Anteprima

War Thunder

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a cura di Ctekcop

Piaccia o non piaccia, oggigiorno i videogiochi tripla a (o quasi) basati su modelli di business free to play sono una realtà con cui è impossibile non fare i conti. MMO ripopolati dopo averlo approcciato e tutta una serie di titoli di successo, primo tra tutti World of Tanks, lasciano pensare che soldi veri ormai girino con abbondanza in questo ambiente. Ebbene a quanto pare questa sorte, dopo aver contagiato Microsoft Flight, toccherà anche ai simulatori, o pseudo tali, di volo ambientati durante la seconda guerra mondiale. Ecco quindi qualcuno che prova seriamente a minacciare l’egemonia di Wargaming.net, che presto estenderà la sua gamma di videogame a sfondo bellico con World of Warplanes e World of Battleships: sono i ragazzi di Gaijin Entertainment, da non confondere con i Gaijin Games creatori di Bit Trip e noti per aver dato alla luce nemmeno troppo tempo addietro l’apprezzabile Wings of Prey, a cercare di rompere gli equilibri con il loro nuovo progetto, War Thunder. L’idea di base è di creare una specie di simulatore a tutto tondo sulla seconda guerra mondiale integrando sullo stesso campo di battaglia giocatori che si sfidano contemporaneamente sia a bordo di aerei che di mezzi terrestri o navali. Una sfida senza dubbio decisamente ambiziosa, ma al tempo stesso molto intrigante. Noi abbiamo provato la open beta salendo a bordo degli unici mezzi al momento disponibili: quelli volanti.
The Free Combat MMO game
Partiamo dall’inizio. Già ora all’interno di War Thunder è disponibile un valido tutorial che permette di prendere confidenza, senza perdere troppo tempo, con il volo in generale e il sistema di controllo. Quest’ultimo permette di utilizzare joystick, joypad oppure la combo mouse e tastiera. I primi due funzionano egregiamente, mentre per quel che riguarda l’ultimo effettivamente ci si poteva sforzare un po’ di più, cercando di sfruttare in maniera adeguata il mouse alla ricerca di maggior precisione. Sono disponibili pure delle missioni in singolo, basate su eventi reali, anche se per essere sbloccate richiedono il raggiungimento di un certo livello o l’acquisto di appositi pacchetti dal costo al momento paragonabile a un gioco completo se non superiore. Interessante come alcune di queste pongano l’accento sulla cooperazione online o, stando a quanto promesso, la dinamicità delle intere campagne.  
Venendo al succo vero e proprio di War Thunder l’attrazione principale è rappresentata dalle battaglie online. 32 giocatori si scontrano nei cieli senza perdere tempo attendendo che il matchmaking faccia il proprio dovere, anche se, a dirla tutta, la velocità non corrisponde a un perfetto bilanciamento e capita spesso di trovarsi contro avversari di livello superiore. Svariate le modalità al momento disponibili, che in genere prevedono la conquista di una o più basi al centro della mappa o la distruzione del campo d’aviazione nemico. Nel complesso le partite, mai troppo lunghe, si rivelano abbastanza entusiasmanti, senza eccessivi tempi morti e con una decisa enfasi sull’organizzazione collettiva che lascia poco spazio a intrepidi kamikaze. In particolare piace il non essere tagliati fuori dal match dopo essere l’abbattimento, visto che è possibile ripartire subito al comando di un altro velivolo in nostro possesso.
Tora! Tora! Tora!
Per quel che riguarda il modello fisico non si può che applaudire la saggia scelta effetuata dagli sviluppatori di Gaijin Entertainment. Sono proposti infatti tre diversi modelli fisici, proprio tanti quanti i diversi sistemi di controllo, così da accontentare seriamente tutti i tipi di videogiocatori: sia chi non vuole preoccuparsi troppo del realismo ed è costretto ad usare la tastiera, sia chi non è contento se se gli effetti giroscopici non sono riprodotti alla perfezione così da poter sfruttare al meglio la propria postazione con manetta e cloche.
Tecnicamente parlando ci troviamo di fronte a un videogioco graficamente d’impatto e assolutamente piacevole. Non solo le texture del terreno e della vegetazione sono decisamente buone, ma persino gli i giochi di luce, la nebbia ed effetti come lo svenimento a seguito di una picchiata non scherzano. Il pezzo forte sono le riproduzioni poligonali dei velivoli, fedeli riproduzioni delle controparti reali anche nei cockpit interni. Sono già disponibili numerosi aerei delle fazioni in campo, ovvero sia sovietici, americani, inglesi, tedeschi (che includono anche qualche aereo italiano) e giapponesi (un po’ pochini per ora), e ovviamente continueranno ad arrivarne in futuro. Peccato solo che alcuni di essi siano utilizzabili solo pagando uno dei pacchetti sopracitati e che una volta superati i tier inferiori sia necessario veramente tanto tempo per sbloccare nuovi mezzi, incentivando, forse pure troppo, a procurarsi un account premium con cui accumulare esperienza molto più velocemente. Presente in pieno stile World of Tanks non solo l’albero relativo agli aerei, e si suppone anche tutti gli altri mezzi non ancora disponibili, ma anche agli upgrade effettuabili a ciascuno di essi.
Infine chiudiamo ricordando che War Thunder è già stato selezionato trai i titoli che approderanno su Steam grazie a Greenlight. E, come se non fosse abbastanza, arriverà anche su Mac per la felicità degli utenti della mela morsicata interessati.

– Graficamente ineccepibile

– Epiche battaglie reali e campagne dinamiche

– Scontri in cielo, su terra e acqua

War Thunder è un progetto che, già in questo tutt’altro che embrionale stato di beta aperta, mostra grande ambizione. Decisamente a buon punto a livello tecnico e di gameplay, ma forse con dei prezzi da limare un attimo, si prospetta come un’alternativa degna di nota rispetto ai più blasonati prodotti di Wargaming.net .