiare nel corso di questi mesi, che, pur non facendo gridare al miracolo, risulta perlomeno fluida e giocabile. Cogliamo quindi l’occasione per mostrare tutte le novità che sono state apportate a questa nuova build, tra nuove fazioni giocabili, mappe e modalità; a guidarci durante la presentazione, Nathan Richardson senior productor del team.

Eternal Crusade è un po’ di tuttoPassando per strategici, action in terza persona e riadattamenti virtuali dei giochi dedicati a Warhammer 40000 siamo giunti a Eternal Crusade, un titolo che si è proposto fin da subito come mix di Gears of War e World of Tanks inserendosi nel genere fittizio che può assumere il nome di MMOTPS. MMO in quanto la struttura di gioco si divide volontariamente nelle due solite macrocategorie PvE e PvP, entrambe votate a una forte componente multiplayer cooperativa e competitiva. TPS in quanto il tipo di azione in-game è veicolata tramite uno shooting in terza persona che si prefigge l’obiettivo di essere divertente e caotico negli spazi ristretti e allo stesso tempo coinvolgente e strategico nell’economia generale della mappa. La definizione esatta che Nathan ha voluto dare è: “3rd person squad tactical shooter with tanks and persistent world” sintomo di un obiettivo decisamente ambizioso, forse troppo, dove il fulcro risulta lo shooting con il resto lasciato a corposo arricchimento.

Quattro fazioni giocabili, cinque sottofazioni e molteplici classi, a voi i conti!Per la prima volta in un gioco di Warhammer 40000 ritroviamo ben cinque fazioni tra cui quattro giocabili e una per il momento, quella dei tirannidi, a far la parte dell’antagonista della campagna PvE. Ad allestire la varietà messa in gioco dagli svilupatori troviamo gli immancabili Space Marines, i bruti Chaos Space Marines, gli anziani Eldar e gli Orki affamati di violenza. Tramite questa buona diversità delle fazioni andrà a strutturarsi un bilanciamento del gameplay asimmetrico, purtroppo ancora poco efficace da quanto provato. 

Considerando poi le sottofazioni e le diverse classi tra cui troviamo anche le comuni fanteria, assalto da terra e supporto, è evidente che le possibilità disponibili per approcciare una partita siano davvero infinite. A queste va ad aggiungersi la capacità di modificare gli equipaggiamenti così da adattarli al meglio allo stile di gioco personale. I ferri dell’arsenale saranno sbloccabili o tramite progressi in-game o tramite microtransazioni; quest’ultimo aspetto, appena è stato citato, ci ha fatto drizzare un attimo le orecchie: il gioco non ha intenzione di essere un free-to-play e non ha nemmeno intenzione di relegare gli acquisti a semplici questioni estetiche. Elementi questi, tra l’altro non completamente customizzabili, dato il rigore di Games Workshop nel mantenere certe livree, che non potranno scadere nel rosa o nell’eccessivamente acceso, contrastando le recenti necessità dei player più hardcore.

Come in un vero esercito
Alcune varianti delle classi, delle armi e le unità Elite saranno ottenibili solo pagando; ci è stato garantito che non saranno le più forti, ma in ogni caso non possiamo che prendere questa notizia con dispiacere. Per fortuna a contrapporsi alla stramba gestione commerciale ci sarà una politica a favore del consumatore per la distribuzione degli update che saranno sempre completamente gratuiti. 
Le battaglie possono arrivare a ospitare un massimo di 60 persone facendo riferimento ai numeri della modalità fortress (quella più popolata). A stratificare la gestione di un gruppo così ingente di soldati, in ogni squadra c’è poi la possibilità di gestire le tattiche d’assalto con il Warlord che avrà in mano la gestione degli squad leader a loro volta preoccupati a seguire i singoli player, così da non generare una qualche dispersione di forze nella mappa di gioco. Purtroppo tutto ciò nelle varie prove è risultato poco apprezzabile e non se sono visti in atto i possibili pregi, probabilmente raggiungibili una volta conosciute alla perfezione le dinamiche di gioco e i propri compagni di squadra. All’inizio abbiamo scritto della volontà di unire il mondo dei TPS e quello dei tank, ma finora nell’articolo dei tank neanche l’ombra: ovviamente questi ci sono e vanno a coprire le zone aperte della mappa difficilmente percorribili a piedi, molti di essi saranno in grado di ospitare al loro interno un’intera squadriglia così da coordinare al meglio i movimenti di un gruppo definito di soldati. Nei match i punti di controllo ricopriranno un ruolo fondamentale, soprattutto nella modalità fortezza e in quella conquista; questi sono solitamente interni o arroccati in locazioni ben più isolate e protette, irragiungibili dai mezzi corazzati utilizzati per lo più per forzare una situazione di stallo o proteggere dall’esterno un punto conquistato.

– Stratificazione della gestione a livello di Squadra

– Tantissime combinazioni tra fazioni sottofazioni e classi

La sensazione generale che infonde Warhammer 40000 Eternal Crusade è quella di avere a che fare con un titolo che prova a fare tutto e non riesce bene in nulla. Si è infatti molto lontani dall’obiettivo che gli sviluppatori si posero durante la progettazione, considerando soprattutto il tempo a disposizione, a oggi, davvero troppo esiguo. Sentendo i pareri dei vari addetti ai lavori sembra tra l’altro che ci sia un po’ di confusione nell’aria, con dettagli relativi ai contenuti non molto chiari nemmeno a loro; il modello commerciale adottato è uno dei tanti esempi di questa situazione, con una formula ibrida che a parole non convince per nulla. Le idee belle però, come la gestione della squadra e gli infiniti contenuti relativi a fazioni e classi, ci sono e nonostante le aspettative siano decisamente calate, speriamo fortemente in un cambio di rotta e in un ritardo della release che dia il tempo di raddrizzare il tiro e portare un prodotto accettabile perlomeno al lancio in ottica di aggiornamenti e patch migliorative.